La Striscia

Un pareggio in maglia rossa con bordi gialli

Confermata la tradizione: Catanzaro mai vincente a Monopoli

150 circa i tifosi giallorossi presente oggi al Veneziani di Monopoli, non siamo di certo ai grandi numeri a cui eravamo abituati, ma, diciamo che per adesso dobbiamo accontentarci ed è già una grande cosa rivedere gli ultras in numero maggiore e soprattutto colorati di giallorosso.
Anche la squadra oggi, era a dire il vero, colorata di giallorosso, finalmente abbiamo potuto rivedere i nostri con la classica maglia che nel corso della nostra storia ci ha contraddistinti nel bene e nel male, quella rossa con i bordi gialli, meno male che non si è perso altrimenti chissà cosa si sarebbe detto.
Bene così, non abbiamo vinto (ma anche con la bianca  precedentemente non avevamo vinto) e quindi la scaramanzia può andare a farsi benedire, ciò che rimane ancora una volta tabù, è il Vito Simone Veneziani dell’accogliente Monopoli.
All’esordio dell’Fc nel primo campionato della sua storia, mi riferisco al primo anno della squadra dei tre milioni di euro (chi fuianu ancora vineddi vineddi) ricordo che appena entrato nel settore ospiti (in ritardo di trenta secondi) la prima cosa che vidi, fu un rinvio in area “sbrinchiato” di Angan, successivamnete e nella stessa azione, un certo Alderuccio, per riparare all’errore del compagno, intervenne di testa rinviando all’indietro regalando un calcio d’angolo non prima di aver  sfiorato la traversa del nostro portiere Botticella.
“Signori e Signori, ecco a Voi la C2”, fu questa l’esclamazione di allora.
Oggi arrivati nel settore ospiti, la prima cosa detta da una buona parte dei presenti è stata “aiaddina campu e patati”.
Senza voler accampare scuse, perchè qualcuno potrebbe dire che il terreno di gioco valeva anche per gli avversari, non scopriamo l’acqua calda se diciamo, che essendo il Catanzaro squadra più tecnica e più votata al gioco, il campo ha notevolmente contribuito a questo pareggio che, per come stavano mettendosi le cose, deve essere ben accettato.
Il primo tempo è scivolato via con molti sbadigli (accentuati anche da un buon vinello bianco sorseggiato prima “fonte Domep”), i due portieri non sono quasi mai stati chiamati all’intervento, il Catanzaro, come suddetto, non riusciva a manovrare, Berardi rimaneva schiacciato nella sua posizione e le ali, dove agivano da una parte Ciano e Mangiacasale e dall’altra Tomi e Armenise non venivano mai sfruttate, tutti e quattro giocatori rimanevano “piombi” nella propria posizione e addirittura Mangiacasale si accentrava pure.
La speranza era che nella ripresa il Catanzaro si sarebbe svegliato e magari avrebbe tentato il colpaccio.
Nulla di tutto questo, era il Monopoli che pur senza strafare riusciva a metterci in difficoltà e dobbiamo ringraziare Di Maio (il suo intervento vale un goal ) e Mancinelli che  per ben due volte negava agli avanti avversari la gioia del goal.
Il Catanzaro non c’era o meglio non riusciva a impostare nessuna trama di gioco, le azioni erano quasi tutte scontate e si rivedevano le classiche giocate di quando si è in difficolta, palla lunga e pedalare.
Ma anche nel caso delle palle lunghe, le stesse venivano  lanciate solo sul loro gigante Thackray che di testa le prendeva tutte,  a pedalare, almeno in avanti, era solo l’indomito Iannelli.
Provenza faceva capire a tutti che a quel punto il pareggio era oro colato, quando chiaramente arretrava a dovere la squadra e non tentava neanche d’inserire l’ariete Marchano.
In tutto questo contesto tre azioni il Catanzaro le aveva costruite, per due volte Iannelli era andato al tiro e sul finire Beradi di testa sfiorava il goal che però onestamente e sportivamente non avremmo meritato…”ma si signava on era mala u stessu.
Di positivo, oltra al punto dalla Puglia mi riporto un buon vinello e una caratura del superenalotto…e ricordando che in Puglia c’è stato “lo sbundo” in materia, mai dire mai.
SF

 

Autore

Salvatore Ferragina

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