La Striscia

Il Catanzaro affossa la Vigor Lamezia

E’ Iannelli il match winner, nessuna CAPRIOLA oggi al Nicola Ceravolo.
Antonio Aiello nuovo socio del Catanzaro, l’imprenditore di Petilia Policastro che opera a Cuneo acquista il 4%

E’ tornato alla vittoria il Catanzaro di Provenza, fa meno freddo ora che si è a meno sei, mentre per la Vigor del Mourigno della Provincia di Catanzaro il baratro dei dilettanti è più vicino come non mai.
Grazie alla rigidissima scelta del Questore è difficile dire se l’appello di Nicola Provenza che voleva uno stadio pieno è caduto nel vuoto, la Tv, il tempo incerto e le limitazioni imposte dovranno rinviare necessariamente il giudizio per sapere se la tifoseria del Catanzaro è scomparsa oppure aspetta qualche segnale forte che vada aldilà del lato tecnico.
Un mini segnale oggi si è avuto, il Sig Antonio Aiello ha acquistato il 4% delle quote dell’Fc Catanzaro, non sarà stato sicuramente un intervento risolutore per i problemi delle asfittiche casse sociali, ma indubbiamente rappresenta un segnale forte per la classe imprenditoriale di Catanzaro che, pur se in questi anni ha contribuito sotto forma di sponsorizzazione interamente  deducibili dalle tasse (vedi primo anno di Pittelli), mai si è impegnata nel rilevare una sola quota sociale, vedremo se l’azione del suddetto imprenditore pungolerà qualcuno a Catanzaro dove anche il caffè Borghetti ora allo stadio costa 2,50 € (benedica).

Chiudiamo questo cappelletto con un appello: Mister tenga duro e vedrà che prima o poi il Ceravolo tornerà ad essere quello che è sempre stato, quello che gli hanno raccontato.
Le presenze di oggi al Ceravolo non superavano le duemila unità ma lo stadio trascinato dagli Ultras, con Max Caputo fra di loro, oggi si è fatto sentire dall’inizio alla fine e lo hanno sentito tutti, soprattutto i 25 dirigenti vigorini presenti in Tribuna Est guidati dallo scoppiettante Cantafio che come al solito si distingueva per le sue uscite, i dirigenti sono stati accompagnati a fine partita dal coro “Serie D Serie D” e Forza Sambiase…le capriole oggi non si sono viste, a testa bassa e tutti sulla SS 280 per meditare sul futuro.
La formazione schierata da Provenza che era monca di ben sei titolari ha visto un 4-4-2 con la novità Zaminga Benincasa a centrocampo e sulle ali il recuperato Mangicasale a destra e Cardascio a sinistra, la difesa era quella annunciata e in attacco spazio al duo Falomi Iannelli con Frisenda e Diarrà in panchina.
Erano chiare le intenzione del trainer giallorosso che voleva attaccare gli spazi soprattutto sulle fasce laterali in quanto centralmente sia Zaminga che Benincasa non potevano garantire la fluidità della manovra.
La Vigor Lamezia è stata brava però a precludere queste possibilità poiché i due terzini rimanevano fermi sulle loro posizioni e Riccobono che svariava da destra a sinistra bloccava le eventuali incursioni di Tomi a sinistra e di F.Montella a destra.
La partita è stata pertanto equilibrata, ma dobbiamo fare gli onori alla Vigor perché a differenza di un’altra corregionale è venuta a Catanzaro per giocarsela senza arroccarsi dietro.
Il Catanzaro era partito benissimo e con Cardascio sfiorava subito il vantaggio, ma poi si spegneva ben presto e le difficoltà della manovra erano evidenti.
Anche la Vigor si rendeva pericolosissima ed era bravo Gimmelli a fermare il lanciato Ragatzu solo davanti a Mancinelli.
Alla mezzora succedeva il “fattaccio” che faceva accapponare la pelle ai tifosi giallorossi presenti. Il terzino Marinelli sotto la curva del Catanzaro di colpo si accasciava al suolo come se fosse stato colpito da un missile terra area, si dirà dopo che era una monetina, non crediamo da 1 € perché sono duemila lire, forse 50 centesimi che se lanciati da almeno dieci metri (questa la distanza fra curva e prato)  al massimo potrebbero abbattere una mosca che beve vitasnella.
Il terzino dopo cinque minuti di tragedia si rialzava e riprendeva il suo posto.
La ripresa iniziava sulla falsa riga del primo tempo con una Vigor che si faceva più intraprendente e batteva due corner consecutivi, ma dopo cinque minuti di giuoco Iannelli su un perfetto angolo battuto da Tomi come all’andata castigava Panico che più tardi “s’imbunnava” e voleva picchiare l’ex gelese franato a terra dopo un tentativo d’incursione.
Si è sempre detto che il Catanzaro è Caputo dipendente, ma questa volta non esitiamo a dire che oggi è stato Mancinelli dipendente, il pelato ha salvato la vittoria al 75° con una parata che può valere la stagione su tiro del neo entrato Falco che più volte era troppo solo in area…Montellino… dov’eri?
Entrano Bruno, Pippa e Sorrentino  ed escono Falomi e Cardascio e Mangiacasale, è chiaro a questo punto che il Catanzaro vuole portare a casa i tre punti e cerca di mantenere il più possibile possesso palla e proprio in questa fase con la Vigor sbilanciata riusciamo ad arrivare al cross dal fondo e non dalla trequarti, lo fa prima Mangiacasale e poi Pippa e per ben due volte Falomi risponde presente, a differenza delle volte di quando era stato chiamato in causa per il fraseggio dove pecca tantissimo.
Gli ultimi minuti vedono una Vigor all’arrembaggio con un Riccobono (vieni da noi? È o non è opzionato?) superlativo ma ormai non c’è nulla da fare, Mancinelli lo abbiamo noi e stiamo tranquilli.
Il Signor Tremontina fischia la fine, i calciatori giallorossi sono sotto la curva a festeggiare mentre dalla est 25 facce scure si avviano verso la SS 280 senza fuochi d’artificio e con la consapevolezza che un altro anno potrebbero sempre avere un derby con una squadra giallorossa, ma che forse non si chiamerà Catanzaro.
SF  

Autore

Salvatore Ferragina

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