COMUNE – Testardaggine o incompetenza?

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

“Il Consiglio di Stato in merito al ricorso presentato dal Comune di Catanzaro avverso la sentenza nr. 136/2009 del TAR della Calabria – 2^ sezione di Catanzaro ha finalmente messo il punto sulla legittimità dei dirigenti nominati dalla giunta Olivo.

Ci rimaniamo sorpresi che proprio il sindaco Olivo che fino ad ora si è contraddistinto per massima trasparenza e senso della legalità, abbia potuto optare alla nomina di qualifiche dirigenziali senza tener conto della normativa vigente ed in particolare del Testo Unico sugli Enti Locali. La levigata esperienza di molti esponenti della maggioranza di governo cittadina , ma soprattutto l’altissimo senso di responsabilità nella gestione del personale , anche nell’ ottica dei tagli alle risorse finanziarie, avrebbero dovuto portare una maggiore riflessione nell’assumere provvedimenti anche di natura amministrativa come appunto la creazione di una macro-struttura dirigenziale presso l’ente comunale.

Il fatto più emblematico , però, è rappresentato dal profondo convincimento da parte dell’Amministrazione che il proprio operato, già legittimamente bocciato dal T.A.R. della Calabria con ampie e valide motivazioni, sia corretto e addirittura da paragonare all’analoga procedura adottata da parte dell’Amministrazione provinciale. E’ evidente che la suprema Corte di giustizia amministrativa non ha altro che di fatto ribadito quello che già nell’anno precedente aveva statuito per un’analoga vicenda al Comune di Vibo Valentia, ossia che la qualifica dirigenziale si ottiene per mezzo di un pubblico concorso e non per nomina diretta da parte del Sindaco.

 Questa decisione , oltre che formulata con precisa fermezza , ci sembra anche politicamente corretta; facendo sì che chiunque in possesso dei requisiti possa accedere ai ruoli dirigenziali in base a selezioni pubbliche , il più  possibili limpide e premianti i più bravi e i più  preparati, escludendo de facto  la macchina burocratica dalla volontà ed influenza politica.

Non vorremmo che oltre al danno d’immagine patito dalla città di Catanzaro, vi siano anche danni erariali che sicuramente ricadrebbero in termini economici in aggravi di bilancio con conseguenza di fornire meno servizi ai cittadini catanzaresi, già fortemente preoccupati per l’incapacità politica di dare attuazione al pacchetto sicurezza “Decreto Maroni” già in vigore dall’ Agosto 2008.

In conclusione , chiediamo al sindaco Olivo dall’alto dell’esperienza istituzionale, di fare due riflessione e di intervenire di conseguenza: la prima di natura amministrativa  per sbloccare la situazione  che di fatto paralizza la gestione della macchina amministrativa comunale bandendo immediatamente  il concorso pubblico per Dirigente e la seconda più squisitamente politica invitandolo a fare una riflessione  in seno alla sua maggioranza  ed alla sua Giunta se qualche esponente non agisca per testardaggine o peggio incompetenza”.

Corrado DIDONNA
Presidente Circolo “Il Rinnovamento”

                                                                                                   

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