Avversario di turno

Un piccolo Mourinho per salvare la Vigor

Esonerato Ammirata, i lametini si affidano a Danilo Pierini per risalire la china

LAMEZIA TERME – Una vaga somiglianza con Jose Mourinho per atteggiamenti e spigolosità. Il 4-2-3-1 come sistema di gioco preferito. È l’identikit di Danilo Pierini, da qualche giorno nuovo allenatore della Vigor Lamezia, solitaria in coda alla classifica del girone. Pierini ricomincia da dove aveva finito. L’esonero dalla panchina della Val Di Sangro avvenne nel dicembre del 2007, proprio dopo la partita del “Ceravolo”, contro il Catanzaro di Cittadino, che vinse grazie a una doppietta di Berardi. Pierini è l’ultima carta a disposizione della società bianco-verde per cercare di salvare la categoria, al termine di una stagione iniziata male e proseguita nello stesso modo.
L’ADDIO DI FOFÒ – L’encefalogramma è ritornato pericolosamente piatto nelle ultime tre partite di campionato, costate l’esonero a Fofò Ammirata, amato tecnico del dopo-Provenza. Il profondo legame con il DG Donnarumma non è bastato a salvarlo di nuovo. L’esonero, più volte paventato dalla stampa locale nei mesi scorsi, è arrivato al termine della gara interna col Melfi, persa a 10 minuti dalla fine in inferiorità numerica per l’espulsione di Ciotti. Più o meno lo stesso copione della domenica precedente: una sconfitta 2-0 contro la Val di Sangro, maturata negli ultimi 10 minuti di gara.
RECORD NEGATIVI – Ammirata godeva della stima dell’ambiente dopo aver portato la Vigor per la prima volta ai play-off. Ma i risultati di questa stagione sono chiari. 17 punti, ultimo posto, peggior difesa con 31 gol subiti, secondo peggior attacco con la miseria di 11 reti realizzate, una sola vittoria al “D’Ippolito” contro l’Isola Liri. I bianco-verdi sembrano più pericolosi in trasferta, dove hanno battuto di misura Manfredonia, Barletta e Pescina. I 7 punti nelle 3 partite precedenti il trittico di sconfitte fatale ad Ammirata erano l’ultimo canto del cigno. Certo i play-out sono lì a soli due punti. C’è ancora spazio per salvarsi, specie con una classifica così corta. Ma bisogna fare in fretta.
UNA SQUADRA SPUNTATA – La Vigor rimane un mistero. La qualità non manca, il tecnico era navigato, i giovani da plasmare non mancavano. Tra infortuni e delusioni, però, la china intrapresa dalla Vigor è pericolosissima. Il problema del gol rimane. A una difficoltà in fase di costruzione, corrisponde una sterilità offensiva. I due uomini scelti nel mercato di gennaio per guarire da questi mali sono Cacciaglia (proveniente dalla Val di Sangro) e l’ex Michele Sergi, finito nei dilettanti dopo una stagione con poche luci a Varese.
“CERAVOLO” AMICO – Proprio Sergi segnò il rigore decisivo al “Ceravolo” per la vittoria bianco-verde di due anni fa. Anche nella passata stagione i bianco-verdi espugnarono Catanzaro grazie all’uno-due firmato Riccobono-Lauria. Non bastò il gol di Frisenda allo scadere per raddrizzare la partita. I giallo-rossi non vincono il derby in casa dalla stagione ’93-94: finì 3-0 con i gol di Campo, Navone e Donnarumma. All’andata al “D’Ippolito” fu invece un trionfo dell’ex Provenza. Il Catanzaro vinse per 2-0 grazie ai gol di Caputo e Iannelli, dopo che Panico aveva parato un rigore di Berardi.
IL NUOVO MODULO – Difficile ipotizzare la formazione con cui la Vigor scenderà in campo al “Ceravolo”. Dai primi allenamenti di Pierini, emerge la volontà del tecnico ternano di provare subito il suo fido 4-2-3-1. Quasi sicuramente assenti gli infortunati Ciminari e Pascuccio (anche se il primo potrebbe farcela per la panchina)  e gli squalificati Ciotti e Clasadonte. Cacciaglia ha un problema alla caviglia ma dovrebbe recuperare. Pierini darà fiducia a Filippi, l’esperto centrale finito nell’occhio del ciclone della critica per alcune prestazioni imbarazzanti. Accanto a lui ci sarà Cascone, 23 anni cresciuto a Teramo, l’ultimo acquisto del mercato di riparazione bianco-verde. Sulle due fasce agiranno Di Donato e Marinelli. A centrocampo i due mediani saranno il rilanciato Amita e Lopetrone, mentre il centro-boa sarà ovviamente il gigante Sergi.
I DUBBI PER DOMENICA – Molti dubbi, invece sui tre uomini che dovranno supportare Sergi. A sinistra agirà nella sua posizione preferita il talentuoso Riccobono. Al centro Pierini ha provato Falco (arrivato a gennaio dall’Ascoli) che in realtà è un attaccante. Al suo posto domenica dovrebbe esserci Cacciaglia o, in alternativa, Riccobono con Carraro inserito a sinistra. Sulla destra, assente Ciotti e sfumato l’acquisto dell’ex Rosamilia (finito al Pescina), Pierini si trova con un buco da riempire con un attaccante: in corsa il giovane Angotti, lo stesso Falco e Ragatzu. Il capocannoniere sardo della Vigor (3 gol) potrebbe essere, però, l’escluso eccellente del nuovo corso di Pierini.
PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1) – Panico; Di Donato, Cascone, Filippi, Marinelli; Amita, Lopetrone; Falco, Cacciaglia (Riccobono), Riccobono (Carraro); Sergi. All.: Pierini.

Ivan Pugliese

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