Rassegna stampa

Catanzaro ancora in rodaggio

da Gazzetta del Sud

CATANZARO – Debutto in Coppa senza acuti (attesi) per il Catanzaro che inizialmente ha stentato a trovare il bandolo della matassa, mentre un po’ paradossalmente ha «girato» meglio dopo 8 minuti della ripresa quando è rimasto in 10 per l’espulsione di Ciardiello. La decisione del direttore di gara offre il destro per tranquillizzare chi non ha assistito alla partita e di fronte alle altre due espulsioni che si sono aggiunte poco dopo (una per parte); quindi in totale tre espulsioni e otto ammoniti. Il tutto per una partita se si vuole tutt’altro che combattutissima, ma una gara certo costellata da qualche fallo e, comunque, quelli commessi dagli ospiti sono stati più duri, alcuni rimasti impuniti. Il tutto riconduce a una direzione arbitrale molto discutibile. Evidentemente il signor Herberg è in rodaggio come le squadre ma, obiettivamente, certe decisioni se le poteva risparmiare. Comunque la direzione arbitrale non assolve completamente il Catanzaro il quale, evidentemente, deve ancora ritrovarsi tra una condizione fisica ancora non al meglio e il cambio di moduli tattici. Tuttavia il 3-4-3 fatto applicare da Braglia è tuttora in via di perfezionamento. La squadra giallorossa si porta dietro il «bisticcio» di un centrocampo che viene a trovarsi in inferiorità numerica con i due esterni Toledo, e Ferrigno e i «centrali» Alfieri e Ascoli. A un certo punto Braglia ha dovuto invitare Ferrigno ad accentrarsi anche per non intralciare la corsia sinistra a Caterino. Insomma un Catanzaro da registrare, nel mentre il test contro la Cavese (che, detto per inciso, riesce ormai tradizionalmente a farla franca al Ceravolo) non era di quelli ostici. Gli aquilotti di Silva si sono, infatti, limitati a difendersi. Cronaca. Temperatura sui 30 gradi. Dalle prime combinazioni di gioco il Catanzaro ha dato l’impressione di muoversi con maggiore agilità rispetto all’amichevole con il Rende. Il primo tiro verso la porta della Cavese al 10′ è stato di Corona, però fuori dallo specchio. E intanto di fronte ai tentativi di assalto alla rete dei campani (comunque, come si è detto, condizionato da un centrocampo giallorosso in difficoltà) ha tenuto «botta» la giovane Cavese, purtroppo con buoni picchiatori e anche cascatori nelle sue file. Una buona azione del Catanzaro al 33′ sviluppatasi tra Falco e Corona è fallita per l’errato passaggio di ritorno di quest’ultimo. E quanto alle vere conclusioni della squadra giallorossa l’unica è arrivata nei secondi di recupero a seguito di un calcio di punizione calciato da Alfieri. In area è scattato precedendo i compagni Ciardiello che ha raccolto di testa il pallone, spedendolo in braccio al portiere. Ad inizio di ripresa comincia lo show dell’arbitro Herberg con la prima espulsione dello stesso Ciardiello per doppia ammonizione. Quindi al 12′ una conclusione di Corona che, dopo alcuni riusciti dribbling (e a conferma, peraltro, che il re del gol della C2 sa gestire la palla) e quasi a contatto con il portiere Capasso non è riuscito ad alzare la sfera di quel tanto da beffare il numero uno avversario. Tre minuti dopo combinazione Corona-Toledo-Ferrigno, ma il colpo di testa del D’Artagnan giallorosso è risultato fiacco. Intorno alla mezz’ora e quando le squadre si trovavano ormai a ranghi ridotti, Corona ha sciupato un paio di occasioni, probabilmente per la stanchezza, visto che l’attaccante ha spesso arretrato nel tentativo di iniziare qualche soluzione utile. Niente da fare, invece, sino alla fine con la nota più lieta rappresentata dai tifosi (ultras in testa) che non hanno cessato di prodursi nei soliti cori e a incitare Toledo e compagni. Intanto è stato colmato il buco del secondo portiere, dopo la partenza volontaria di Di Muro trasferitosi alla palmese. Il nuovo vice di Gentili è Silvio Lafuenti, 33 anni, romano, proveniente dal Chieti. Ha militato negli ultimi cinque campionati anche nell’Alessandria, nel Livorno e nell’Avezzano sempre in C1.

