DIRITTO DI REPLICA – Più che “Amici di Grillo” … “Amici di Pinocchio”

riceviamo e pubblichiamo

La Fondazione Don Francesco Caporale, in relazione all’articolo di Mercoledi 14 gennaio 2009 apparso a pag. 19 del Quotidiano, – E PUBBLICATA NEL VOSTRO SITO -nel fare espressa riserva di promuovere ogni più opportuna azione legale a tutela della propria immagine in merito alle false dichiarazioni rese dagli “Amici di Beppe Grillo”, contestualmente precisa quanto segue: Tanto più doverosa e necessaria diviene la verifica delle pubbliche affermazioni – che altrimenti divengono lesive della altrui onorabilità e decoro- , allorché ci si erge ad unici paladini in difesa della verità, legalità e giustizia. Amici di Beppe Grillo ed al contempo, nemici e manipolatori della verità: la loro personale identificazione, al fine di individuare i responsabili dell’accaduto non costituirà ostacolo per la Fondazione, che ritiene fortemente lesa la propria immagine e la propria azione da un simile atto diffamatorio. Venendo ai fatti, vero è che in occasione della I° Giornata Nazionale dei Testimoni di Giustizia il primo soggetto ad essere informato è stato il sig. Pino Masciari con il quale sono intercorse numerose comunicazioni via e-mail ( che si allegano ) e telefoniche, persino con membri del suo staff. E’ ipotizzabile che la morte improvvisa della madre di Pino Masciari – avvenuta nei primi giorni di Gennaio – possa aver causato dei disguidi ai collaboratori del sig. Masciari e creato delle difficoltà “interne” di comunicazione, più che comprensibili per una persona già colpita nella vita e che ha visto perdere uno degli affetti più cari. Altrettanto vero è che, già in precedenza e precisamente in occasione del Pino Masciari Day- il 19 gennaio 2008 alle ore 15:45 l’attuale Presidente della Fondazione Don Francesco Caporale Fulvio Scarpino, allora in veste di Commissario Provinciale di IDV, fu l’unico esponente politico della città di Catanzaro e dell’intera Regione Calabria, a porre l’accento, nel corso di una conferenza stampa in presenza dell’avv. Maria Claudia Conidi (legale del sig. Masciari) e dell’On. Aurelio Misiti, sulla delicata vicenda della famiglia Masciari. Alla luce di quanto precisato, appaiono inqualificabili, fortemente strumentali oltreché infamanti le dichiarazioni apparse sul quotidiano del 14.01.09 con l’unico scopo di gettare del fango su una manifestazione che ha visto partecipare oltre 900 visitatori nell’arco dell’intera giornata (in prevalenza giovani) che ha attirato l’attenzione anche dei media nazionali con la messa in onda sul TG2. Una giornata memorabile che ha visto la partecipazione, fra gli altri, di associazioni come Libera e sindacati come il COISP, di uomini da sempre impegnati in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata come Don Tonino Vattiata (che, per inciso, è stato possibile contattare tramite una collaboratrice del sig. Masciari), del dott. Romano De Grazia Presidente del Centro Studi Lazzati, del Prefetto di Catanzaro dott. Calvosa, dell’On. Ida D’ippolito componente della Commisione Nazionale Antimafia. Una manifestazione importante per la proiezione, nella Città di Catanzaro, in anteprima nazionale del Trailer e del Backstage del film “La Siciliana Ribelle” del giovane regista Marco Amenta, da sempre dedito a tematiche difficili. Un evento che non ha registrato- certamente non per volontà della Fondazione- la partecipazione del sig. Masciari , ma che ha contato sulla presenza di altri Testimoni di Giustizia alcuni dei quali sono stati intervistati da RAI 2, nella persona del Caporedattore Enzo Romeo, noto vaticanista, ed altri che sono intervenuti telefonicamente o per e-mail per dare il plauso incondizionato a questa manifestazione. Sia chiaro, la Fondazione non presterà il fianco a chi intende classificare i testimoni in quelli di serie A e serie B. Si invitano, pertanto, gli Amici di Grillo e quanti intendessero intervenire nel merito, ad informarsi sulla attività della Fondazione Don Francesco Caporale e sulla sua storia che ha inizio nel 1966- ad opera di grandi uomini in onore dei quali la Fondazione provvederà in ogni modo a tutelarne la immagine e l’onorabilità nelle sedi a ciò deputate. La Fondazione don Francesco Caporale ha impiegato risorse personali, tempo ed energie con impegno volontario di numerosi soci al fine di accendere i riflettori sulle complesse problematiche dei Testimoni di Giustizia ed ha deciso di farlo partendo dalla Calabria e dal suo Capoluogo; si è rivolta principalmente ai giovani, per spingerli alla riflessione in chiave critica, cercando al contempo di lanciare un messaggio costruttivo. Non rientra fra i compiti della Fondazione di intervenire nel merito delle problematiche dei singoli Testimoni, per le quali imprescindibile è la competenza delle istituzioni preposte e la professionalità dei legali che li rappresentano. Infine circa le meschine illazioni sulla gestione dei contributi pubblici serviti per indire la manifestazione, si precisa che la loro natura ed entità è stata prevalentemente simbolica in quanto le spese dell’organizzazione sono state coperte con elargizioni di sponsor privati e dotazioni del fondo della stessa Fondazione. Appare evidente quindi che si è trattato di dichiarazioni false, un cumulo di bugie, più che “Amici di Grillo” si ritiene siano “Amici di Pinocchio”. Ufficio Comunicazioni Fondazione Don Francesco Caporale

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Redazione

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