La Striscia

Salomonico pari fra Barletta e Catanzaro

Gli ultras dedicano uno striscione tutto per NICOLA PROVENZA

E’ stata una bella giornata di sport. Questo lo possiamo affermare sicuramente, ma dire di avere assistito a una bella partita, non è proprio il caso.
La giornata inizia con il consolidamento del vecchio gemellaggio fra le due tifoserie. Nella curva nord i barlettani espongono un “Benvenuti a casa vostra” e i nostri ricambiano con “Per il tempo passato e per quello che verrà la nostra amicizia mai finirà. Catanzaro saluta Barletta”. Cori d’incitamento reciproci dalle due curve, sfilata di bandiere in campo e prologo con tanto di bibite e salsiccia offerta dai tifosi pugliesi ai circa 250 catanzaresi presenti. Alla fine il risultato finale sarà identico a quello della stagione 86-87 (1-1) che consentì alle due squadre di andare a braccetto in Serie B.
Il Barletta scende in campo con la sua classica casacca biancorossa. Il Catanzaro per l’ennesima volta si presenta in casacca bianca, il modulo è il 4-4-2 e la formazione è la seguente: Mancinelli, Montella F., Armenise, Gimmelli, Di Maio, Benincasa, Mangiacasale, Berardi, Iannelli, Caputo, Tomi. Il Barletta risponde con lo stesso modulo e schiera i seguenti effettivi: Furlan, Mastronicola, Fabbro, Daleno K., Tangorra, Sabini, Merito, Vignola, Laviano, Salvagno, Caracciolese.
Sin dall’inizio la partita non offre spunti interessanti, il Catanzaro gestisce il possesso palla e spesso si affida ai lanci lunghi, inconsueti nel gioco di Provenza. Il goal del Barletta nasce su un calcio d’angolo, regalato agli avversari per una disattenzione su un’azione nata da fallo laterale. Sulla corta respinta dei difensori giallorossi, l’ex Merito colpisce al volo la sfera che, destinata sul fondo, con una deviazione del difensore Fabbro trafigge imparabilmente Mancinelli. Il Catanzaro si riversa in avanti alla ricerca del pareggio ma è inconcludente. Ci prova Beradi da fuori ma Furlan non viene mai seriamente impegnato. Sul finire del primo tempo Caputo subisce una botta al ginocchio ed è costretto a uscire. Al suo posto entra Antonio Montella che alla fine sarà decisivo.
Nella ripresa il Catanzaro mantiene il pallino del gioco. Provenza inserisce Corapi per supplire alla mancanza di fantasia scomparsa con l’uscita di Caputo. Il goal del pareggio il Catanzaro lo raggiunge al 60° della ripresa. Corapi riesce a incunearsi da sinistra nell’area avversaria, mette al centro per il liberissimo Montella A. che a porta vuota insacca. Non succede più nulla a questo punto, tranne qualche fischio del pubblico barlettano verso i propri beniamini rei di aver tirato i remi in barca. Anche il Catanzaro si accontenta del pareggio ed evita di spingere. L’1-1 è servito.
Analizzare questa partita dal punto di vista tecnico tattico è umanamente impossibile. Basti pensare che i due portieri sono stati inoperosi per tutti i novanta minuti. Se vogliamo essere ottimisti dobbiamo pensare che abbiamo interrotto la striscia negativa di risultati. Adesso ci aspetta un derby che, per quanto ci riguarda, diventa decisivo per consolidare il posto nella griglia dei play off. Speriamo che d’ora in avanti inizi un nuovo campionato per i giallorossi di Provenza.
Da segnalare che tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa gli Ultras 1973 hanno issato uno striscione di stima verso il tecnico Provenza, definito dalla curva condottiero e persona seria. Striscione da condividere in toto.

SF

Autore

Salvatore Ferragina

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