La Striscia

E’ pareggio ma il bel giuoco è ritornato

Tutto nel primo tempo, Caputo risponde a Morello, a segno dopo un’incertezza di Mancinelli. Striscia e Pagelle.

Un buon numero di tifosi giallorossi ha seguito le Aquile in Ciociaria;
ad affollare il settore ospiti dello stadio di Cassino c’erano almeno trecento tifosi a sostenere i giallorossi di Bove, provenienti dalla vicina Roma, da Napoli,  ma anche da Bologna, Firenze e naturalmente Catanzaro.
Per quest’ultimi il viaggio di ritorno è stata una vera odissea, vedi i fatti di cronaca purtroopo accaduti che riguardano i problemi che afliggono la nostra regione abbandonata, chi non crede a questo, basti farsi “un viaggetto”  sulla disastrata “AUTOSTRADA” Sa-Rc, CHE se diciamo da da quinto mondo è già un complimento.
Dopo venti giornate il Catanzaro è ancora imbattuto.
La trasferta di Cassino alla vigilia si presentava ostica per svariati motivi, su tutti le performance non perfette del Catanzaro dopo la sosta, chi voleva una risposta se il Catanzaro era ancora quello dello splendido girone di andata ieri l’ha avuta, il Catanzaro di Provenza è quello.
Schierati con il 4-4-2 ma soprattutto con un Caputo libero di svariare su tutto il fronte d’attacco da subito gli uomini di Provenza hanno preso il comando delle azioni, l’incertezza di Mancinelli sul tiro di Morello poteva tagliare le gambe a chiunque, ma il Catanzaro non si è perso d’animo e raggiungeva il pareggio con Caputo dopo una bella penetrazione del terzino Montella, nei primi quarantacinque minuti si contano almeno quattro palle goal per il Catanzaro e nessuna per il Cassino.
La ripresa è stata leggermente diversa, forse per stanchezza (il campo era pesantissimo) ma anche per la grinta degli avversari che commettevano falli a ripetizione sui nostri portatori di palla, gli uomini di Provenza sono stati meno brillanti e il Cassino pur senza creare nulla (solo una volta ha sforato di passare in vantaggio) riusciva ad avanzare il proprio baricentro grazie al buon lavoro di Giannusa, ma anche perchè  sia Berardi, ma soprattutto Zaminga non riuscivano a contrastare efficacemente e ripartire, la sostituzione per infortunio di Mangiacasale con l’anonimo Cardascio, precludeva infine la possibilità di ripartire sulle ali come si era fatto nel primo tempo.
Rimane l’amarezza per i sei punti di svantaggio dal Cosenza, ma crediamo che adesso per la società di Bove sia giunto il momento di guardarsi attorno e di fare la conta degli uomini su cui poter contare.
Non siamo quelli del partito che dice  che il Catanzaro è Caputo dipendente e che se non segna lui non segna nessuno, però alcune fasi della partita di ieri debbbono fare riflettere.
L’attaccante Falomi svolge un gran lavoro in attacco, lotta su ogni pallone ma sotto rete lo si vede raramente, il paragone con Iannelli ci sta tutto, poi bisogna anche dire che i due centrocampisti del Catanzaro negli spazi (Berardi e Zaminga) non s’inseriscono mai e quando si arriva sul fondo  i cross dei laterali Mangiacasale e Montella dalla destra e Tomi e Armenise dalla sinistra, quando risultavano precisi e arrivavano nel cuore dell’area avvversaria e  c’era il solo Falomi contro tutti i difensori.
Provenza dovrà lavorare su questo e capire se da qui al due febbraio bisognerà puntellare qualcosa tenendo conto delle condizioni fisiche e delle qualità tecniche  di chi  non riesce a dare il proprio contributo per come vorrebbe e dovrebbe.
Per il resto dopo ieri abbiamo una certezza, possiamo affermare che il campionato è ancora lungo e che se la capolista sta viaggiando alla grande chi la segue non è da meno.

PAGELLE

Mancinelli 5

Un solo “tiro” nello specchio della porta un goal, volo plastico su un tiro rasoterra che andava a due allora.

Montella 6,5
Ieri è stato il Montella delle prime partite, suo l’assist a Caputo, deciso su ogni intervento

Armenise 6,5
Sicuramente la miglir partita da quando gioca nel Catanzaro

Di Meglio 6,5
Attento e preciso su ogni pallone

Gimmelli 6,5
Vedi Di Meglio, peccato perchè nel secondo tempo se allungava la gamba di un centimetro poteva segnare

Zaminga 6

Ritornato in campo dopo la aver scontato la squalifica non è stato lo Zaminga che conosciamo, pochi contrasti e pochi palloni recuperati

Mangiacasale 7
Quando le difese sono arroccate è normale, ma quando si aprono, negli spazi è devastante, senza la botta ricevuta dopo soli tre minuti di partita se stava in campo per tutti i novanta minuti oggi potevamo parlare di un altro risultato 

Berardi 6,5
Leggermente meglio di Zaminga, ma uno come lui non può limitarsi solo a interidire, bisogna capire quali compiti gli affida Provenza

Falomi 6
Lotta su tutti i palloni contro un mastino quale Mucciarelli, fa salire la squadra e fa sponda, in pratica è la fotocopia di Iannelli, ne più e ne meno, nel primo tempo per una zolla non riesce a calciare in rete con porta spalancata nella ripresa un suo tiro sorvola la traversa, ma sotto porta a noi serviva altro, da solo non si cotruisce nulla

Caputo 7,5
Lasciato libero di svariare su tutto il fronte d’attacco è devastante in possesso di palla e sotto rete, peccato che i suoi assiti servano solo per impostare l’azione e mai per le conclusioni a rete, vedi inserimenti dei centrocampisti che mancano.

Tomi 6,5
Buon lavoro soprattutto in fase di copertura e qualche buona incursione, alla fine era molto affaticato.

Cardascio 5
Entra in campo e non da nulla di più, tenta qualche volta di saltare l’uomo ma con scarsi risultati.

Pippa 6

Pochi minuti sul centro sinistra, sembra buono.

Provenza 6,5
Venti partite senza perdere, ora due settimane da tempo per riuscire a capire cosa ci manca, se si vuole arrivare ai play off va bene così, se si vuole vincere il campionato serve altro.

SF

 

Autore

Salvatore Ferragina

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