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KOINè Centro studi: La rassegna “parola chiave”

IL NOTO GIORNALISTA RAI FRANCO DI MARE HA APERTO LA RASSEGNA «PAROLE CHIAVE»

Pubblico delle grandi occasioni per l’atteso faccia a faccia sulla parola «Guerra»

Tutto esaurito all’Auditorium dell’Istituto Industriale «E. Scalfaro» di Catanzaro per il primo atteso appuntamento della rassegna «Parole Chiave». Ospite dell’incontro che si è rivelato ricchissimo di spunti di riflessione, il noto giornalista televisivo e inviato di guerra della Rai, Franco Di Mare. Si è trattato di un faccia a faccia senza esclusione di colpi su una parola chiave tra le più attuali e dibattute del nostro tempo, «Guerra», che Franco Di Mare ha affrontato con profondità e ricchezza di esempi catturando l’attenzione del vastissimo pubblico accorso (si son contate oltre 400 persone e molte altre non hanno trovato posto). Alla fine dell’incontro il Direttore artistico della rassegna Raffaele Gaetano ha dichiarato: «Si parlato di “Guerra” in questo primo evento di “Parole Chiave” e il protagonista è stato ancora una volta ai massimi livelli: il noto giornalista e mitico inviato di guerra della Rai Franco Di Mare, il cui volto ci siamo abituati ad apprezzare anche come conduttore di “Unomattina” e altri popolarissimi format della televisione italiana tra cui attualmente

“Sabato & Domenica” su Raiuno. “Ma come si fa ad uccidere un bambino, seppure in un contesto terribile come la guerra?”: è stata questa una delle domande che ho posto a Di Mare. Ma per noi tutti è stato importante ascoltare le esperienze di guerra da lui vissute nei 20 anni da inviato del Tg1, dalla prima guerra del Golfo nel 1990 al Kossovo, dal Libano al Rwanda, dall’Algeria all’Afganistan fino all’ultimo conflitto in Iraq, passando per la Somalia, il Mozambico e l’America Latina. E certo non pochi sano stati i racconti del giornalista che hanno lasceranno un senso di sgomento nei molti spettatori accorsi, come quello degli Hutu che in Rwanda lanciavano in aria i neonati e facevano a gara per vedere chi riusciva a colpirli col “macete” più volte prima che cadessero a terra».

Per talento ed esperienza maturata sul campo, Franco Di Mare ha dimostrato di essere tra le personalità più idonee a discutere di «Guerra». In un incontro certamente emozionante, egli ha cercato di far capire che cos’è la guerra e perché ha senso parlarne. Il tutto attualizzando il tema e anche provocando per offrire ancora maggiori spunti di riflessione al pubblico della rassegna. Un altro eccellente appuntamento dunque all’interno di un cartellone dalla silhouette brillante, fluida e icastica nato per fare del sapere uno sciame di parole in fuga dall’alveare della banalità.

Ora qualche cenno biografico sul protagonista della serata. Franco Di Mare è tra i più noti giornalisti italiani. Leggendario inviato di guerra della Rai, ha seguito per oltre 20 anni i principali conflitti del secolo appena trascorso diventando testimone dei conflitti in Afghanistan, Iraq, Bosnia, Croazia e Kosovo, Mozambico, Somalia, Rwanda, Burundi, Zaire, seguendo anche gli spaventosi scontri interetnici tra Tutsi e Hutu. È autore di inchieste giornalistiche sulla mafia dell’Europa dell’Est, sulle elezioni presidenziali e politiche in molti Paesi del mondo, dagli Stati Uniti alla Francia, dalla Bulgaria all’Algeria. Ha firmato inoltre inchieste sul terrorismo in Giappone, Russia, Medio Oriente, Africa Orientale. Nel corso della sua carriera Franco Di Mare ha ricevuto numerosi premi, tra cui due Oscar della televisione, il «Premio Europeo per il filmato di guerra» e il «Premio personalità europea dell’anno».

Ricordiamo che il cartellone culturale «Parole Chiave» si propone di comporre una piccola enciclopedia attraverso quattro raffinatissimi dialoghi tematici che di volta in volta prendono in esame una pregnante «parola» del nostro tempo. Un personaggio, moderato da Raffaele Gaetano, dialoga su una «parola chiave», dando vita ad un confronto senza esclusione di colpi. Il pubblico è avvolto dai ragionamenti, preso nel vortice dei riferimenti. I temi sono caldi, vibranti, attuali. Una rassegna pensata per restituire emozioni e stimoli culturali alla Calabria grazie all’incontro tra differenti punti di vista. «Parole Chiave» è promossa dalla Presidenza della Giunta Regionale della Calabria, in collaborazione con la presidenza della Provincia di Catanzaro, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro, la Presidenza della Camera di Commercio di Catanzaro e da altri importanti partners privati che hanno inteso legare la propria immagine ad una rassegna di alta cultura che calamita mensilmente l’attenzione regionale. Prossimo imperdibile appuntamento lunedì 24 ottobre con Giuseppe Ayala sulla parola chiave «Mafia».

Nella foto il giornalista Franco Di Mare

Autore

Salvatore Ferragina

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