UNICZ – Nuovi metodi per diagnostica tumore del polmone

I metodi innovativi utilizzati per diagnosticare e valutare l’estensione del tumore del polmone al centro del primo corso di aggiornamento in oncologia toracica svolto al Campus di Germaneto
Il Presidente dell’Associazione Italiana Oncologia Toracica, de Marinis: “il cancro del polmone è purtroppo ancora la prima causa di morte in Italia, ogni anno 35mila persone muoiono per questa malattia. Il dato sorprendente è che mentre cala la malattia fra gli uomini, sta incrementando fra le donne”

I metodi innovativi utilizzati per diagnosticare e valutare l’estensione del tumore del polmone, il “big killer”, prima causa di mortalità da tumore sia nella nostra regione che nel resto del Paese e del mondo occidentale, le modalità di cura in fase localmente avanzata ed il trattamento delle forme metastatiche, anche dopo eventuale recidiva, le novità introdotte dalla ricerca nella classificazione clinica e biopatologica: sono state queste le rilevanti tematiche al centro dei lavori del primo corso di aggiornamento promosso in Calabria dall’Associazione Italiana di Oncologia Toracica (AIOT), che si è svolto questa mattina, nell’Aula Magna A dell’Edificio delle Bioscienze del Campus universitario “Salvatore Venuta”.

Il corso, organizzato da Pierosandro Tagliaferri e Pierfrancesco Tassone, professori straordinari di Oncologia Medica all’Università Magna Græcia di Catanzaro, in un contesto- come quello del Campus di Germaneto- fortemente innovativo per la centralità della ricerca traslazionale basata sull’integrazione fra diversi saperi e competenze in area biomedica e sul trasferimento clinico dei risultati ottenuti dalle attività di ricerca, visto l’interconnessione costante tra la formazione, la ricerca e la clinica, ha voluto rappresentare un momento di confronto dialettico e interattivo tra tutte le differenti figure professionali che sono coinvolte nei percorsi diagnostico-terapeutici integrati nella lotta contro il tumore al polmone. 

Sono intervenuti ed hanno relazionato durante le sessioni scientifiche del corso alcuni fra i massimi esperti nazionali ed internazionali delle problematiche di oncologia toracica, tra cui il professor Fortunato Ciardiello, il dottor Cesare Gridelli, e il dottor Filippo de Marinis, presidente dell’AIOT.

“I tumori del polmone – ha spiegato il Professor Tassone – rappresentano una patologia estremamente importante, considerati i significativi risvolti medico-sociali, per le popolazioni occidentali. Oggi è possibile pensare di voltare pagina nell’approccio di questa malattia che può disporre di nuove terapie, ma soprattutto di tecnologie innovative che permetteranno sempre di più di dissecare i fenomeni biologici di una malattia che finora era considerata eterogenea e che oggi appare probabilmente sulla strada di un processo che permetterà l’individualizzazione dei trattamenti”.

“Abbiamo voluto realizzare questo corso – ha detto il Professor Tagliaferri – affinché ci sia un confronto dialettico fra personalità scientifiche autorevoli che portano esperienze importanti, verificate in studi a carattere internazionale, interagendo così con le professionalità presenti sul nostro territorio, su quella che è una terapia in rapida evoluzione grazie proprio alle conoscenze che hanno portato all’attivazioni di trattamenti con farmaci a target molecolare che sono il fatto nuovo dell’oncologia moderna. Questo corso che guarda all’innovazione terapeutica – ha proseguito il Professor Tagliaferri- ben si integra con quella che è la contestualizzazione di un Campus nel quale ha luogo l’Università, e tutta la sua filiera formativa e di ricerca, ma anche xml:namespace prefix = st1 ns = “urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags” / la Fondazione per la ricerca e la cura dei tumori “Tommaso Campanella”, che ha l’obiettivo di portare a una nuova visione della medicina diretta all’innovazione proprio in quella progettualità e visione che noi dobbiamo al nostro maestro Salvatore Venuta, a cui è dedicato questo Campus”.

“L’AIOT – ha evidenziato il Presidente de Marinis – è un’associazione assolutamente trasversale, di recente istituzione, che ha come focus proprio quello di occuparsi, in senso interdisciplinare, del coordinamento di tutte quelle professionalità e attività necessarie nella lotta contro questo killer che è il cancro del polmone. C’è necessità anche in Italia di mettere assieme le esperienze dei vari professionisti, dei chirurghi, dei radioterapisti, degli pneumologi, degli oncologi, e di tutte le professionalità impegnate nella filiera diagnostica, per cercare di coordinare gli sforzi contro questa malattia. L’AIOT – ha concluso il Presidente de Marinis- vuole assumere anche un ruolo di informazione nei confronti della comunità scientifica italiana che si occupa di questa patologia e di formazione per i suoi soci perché il cancro del polmone è purtroppo ancora la prima causa di morte in Italia, ogni anno 35mila persone muoiono per questa malattia. Il dato sorprendente è che mentre cala la malattia fra gli uomini, perché gli uomini stanno dismettendo il fumo da sigaretta, la malattia sta incrementando fra le donne, perché tra le donne è aumentato il consumo delle sigarette”.

Accanto agli interventi di diversi oncologi medici calabresi che hanno portato il loro contributo professionale nel trattamento di questa tipologia tumorale, il dottor Vito Barbieri dell’Unità di Oncologia Medica della Fondazione “Tommaso Campanella” e il dottor Paolo Macrì dell’Unità di Chirurgia Toracica della stessa Fondazione hanno presentato l’esperienza ormai consolidata nella gestione dei pazienti affetti da tumori polmonari.  

L’Unità Operativa di Chirurgia Toracica ha già offerto, negli ultimi due anni, un numero elevato di prestazioni di alta chirurgia che hanno trovato completamento interdisciplinare nell’Unità Operativa di Radioterapia e con le attività dell’area integrata di Oncologia Medica, che offre trattamenti innovativi e mirati molti dei quali nell’ambito di studi clinici ad alto profilo scientifico.

Le tre sessioni dei lavori hanno riguardato: la prima sessione “L’attualità in diagnosi e prevenzione”, moderata dalla Professoressa Antonietta Marchese e dal Dottor Santi Barbera, la seconda “Il trattamento della malattia localmente avanzata”, moderata dal Professor Tassone e dal Dottor Giovanni Cicero, la terza sessione “L’approccio alla malattia avanzata”, moderata dai Dottori Giovanni Condemi e Gianfranco Filippelli.

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Redazione

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