Congresso nazionale “Il bambino del Mediterraneo”

Al via il V congresso nazionale “Il bambino del Mediterraneo”
                                       Alleanza tra mondo scientifico e mondo politico

 

Con i saluti della dottoressa Stefania Zampogna, dirigente medico dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” , si è aperto a Copanello di Stalettì, il V Congresso nazionale “Il bambino del Mediterraneo, ospedale e territorio: nuova frontiera della Pediatria”. Nel suo discorso la dottoressa, membro della Simeup ( Società italiana emergenza e urgenza pediatrica), ha ribadito la necessità di un intervento differenziato tra bambino e adulto nella fase dell’urgenza pediatrica, obiettivo perseguito, negli anni, dalla stessa Societa’ Scientifica .

Stefania Zampogna ha sottolineato “la necessità di una gestione condivisa  della sanità da parte della società scientifica, in collaborazione con la parte politica nell ‘ interesse di una buona gestione dei bisogni di salute del bambino  e delle famiglie.

Fino ad oggi le amministrazioni che si sono succedute hanno recepito con difficoltà le indicazioni più volte arrivate dal mondo scientifico.  Ribadisce ancora una volta che il messaggio è dunque quello di un’organizzazione sanitaria in cui l’alleanza tra mondo scientifico e mondo politico sia tale da delineare un intervento sanitario che soddisfi la “domanda di salute” con al centro il bambino.

All’apertura del congresso che si concluderà il prossimo 2 giugno, ha presenziato anche il direttore dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, Enzo Ciconte, il quale ha condiviso l’esigenza di un coinvolgimento maggiore da parte dei medici “che – ha detto – hanno le competenze e l’esperienza sul campo per progettare e organizzare un migliore funzionamento dell’attività sanitaria”.

Particolarmente apprezzata la prima relazione, quella di Antonio Masetti, coordinatore della Commissione nazionale Maxiemergenze, il quale ha portato l’esperienza che si sta vivendo in Abruzzo, regione duramente colpita dal sisma. “I bambini, in situazioni di crisi – ha spiegato – hanno esigenze assistenziali peculiari: la necessità di una risposta pronta, competente, adeguata alle risorse disponibili. Ciò si traduce con il bisogno di percorsi formativi specifici per gli operatori già attivati dalla SIMEUP ”.

Autore

Salvatore Ferragina

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