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Vicenda SBC: nuovo terremoto nel mondo del calcio?

La FIGC ha attivato l’ufficio indagini

In riferimento a quanto emerso in merito alla posizione della società SBC ed in relazione
alla avvenuta iscrizione delle società Roma, Napoli e Spal la FIGC precisa quanto segue:

– – La normativa federale in materia di verifica degli equilibri finanziari delle società
professionistiche demanda alla COVISOC le operazioni di controllo previste dall’art. 12
della legge 91/’81 e successive modifiche, volte ad assicurare esclusivamente la
regolarità dei campionati.Di sicuro, risultano coinvolte nelle irregolarità anche altre società. L’inchiesta è dunque destinata ad allargarsi. Gli atti sono già stati trasmessi alle procure di competenza, Milano e Torino. E Franco Carraro?
Franco Carraro, antico navigatore del potere in Italia (presidente Federcalcio, presidente Coni, ministro del turismo e spettacolo in quota craxiana, sindaco di Roma), quando con una serie di compromessi nell’ormai disfatto mondo del calcio è stato eletto nel 2002 alla presidenza della Federazione, non era più in grado, evidentemente, di arginare l’invadenza non solo di Juventus e Milan che ormai si sentono con altri pochi club un corpo estraneo nello spettacolo calcistico del paese, ma anche l’arroganza disperata di tanti club di A e di B e di C in mano spesso ad avventurieri che hanno scelto di utilizzare cinicamente il calcio per la loro escalation sociale e per inventarsi un’attività imprenditoriale che non sono in grado di amministrare e per la quale si sentono autorizzati a violare qualunque legge. Ogni atteggiamento, anche il più scorretto, gli verrà perdonato in nome del tifo, e della demagogia e della retorica che circonda lo spettacolo calcistico. Anche molti mezzi d’informazione d’altronde eludono ogni denuncia perché coinvolti in un business che assicura copie vendute e audience radio-televisive. Così il calcio è ormai un bisogno indotto nella gente anche ora che lo spettacolo langue.

Carraro si è illuso di barcamenarsi come aveva fatto per quasi quarant’anni. Lo scandalo delle fideiussioni fasulle che risultano siglate da una tal signora Cynthia Ruia ferma nel sostenere di non averle mai firmate (essendosi dimessa ad aprile dall’incarico di amministratore delegato del Sbc), potrebbero infatti dare al presidente della Figc il colpo di grazia che anche in ambito politico Alleanza Nazionale ha deciso di infliggergli. Perché questa ennesima storia poco edificante del calcio, che fa seguito alla controversa vicenda della retrocessione del Catania in C1, messa in discussione dal Tar di quella città, è in realtà una resa dei conti all’interno della Casa delle libertà. Alleanza Nazionale che ormai controlla la maggior parte dello sport italiano, dalle Federazioni alle più importanti società di base, alla struttura Rai che sovrintende e trasmette lo spettacolo sportivo, ha deciso da tempo che anche il controllo della Federazione più importante, debba passare a un uomo di sua fiducia

Nell’autunno dello scorso anno la procura di Roma acquisì dalla Lega calcio tutti i contratti di compravendita relativi a decine di squadre di calcio di serie A e B che sarebbero ricorsi al doping amministrativo. Il periodo preso in esame dai pm Palaia e Palamara, va dal 1999 al 2002. Successivamente gli atti relativi alle altre squadre di calcio sono stati inviati per competenza ad altre procure italiane.

I due pm romani hanno aperto un altro filone di indagine sulle cosiddette false fidejussioni. Le fiamme gialle avevano sequestrato dalla società Sbc di Civitanova Marche, consulente di Napoli, Roma, Cosenza e Spal, i documenti amministrativi e contabili che consentirono l’iscrizione nel 2003 ai rispettivi campionati delle stesse squadre.

– – L’iter procedurale delle verifiche effettuate dalla COVISOC è stato correttamente
esperito e le verifiche stesse sono state eseguite conformemente alle regole.

La FIGC ha comunque immediatamente attivato l’Ufficio Indagini per accertare eventuali
non veritiere rappresentazioni di circostanze e documentazioni.
Giannantonio Cuomo

Autore

Massimiliano Raffaele

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