LE PAGELLE

Falco molto generoso, Toledo a tratti imprendibile

GENTILI s.v. Si è goduto la partita da spettatore. Non è stato, infatti, mai impegnato dai campani.

MILONE 6 Dalle sue parti non c’è stato niente da fare.

CATERINO 6,5 Si è spinto con una certa insistenza sulla fascia sinistra anche se, in qualche frangente, si è trovata la strada chiusa da Ferrigno. Nella ripresa non ha perso un colpo.

ASCOLI 6,5 Assieme ad Alfieri è stato costretto a sobbarcarsi l’intero lavoro del centrocampo. Quando la squadra è rimasta in dieci ha giocato da difensore.

ZAPPELLA 6,5 Il suo compito lo ha svolto con la solita puntualità e per il suo avversario è stata dura.

CIARDIELLO 6 Preciso e attento nel chiudere ogni varco. Quando ha potuto si è spinto in avanti e sul finire del primo tempo ha mancato una facilissima occasione.

TOLEDO 6,5 In alcuni frangenti si è dimostrato imprendibile per alcune sgroppate imperiose anche se è ancora a corto di preparazione. Nella ripresa ha effettuato un paio di assist per Corona.

FERRIGNO 6 Ha stazionato sulla fascia quando avrebbe potuto aiutare i compagni del centrocampo. Nella ripresa quando ha giocato più accentrato è riuscito a rendere al meglio.

CORONA 6.5 Elegante e potente al tempo stesso ha svariato per tutto l’arco offensivo. Gli è mancato solo il gol che avrebbe potuto realizzare in almeno un paio di occasioni.

ALFIERI 6 Qualcosa di interessante si è vista solo quando si è reso protagonista di alcune aperture millimetriche. Notevole contributo nella ripresa.

FALCO 6 Qualche spunto interessante. Si è dato da fare, retrocedendo per dare spazio per gli inserimenti dei compagni.

AMBROSINO 6 Inserito quando la squadra era in dieci si è ben comportato.

ROVRENA s.v.

Ferrigno è certo che la squadra dimostrerà presto il suo valore

CATANZARO – Visi distesi negli spogliatoi. Evidentemente ai giallorossi, la Coppa Italia interessa poco se non come ulteriore preparazione per il campionato. «Siamo ancora appesantiti dai carichi di lavoro – precisa Ferrigno – e pertanto il nostro obiettivo è quello di migliorare giorno dopo giorno in modo da poterci trovare pronti quando inizia il campionato. Era la prima volta che giocavamo novanta minuti tirati e, quindi, era ovvio che risentissimo un po’ di affaticamento. La partita, comunque –, continua il capitano giallorosso – l’abbiamo fatta noi e anche quando siamo rimasti in nove abbiamo continuato a premere per cercare di vincere. Se ci fossimo riusciti lo avremmo ampiamente meritato e gli applausi finali del pubblico stanno a dimostrare che abbiamo giocato una buona partita». Contento anche Braglia su come la squadra è riuscita a esprimersi sia nel primo tempo che nella ripresa quando il Catanzaro è rimasto prima in dieci per l’affrettata espulsione di Ciardiello e poi in nove per quella inspiegabile di Milone. «Dell’arbitro parlatene voi. A me interessa mettere in risalto il modo positivo con cui la squadra ha affrontato la gara dopo l’amichevole con il Rende. Ho visto tante cose buone e tanto impegno e non solo quando siamo stati costretti a restare in nove. Questa sera la squadra mi è piaciuta soprattutto per come è riuscita a stare in campo e per come si è mossa nell’applicazione degli schemi». Intanto, c’è da apprezzare come il Catanzaro abbia saputo reagire alle ingiuste espulsioni e per come si è reso pericoloso anche in nove contro undici mentre la Cavese non è riuscita mai a tirare un pallone verso la porta di Gentile. «La giusta reazione è stata dettata dalle motivazioni e dalla personalità con cui la mia squadra è riuscita a esprimersi anche senza due uomini importanti come Ciardiello e Milone. State certi che quando Corona sarà in piena forma, e non fortemente affaticato come questa sera, le occasioni che ha avuto non le sbaglierà di certo. Non dimentichiamoci, poi, che avevamo Toledo ancora a corto di preparazione, Caterino mezzo acciaccato e Milone sottopeso per cui sono contento per i miglioramenti evidenziati sia nei movimenti e sia negli interscambi fra i reparti e, in particolare, in difesa».

Autore

Massimiliano Raffaele

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