Società

Catanzaro: futuro diviso tra nuova dirigenza, il ritorno di Mancuso e fallimento

L’editoriale di Francesco Ceniti

“AAA CERCASI imprenditore disposto a rilevare società di calcio dal passato glorioso. Ottime condizioni di vendita, squadra da ristrutturare e tifosi da riconquistare. Cedesi solo ad amatori”. Chissà, magari un annuncio del genere non è poi così utopistico, perché al di là delle solite indiscrezioni sul nuovo presidente del Catanzaro (non ci stupiremmo se tra qualcuno tirasse fuori, dopo Gaucci, Corioni e Ferlaino, anche Moratti) al momento non c’è nulla di definito. O meglio, QUALCOSA SI E’ MOSSO ed è nostro dovere fare il punto della situazione per tentare di illustrare gli scenari futuri.
Dunque, le dimissioni di Giovanni Mancuso hanno trovato seguito nel corso della riunione del Consiglio d’amministrazione (tenutasi lunedì scorso): Domenico Cavallaro (il cognome non può essere una colpa) ha ricevuto una delega fino al 18 gennaio per trattare e cedere l’intero pacchetto azionario. Cosa significa questo passaggio? In primo luogo SLITTERA’ LA RICAPITALIZZAZIONE della società prevista per sabato prossimo: i Mancuso hanno decisamente fatto un passo indietro (non solo a parole), ma anche i soci di minoranza (tra questi lo stesso Cavallaro) per la prima volta palesano la volontà di uscire dal Catanzaro. In questa fase, dunque, nessuno della dirigenza pensa a mettere mano al portafogli.
Perché il MANDATO A VENDERE scade il 18 gennaio? In quanto in quella data è prevista la seconda convocazione del Cda per la ricapitalizzazione. Cavallaro (come ha pubblicamente dichiarato a questo sito) ritiene che per allora sia già operativa una nuova dirigenza. In questo caso spetterà a loro AUMENTARE il capitale sociale in base ai progetti stabiliti. Non solo, la speranza di tutti è che il cambio avvenga prima del 31 dicembre, in modo che anche il mercato di gennaio sia gestito per il meglio nel tentativo di irrobustire la squadra con un obiettivo preciso: l’accesso ai play off.
Tuttavia ci sono ALTRI SCENARI POSSIBILI (non proprio rosei): il primo, che è anche il meno catastrofico, vede slittare il passaggio di consegne alla fine di questa stagione. In questo caso l’attuale dirigenza resterà in carica per svolgere l’ordinaria amministrazione: scordatevi grandi acquisti a gennaio (anzi, aspettatevi qualche cessione: del resto se loro “non sono il Catanzaro” perché dovrebbero rafforzare la squadra?) e prepariamoci ad esultare per una salvezza. Inoltre, c’è il rischio concreto che gli stipendi non siano pagati: a quel punto potrebbe scattare la messa in mora della società giallorossa con il rischio di perdere i giocatori sotto contratto (che si svincolerebbero). In ogni caso a maggio la nuova gestione potrebbe subentrare e risolvere tutti i problemi in breve tempo. Certo, si sarebbe perso un altro anno, ma il futuro dovrebbe essere meno incerto.
C’è poi la soluzione che definiremo “ANCORA TU”. Nessun compratore s’interessa al Catanzaro, salvezza conquistata a fatica e stipendi da saldare. A questo punto l’attuale dirigenza decide di continuare: si ricapitalizza e tutto riparte come se nulla fosse accaduto. Anche perché sarebbe davvero ipocrita andare a contestare una società che evita un sicuro FALLIMENTO (sarebbe la seconda volta). Proprio così, in quanto l’ultima ipotesi è anche la più dolorosa: nessun compratore da qui fino a luglio, ma i Mancuso e gli altri soci non muovono un dito per salvare i giallorossi. Con l’aria che tira in Lega, non avremmo speranze e la prossima stagione si dovrebbe assistere a un bel derby tra il Catanzaro e il Santa Maria.
Vogliamo sperare che quest’ultima soluzione sia solo frutto del nostro più bieco pessimismo. Ma per dovere di cronaca dobbiamo affermare che è un’ipotesi possibile. Comunque, i prossimi giorni sono di sicuro i migliori per rilevare la società: non ci sono grossi debiti da saldare, i tifosi accoglierebbero la nuova dirigenza con manifestazioni di giubilo (persino Pino Albano, e questo la dice lunga sull’insoddisfazione attuale), la squadra sarebbe motivata a far bene, a gennaio, infine, si potrebbe operare sul mercato nel migliore dei modi.
Insomma, non ci resta che aspettare. Domenica, intanto, sarebbe opportuno RITORNARE TUTTI ALLO STADIO e non solo per dieci minuti: tre punti contro l’Olbia possono contribuire in MANIERA DETERMINANTE al cambio della dirigenza. La classifica dei giallorossi, infatti, ha un peso decisivo.

Autore

Francesco Ceniti

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