Apertura al traffico di Corso Mazzini. Ma quando mai è stato chiuso?

riceviamo e pubblichiamo

Da pochi giorni le cronache cittadine sono inaspettatamente incentrate sull’argomento “isola pedonale” nel centro storico.  Sembrava una discussione superata, e invece ancora una volta i cittadini catanzaresi sono costretti a subire le “violenze” di quanti non hanno alcun pudore a parlare di apertura al traffico nel centralissimo Corso Mazzini. Interpretiamo questa anacronistica istanza come un banale fraintendimento, da parte di chi la propone, sul concetto stesso di centro storico. Per sua essenza il centro storico di tutte le città ne rappresenta il cuore, pertanto è molto pericoloso affaticarlo e prostrarlo con la circolazione veicolare, pena un rischio di infarto. Ma evidentemente non tutti sono sensibili alle sorti ed alla cura della città se è vero che con tanta sfacciataggine vengono avanzate proposte che offendono il comune senso civico della maggioranza dei catanzaresi, i quali vogliono la pedonalizzazione totale dell’intero Corso Mazzini.
Ma la cosa più bizzarra di tutta questa faccenda è che si parla di apertura al traffico di Corso Mazzini come se oggi il Corso fosse chiuso. In realtà a noi sembra già aperto visto che di macchine ne vediamo circolare tante, per non parlare delle autovetture vergognosamente parcheggiate dappertutto a partire dal Cavatore fino ad arrivare a Bellavista. Allora di che cosa stiamo parlando? Le piazze del centro sono di fatto dei parcheggi, come si può notare a Piazza Prefettura, a Piazza Grimaldi, a Piazza del Rosario e persino a piazza del Duomo. Ma al di là degli spiazzi e degli slarghi vediamo autovetture parcheggiate in ogni dove lungo tutto Corso Mazzini. E’ una vergogna. Una situazione indecorosa di cui bisognerebbe scandalizzarsi e per la quale bisognerebbe rivoltarsi. E invece a fronte di tutto questo non c’è di meglio che pensare addirittura all’apertura “ufficiale” del Corso. Roba da quarto mondo!
Ma il sindaco Rosario Olivo ha davvero lanciato segnali di apertura a quei pochi soggetti che premono per eliminare la zona a traffico limitato? Questo sarebbe il vero scandalo. Il primo cittadino non può piegarsi a queste bassezze. Ha il compito e il dovere di guidare la città verso la crescita civile e quindi deve rifiutare ogni dialogo con chi tenta di affossarla. La grande maggioranza dei cittadini è assolutamente contraria alla circolazione delle autovetture nel centro, anzi si chiede come mai di fatto il centro sia così disordinatamente lasciato in balìa di automobilisti indisciplinati. La grande maggioranza dei cittadini è favorevole alla repressione per quanti trasgrediscono le regole (non è un caso che tutti stiano aspettando l’operatività di queste benedette telecamere). La grande maggioranza dei cittadini non vuole vedere cassette delle frutta o altre mercanzie sui marciapiedi o sulle strade. Insomma la grande maggioranza dei cittadini vorrebbe semplicemente vivere in una città ordinata dove decoro e rispetto delle regole fossero una cosa normale. Perciò Rosario Olivo non può fare marcia indietro rispetto a quello che ha sempre affermato. Le situazioni si gestiscono con carattere e con serietà, senza fare retromarcia. Il sindaco deve rifiutare il dialogo con chi propone cose irricevibili e impegnare il suo tempo a trovare soluzioni serie per il centro storico, in sintesi: un sistema diffuso di navette (magari caratterizzate)  che portino i pedoni da una parte all’altra del Corso, e allo stesso tempo mettere mano alla realizzazione di aree di sosta ai lati del centro storico a cui si dovrebbe accedere in modo agile (ascensori e altro). Solo su questo bisogna concentrarsi. Ma non dimentichiamo nemmeno un altro aspetto, e cioè che la gente raggiunge il centro storico solo se esiste una attrattiva commerciale e culturale adeguata.
 
Associazione Culturale “NuovaMente”

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Redazione

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