Il 22 Maggio riapre Villa Margherita

Villa Margherita, ormai quasi completamente riqualificata, sarà riaperta alla fruizione pubblica a partire dal prossimo 22 maggio. L’indicazione è scaturita al termine del sopralluogo effettuato stamani dal sindaco Rosario Olivo, accompagnato dal vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Antonio Tassoni, dai tecnici ing. Ciampa e arch. Lonetti, dal direttore dei lavori ing. Gabellini e dal presidente della “Catanzaro Servizi”, Grillo.

Il primo cittadino ha verificato che l’opera è ormai praticamente completata e ciò consentirà di programmare la riapertura al pubblico per  venerdì 22 maggio.

Olivo ha sottolineato l’importanza di questo intervento che, sia pure con i disagi imposti dal lungo stop (circa 10 mesi) determinato dalla Sovrintendenza dei Beni architettonici, ha permesso di rifare il look del principale e più antico parco pubblico della città.

Sui ritardi accumulati per il lungo fermo imposto dalla Sovrintendenza, il sindaco non ha escluso che il Comune possa segnalare alla Corte dei Conti la questione per un’eventuale individuazione di danni erariali.

Nel corso del sopralluogo, è stata anche verificata la situazione dei lavori di riqualificazione della biblioteca comunale “De Nobili” che, come è noto, si trova proprio all’interno del parco. Anche in questo caso, i lavori sono giunti nella fase finale e ciò fa sperare nella prossima riapertura della fondamentale struttura culturale.

“La riapertura di Villa Margherita è una bella notizia – ha commentato il sindaco – che avrà positive ricadute sull’intero centro storico. La città si riappropria del parco panoramico che rappresenta un pezzo della storia cittadina, ma soprattutto una struttura per il tempo libero, particolarmente utilizzata dai bambini e dagli anziani”.

La costruzione della Villa risale alla seconda metà del secolo XIX la città di Catanzaro vive una sorta di rinascita socio – economica che si riflette nel campo delle scelte e decisioni tecnico – amministrative in materia di lavori pubblici a livello urbano, alcune delle quali tuttora definiscono e caratterizzano l’assetto del Centro edificato. In quel periodo, infatti, oltre alla realizzazione di importantissime opere d’urbanizzazione primaria e secondaria, venne sistemata la via S. Rocchello, venne data attuazione allo sventramento del vecchio Corso Vittorio Emanuele attraverso il “taglio” dell’altura dove trova ubicazione il complesso “ S. Giovanni, venne eseguita la rettifica dell’attuale Corso Mazzini per consentire l’edificazione di importanti fabbricati. 

In quel clima di frenetica attività urbanistico – edilizia, si concretizza la felice idea di dotare la città di un giardino pubblico che Norman Douglas definì “meraviglioso” e Lenormant, Gissing ed altri descrissero per le ammirevoli, intrinseche caratteristiche paesaggistiche. Sindaco dell’epoca fu Francesco De Seta[. Per sua volontà, dal 1878 al 1880, un impervio terreno utilizzato ad orto e vigneto venne trasformato nell’attuale parco. Dal punto di vista urbanistico, ed in “chiave” moderna, la realizzazione della “ Villa Trieste” rappresenta il primo intervento di riqualificazione urbana operato nella nostra città. L’opera, infatti, razionalizzava, completava ed attribuiva attuali significati urbanistici alla sistemazione della Via Principe Umberto nonché alla trasformazione del Convento di S. Chiara in caserma che all’epoca venivano attuati. Il primo giardino pubblico della città, in occasione della visita della Famiglia reale, venne intitolato alla regina Margherita il 21 gennaio 1881

Autore

Francesco Vallone

Scrivi un commento