Rassegna stampa

Braglia nasconde il Catanzaro

Il tecnico: «devo testare tutti i giocatori»

da Gazzetta dello Sport

SAN VITO – Amichevole di buon cartello quella d’oggi pomeriggio a Chiaravalle, ma nessuno s’illuda di scoprire, contro i cugini della Nuova Vibonese, il vero volto del Catanzaro di Braglia. “Farò giocare 2 formazioni diverse –anticipa il tecnico giallorosso, con consueta sicurezza- Ho, infatti, necessità di continuare a valutare i giocatori a mia disposizione e se non li vedo all’opera, non posso conoscerli a fondo.” Per vedere il vero Catanzaro, bisognerà attendere il campionato, visto che anche la Coppa Italia servirà a fare esperimenti, come Braglia conferma: “E’ mia intenzione schierare, in ciascun impegno, squadre diverse. A parte la necessità di sapere ciò che ciascun giocatore mi può dare, voglio che tutti lavorino con serietà, senza che nessuno minimamente pensi che possa avere precostituite riserve mentali. Chi è più meritevole, infatti, sarà destinato a giocare. Desidero che si crei sempre un ballottaggio sano.” Quando gli si chiede, nel corso della corrente terza settimana di preparazione, un primo bilancio, riferisce: “E’ un gruppo decisamente buono, ricco di motivazioni e, sono convinto, anche di carattere. S’impegnano, hanno voglia di apprendere e di lavorare. D’altra parte, sono stimoli necessari se si vuol vincere. Specie in questa categoria, tutti aspetteranno il Catanzaro col coltello fra i denti, per dimostrare di non aver nulla da invidiarci e di poterci battere. Se saremo bravi a metterci all’altezza dei nostri avversari, togliendo fuori le unghie e mostrando i denti, potremo dire la nostra. Altrimenti, campionati non se ne vinceranno mai.” Attaccato alla maglia giallorossa da giocatore (ben 6 anni a Catanzaro!), leale nei rapporti da allenatore, Piero Braglia dà professionalità e pretende di riceverla. Mai ha amato nascondersi e sempre ha reagito con temperamento e schiettezza. A 48 anni ha fatto ritorno a Catanzaro, che aveva compreso ed apprezzato quella voglia di portare in campo la rabbia della gente. Non è certamente tipo da tirarsi indietro alle domande e, a proposito delle indecisioni di Giglio, non si sottrae dalla seguente considerazione: “Offro più che una mano a quelli che dimostrano di farsi aiutare. Sono anch’io convinto che un allenatore debba svolgere un compito di recupero ma, ripeto, miracoli non ne può far nessuno. Quando i giocatori un giorno mi dicono una cosa e quello successivo una diversa, non reagiscono, non sono sorretti dalle motivazioni giuste per fare il proprio bene e quello della squadra, non posso farci più niente.” Oggi, dovrebbe arrivare anche Toledo. Per restarci o meno, si vedrà. Dipenderà dalle valutazioni di Braglia sull’utilità che il brasiliano potrà garantire al suo Catanzaro ed anche dalla disponibilità dei potenziali acquirenti, con in testa la Reggina attualmente in Giappone. Le conseguenze del ritardo del giovane di colore, sono parzialmente attutite dalla squalifica di 2 turni inflitti a Toledo che, quindi, non potrà subito essere utilizzato. A proposito delle eventuali trattative connesse alla cessione del talento giallorosso, è sempre possibile un arrivo da Reggio Calabria di Rastelli, che potrebbe agevolare un eventuale cessione di Giglio. Tale eventuale movimento giocatori, su cui non tutta la piazza è concorde, si potrebbe realizzare solo se la società amaranto si decidesse a quotare convenientemente il brasiliano.

Fabio Blasco – Gazzetta dello Sport

Autore

Massimiliano Raffaele

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