Vigili Urbani: si cambia?

riceviamo e pubblichiamo

E’ stata approvata dalla giunta comunale una proposta di “CatanzaroNelCuore” tendente a rendere maggiormente efficace l’attività dei Vigili Urbani. Si tratta di premiare chi lavora in strada e scoraggiare quanti tendono a rinchiudersi in un ufficio, a vario titolo e per le cause più diverse.
Tutto parte da un dato: solo una minima parte dell’organico lavora in strada, in quanto quasi tutti i vigili sono stati nel tempo impiegati all’interno di uffici comunali o resi inabili alla strada per variegate ragioni di salute. Pertanto era necessario porre rimedio a questa insostenibile situazione, assai penalizzante per la nostra città. La somministrazione massiccia di nuove leve, attraverso il concorso già bandito, è senza ombra di dubbio il primo elemento che potrà contribuire a sanare il deficit di personale operante sulle strade cittadine. Ma accanto all’ingresso di nuovi vigili è da ritenersi decisamente positivo l’indirizzo col quale si stabiliscono criteri premiali di incentivazione a quelli che espletano il servizio on the road, che scelgono dunque di lavorare in mezzo alla gente anziché nel chiuso delle stanze. D’altronde lavorare in strada rientra nei compiti principali di un vigile urbano. Questo è acclarato sin dal momento in cui si espleta il concorso! Ciononostante, negli anni, si è creata una notevole sproporzione fra i vigili “veri” e quelli addetti alle scartoffie, ciò determinando disagio in una città già particolarmente difficile da gestire sotto il profilo del traffico. Col nuovo indirizzo operativo proposto dal movimento civico “CatanzaroNelCuore” il personale che sarà impegnato nei servizi esterni dovrà certificare un dato numero di controlli (non necessariamente multe) che ogni giorno allegherà alla nota di servizio a riprova di una effettiva presenza tra la gente e il traffico.
Si può essere verosimilmente certi che l’applicazione di un criterio premiale siffatto determinerà una progressiva riduzione dell’attuale sproporzione esistente fra i vigili in strada e quelli in ufficio, offrendo ai primi un incentivo che oggettivamente meritano considerando le condizioni più disagevoli e difficili che devono affrontare rispetto a chi non lavora in strada. E la collettività non può che trarne beneficio.
Il modello proposto per il Comune di Catanzaro è stato di recente messo in atto a Napoli con previsioni di enorme successo. Nella città partenopea su 2.400 assunti solamente 800 prestavano regolarmente servizio fuori: il nuovo piano di incentivazione prevede che chi trascorrerà le sei ore lavorative nel traffico cittadino sarà premiato, mentre per coloro che chiederanno riposi o permessi la cifra verrà prima decurtata del 4% poi del 10% fino a sospenderla totalmente. In questo modo sotto il Vesuvio prefigurano di poter quasi raddoppiare le presenze su strada.

Analogamente a quando sta accadendo a Napoli è auspicabile allora che anche nella città dell’istmo si tenti di cambiare registro, nella speranza di ottenere un beneficio in termini di controllo più efficace del territorio.

 
Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”

Autore

Redazione

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