La Striscia

Di bello i tre punti

E’ Max Caputo a regalare i primi tre punti del girone di ritorno. Catanzaro ancora imbattuto.

Non lo diciamo solo noi, lo ha detto anche Provenza a fine partita, ma il Catanzaro visto oggi è stato il più brutto della stagione.
La pausa invernale di solito gioca questi brutti  scherzi, ma fortunatamente dal cilindro magico di Caputo e anche dalle prodezze di Mancinelli, sono uscite fuori le giocate vincenti che consentono agli uomini di Provenza di violare il “Rinascita” di Aversa.
Eravamo circa 150 compresi i parenti dei calciatori campani.
Diciamocelo subito, non ce ne vogliano gli amici di Aversa, ma se pensiamo che il nostro Nicola Ceravolo viene dichiarato inagibile dalle varie Commissioni di Vigilanza e poi dobbiamo andare a giocare in stadi, dove per dividere i settori viene utilizzato un camion messo di traverso, non sappiamo se ridere o piangere a proposito delle rigide norme che vengono applicati dagli organi preposti.
Veniamo ora alla partita.
Provenza imposta il Catanzaro con il 4 – 4 – 2, la sorpresa ella formazione è che Armenise si accomoda in panchina e Cardascio e Mangiacasale vengono messi sulle due ali, il primo a sinistra il secondo a destra, per il resto difesa a quattro, i due centrali Berardi e Zaminga e Caputo in avanti con Iannelli.
Sin dai primi minuti si vede che il Catanzaro non è il solito Catanzaro, l’Aversa senza strafare conuquista facilemente il centrocampo, i nostri due centrali in mezzo al campo quasi sempre sono fuori posizioni e le due ali oltre che a non offendere non forniscono nessun contributo nella fase di pressing al centro del campo, fatto sta che sia Zaminga (che poi sarà espulso) che Berardi si beccano il cartellino giallo per interventi fallosi dovuti dal fatto che centralmente loro passano facilmente, la stessa cosa avviene sulle due ali.
In avanti Caputo non c’è, Iannelli come al solito svolge un gran lavoro ma è abbandonato in balia degli avversari, Provenza in panchina tenta di dare una svolta e inverte le due ali, ma sia Mangiacasale, ma soprattutto l’evanescente Cardascio non cambiano il corso della partita, fortunatamente il primo tempo termina e si va al riposo.
Nella ripresa Provenza gioca la carta Falomi e la squadra nei primi qiundici minuti riesce ad essere il Catanzaro di sempre, Berardi inizia (ma a dire il vero anche nel primo tempo stava fornendo il suo contributo) ad orchestrare la manovra e Falomi fa sentire tutto il suo peso in avanti.
Da una sua sponda su Mangiacasale nasce un azione della piccola ala giallorossa che crossa al centro per l’ex nocerino che con un grn colpo di testa sfiora il palo a portiere battuto, dopo dieci minuti nasce l goal, e ancora Falomi a difendere palla e appoggiare su Caputo che con un gran tiro piega le mani al portiere avversario e porta il Catanzaro in vantaggio.
L’Aversa è stordita ma l’espulsione di Zaminga da coraggio agli uomini di Sergio e un grande Mancinelli si supera su azione d’angolo, poi un’altra gran parata e salva il risultato.
L’ultimo sussulto lo regala il collaboratore di linea dell’arbitro assegnando all’Aversa un calcio di punizione dal limite a un minuto dalla fine.
E’ andata bene perchè la conseguente punizione dal limite è stata sprecata, ma in tutta onesta questa “scienza” del collaboratore di linea che si prende la licenza di segnalare un fallo del genere a un minuto dalla fine è qualosa che sui campi di calcio avviene una volta ogni secolo. Da meditare.
Concludendo possiamo dire che questi tre punti sono importantissimi per come è andato lo svolgimento della partita, ci rimane l’amaro in bocca per qualche prestazione incolore di qualche calciatore, Cardascio su tutti, ma la fiducia è tanta, il gruppo c’è ed ora si è aggiunto anche un certo Falomi, che non sembra per niente l’ultimo arrivato.
SF 

Nella foto l’esultanza di Falomi e Caputo dopo il goal

Autore

Salvatore Ferragina

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