Il Catanzaro che parla bene la lingua… ”provenzana”

Un campo in pessime condizioni, non impedisce agli uomini di Provenza di portare a casa l’ennesimo risultato utile.
la cronaca

MONOPOLI – CATANZARO 0-0

MONOPOLI (4-4-2): Saraò – Colella G. – Gambuzza – Thackray – Pugliese – Carbonaro (24’st Loseto) – Minopoli – Bonfardino (16’st Lorusso) – Tinoco (21’st Santarelli) – Ceccarelli – Baiistreri. A disp.: Moschetto, Turone, Colella F., Lacarra. All. Geretto.

CATANZARO (4-4-2): Mancinelli – Ciano – Gimmelli – Di Maio – Tomi – Mangiacasale (17 st’ Criniti) – Berardi – Zaminga – Armenise (28’st Montella) – Iannelli – Caputo (42’st Benincasa). A disp. Parisi, Di Meglio, Sorrentini, Marchano. All. Provenza
 
ARBITRO: Di Paolo di Avezzano
ASSISTENTI: Masuccio e Della Rocca 

AMMONITI: Carbonaro, Santarelli e Bonfardino (M) Armenise (C )

SPETTATORI: 1500 con una rappresentanza giallorossa di circa 150 unità
 

Al “Vito Simone Veneziani” per raccogliere le patate? Un po’ di rispetto per i simpatici tuberi, molto meglio la loro dimora del terreno di giuoco del Monopoli. Un campo infausto che ha certamente condizionato la gara. Il Catanzaro scende in campo indossando la “classica” divisa rossa bordata di giallo a discapito della maglietta bianca, mentre il Monopoli indossa la casacca a strisce verticali biancoverdi, inaugurando una numerazione alquanto “strana”: numeri bianchi leggermente contornati di verde e posizionati proprio sulla riga bianca! A dir poco indecifrabili! I tifosi giallorossi (più di centocinquanta) tifano alla grande.

La gara ha un inizio blando, i ritmi sono lenti e per assistere alla prima occasione bisogna attendere al 23° minuto, quando Mangiacasale controlla male in area avversaria e si lascia anticipare da Saraò. Rispondono i padroni di casa al 29° e Mancinelli è bravo a smanacciare la palla ed a mettere fuori tempo gli attaccanti biancoverdi.

Il primo tempo è caratterizzato da una supremazia territoriale giallorossa che però non trova riscontro nelle occasioni da gol. Sembra che ai giallorossi manchi quell’ultimo tocco in grado di fornire agli ottimi Iannelli e Caputo palloni giocabili.

Nel secondo tempo, i padroni di casa iniziano con un piglio diverso, mentre il Catanzaro (sempre diligente e attento tatticamente) sembra retrocedere il raggio di azione, affidandosi alle ripartenze nell’intento di sorprendere l’avversario in contropiede.

Dicevamo dell’approccio diverso nell’affrontare la ripresa da parte del Monopoli. Già al 7° Tinoco si vede respingere da Di Maio un tiro che altrimenti avrebbe concluso la sua corsa in fondo al sacco. Il Catanzaro risponde con Caputo, ma il tiro del giallorosso finisce a lato. I padroni di casa continuano nel tentativo di sbloccare il risultato, ma Mancinelli al 22°  ruba il tempo a Ceccarelli e salva la propria porta. Appena un minuto e Colella imbecca Balestrieri che con un ottimo gesto atletico, in semirovesciata lascia partire un tiro ben controllato dall’ottimo Mancinelli. Al 28° occasione per le Aquile. Montella, entrato in campo da poco al posto di Armenise, lancia Iannelli che solo soletto al cospetto di Saraò, grazia il numero uno monopolitano colpendo la sfera di collo pieno ma sbagliando la mira. Palla alta sulla traversa e si riparte per gli ultimi minuti che fanno di Mancinelli il migliore della giornata. E’ il 38° minuto e nell’ordine Ceccarelli, Roseto e Balestrieri da distanza ravvicinata tentano di siglare il gol, ma l’estremo difensore giallorosso si supera per ben due volte. Gli dà  una mano il compagno di squadra Ciano che per ultimo, in prossimità del palo alla destra del proprio portiere, sventa definitivamente la minaccia.

Il Catanzaro conquista un punto e dà continuità ai propri risultati. Un ottimo punto visto che in questo torneo (Noicattaro-Cosenza docet) giocare in trasferta non sarà mai facile per nessuna compagine. Le condizioni del campo di giuoco (come dicevamo sopra) hanno condizionato la gara soprattutto a discapito della squadra tecnicamente più forte . Un campo pesantissimo che avrebbe potuto anche portare a qualche infortunio. I giallorossi sono stati diligenti ed hanno applicato gli schemi con la massima diligenza raddoppiando le marcature e ricomponendo sempre il 4-4-2 voluto da Provenza. Una squadra, quella giallorossa che ha dimostrato ottima personalità e volgia di lavorare senza risparmio alcuno. Forse, se proprio dovessimo trovare un limite alla gara in terra pugliese, potremmo dire che ad una fase di contenimento e ad un centrocampo roccioso (ottimi Berardi e Zaminga in fase di filtro) in fase di contenimento, non possiamo dire lo stesso nella riproposizione del gioco, ma credeteci, con quel campo ed in quelle condizioni, pochi avrebbero fatto meglio.

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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