CNC e i silenzi dei deputati calabresi

Disattenzioni alla Calabria: perché i nostri deputati tacciono?

 

Che la Calabria sia tenuta in scarsa considerazione dal governo centrale è purtroppo un dato tanto oggettivo quanto drammatico che andiamo registrando mese dopo mese. Ma che i nostri deputati siano così torpidamente acquiescenti a tali disattenzioni ci sembra un po’ troppo, e ciò non può che denotare l’inconsistenza politica con la quale – fatte rare eccezioni – i calabresi sono rappresentanti in Parlamento. L’ultima batosta l’abbiamo sentita a RaiNews24 nella notte tra venerdì e sabato, e non ribadita in orari più consoni da nessuna testata, quasi a voler oscurare la notizia. Si tratta di un ulteriore prelevamento e dirottamento di fondi FAS già destinati al Sud con cui Berlusconi cerca di trovare quei famosi 8 miliardi di euro reputati necessari per la ricostruzione dell’Abruzzo. Ovviamente tutte le misure intraprese a vantaggio delle zone terremotate sono da noi salutate positivamente, vista la drammatica emergenza che decine di migliaia di persone devono purtroppo affrontare a L’Aquila e dintorni. Ma quello che non comprendiamo è perché, in presenza di una qualsiasi necessità finanziaria per il Paese, il governo si rivolge subito e sempre alla Calabria. E’ già successo l’anno scorso con la vicenda ICI: tolta agli italiani grazie al prelevamento forzoso dei soldi già destinati alla strada jonica. Ed è successo un’altra volta qualche mese fa con la vicenda Social Card: regalata agli italiani più bisognosi grazie alla relativa copertura finanziaria gentilmente offerta dal dirottamento di gran parte dei fondi FAS già destinati per importanti infrastrutture nel Meridione, fra cui le scale mobili a Catanzaro. Ma siccome non c’è due senza tre, eccoci serviti! Berlusconi ricostruirà l’Abruzzo attingendo risorse ai residui fondi FAS rimasti alle regioni meridionali. Tranne quelli destinati alla Sicilia. Sarà una coincidenza, sarà una nostra malignità, sarà pure una nostra malevola insinuazione, ma RaiNews24 in piena notte ci informa di questa cosa e il nostro primo pensiero ci induce ad affermare che probabilmente il governo non voglia infierire su una regione “amica”, mentre non si  pone alcun imbarazzo nel continuare a togliere alle regioni “nemiche” fra cui, appunto, la nostra bistrattata Calabria. Bistrattata non solo dal governo centrale ma dai suoi più alti rappresentanti istituzionali che siedono, tacendo servilmente, alla Camera ed al Senato.
La nostra regione, dalla Finanziaria in poi, sembra essere diventata un vero Pozzo di San Patrizio dal quale il governo pompa denaro per ogni emergenza. Ma qualcuno fra i deputati calabresi avrà fatto presente a Berlusconi che, probabilmente, anche la Calabria soffre? Gli avranno detto che quaggiù ci sono porti distrutti, cimiteri franati, immobili fatiscenti, strade inesistenti, ferrovie obsolete, interi paesi a rischio idrogeologico, per non parlare della solita noiosa questione che riguarda gli eterni lavori lungo la A3? Avranno, i nostri deputati, saputo perorare presso il Governo queste legittime e altrettanto urgenti cause?
Non vorremmo che alcuni di questi si baloccassero con l’illusione di essere tenuti in considerazione dal “capo” solo perché magari hanno da questi ottenuto le più minute briciole di esigui spiccioli, come centosessantamila euro per il bellissimo parco di Catanzaro. Ovviamente siamo ben felici di questo microscopico contributo, purché non sia merce di scambio che debba obbligare la nostra deputazione a nulla più pretendere. La dignità politica ed il rispetto per la gente e per il territorio esige di più. Molto ma molto di più. Ci si aspetta l’autostrada jonica, il completamento della A3, la costruzione e ricostruzione dei nostri porti, delle strade ferrate. Risorse ed interventi strutturali seri e funzionali in tutta la Regione che non siano riconducibili esclusivamente al Ponte sullo Stretto o alle richieste del sindaco reggino a cui basta chiedere per ottenere pure l’impossibile.
Fabio Lagonia
Presidente Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”

Autore

Salvatore Ferragina

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