SCUOLA – Un dovere aiutare i disabili

riceviamo e pubblichiamo

Tagli alla scuola:
aiutare i bambini disabili è un dovere che non tutti stanno facendo

Di fronte alla gelida indifferenza che l’Ufficio Scolastico Regionale mostra nei confronti di un problema così delicato qual è quello del diniego dei diritti più elementari ai bambini disabili, c’è da rimanere basiti e perplessi. A nulla sono valse le proteste fin qui messe in campo con grande civiltà dalle famiglie interessate drammaticamente dal problema dei tagli alla scuola, e sostenute con forza e meritoria costanza dall’ANMIC, soprattutto nelle persone di Sergio Lucisano e Francesco Viapiana. Ad oggi il dottor Francesco Mercurio, massimo dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, non fornisce risposte esaustive o, peggio ancora, elude le annotazioni che gli sono state presentate in merito alla deroga ottenuta brillantemente da altre regioni italiane. Francamente non si comprende la ragione vera per la quale le legittime ragioni dei bambini disabili e delle loro famiglie siano state completamente cancellate dall’agenda e dall’impegno di chi, pur potendo fare qualcosa, preferisce colpevolmente ignorare il problema. Nello stesso tempo siamo rammaricati nell’assistere all’indifferenza generale: su queste tematiche ci piacerebbe registrare interventi, contributi, solidarietà e sensibilizzazioni da parte di tutte le istituzioni, di gruppi politici, dell’associazionismo cittadino. Invece sembra che le urla di aiuto dei ragazzi disabili e dei loro genitori non siano ascoltati dalla società civile. Pertanto auspichiamo, da questo momento, un cambio di rotta e un sostegno vero e massiccio da parte di chiunque ritenga essere sensibile alla questione dei diritti umani in generale e dei bambini disabili della provincia di Catanzaro in modo particolare, giacché questi ultimi stanno vivendo un dramma.

Il nostro movimento si associa alla battaglia dell’ANMIC che, per la prossima settimana, minaccia azioni forti a sostegno dei sopradetti diritti. E lo facciamo sia perché l’”oggetto” del contendere è rappresentato da una fascia già debole e sfortunata della popolazione, ma anche perché ravvisiamo nella condotta e nella gestione del problema una strafottente superficialità che ci induce a pensare che non si vogliano trovare soluzioni. Eppure l’Ufficio Scolastico Regionale è stato abbondantemente reso edotto – sebbene avrebbe dovuto saperlo da sé – che esistono atti decretati da altre regioni italiane (Emilia Romagna, Sardegna) con i quali si dispongono centinaia di posti in deroga sull’insegnamento di sostegno, ciò che in quelle regioni ha risolto il problema determinato a causa dei tagli stabiliti dal Ministero. Come si vede, dunque, laddove la volontà civica e politica si è davvero palesata, il problema è stato affrontato e risolto. Dalle nostre parti, come ribadito, vige l’indifferenza più totale. E non solo dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Una società nella quale le categorie più deboli non solo non vengono sostenute, ma addirittura umiliate, è una società indegna di definirsi civile e i suoi rappresentanti istituzionali, a qualunque livello e ambito appartengano, non sono degni dei ruoli che ricoprono laddove mostrassero indifferenza su argomenti così delicati. Noi vogliamo stare dalla parte di chi ingiustamente è stato privato di un diritto sacrosanto e invochiamo il sostegno di tutti, soprattutto del mondo politico, affinché ognuno eserciti le dovute pressioni. Se altre regioni hanno ottenuto la deroga, anche noi possiamo farlo.

 Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”
Il Direttivo

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Redazione

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