Rassegna stampa

Catanzaro, ricompattare il gruppo

da Gazzetta dello Sport

Documento senza titolo

SAN
VITO
– S’alternano sentimenti contrastanti nel ritiro di
San Vito, che il buon senso della nuova società di Parente e Poggi, la
vigile sorveglianza del direttore generale Improta e la personalità del
nuovo allenatore Braglia, ricomporranno certamente ad unità. La fase
del precampionato, serve anche per queste cose. Certo è che, sin quando
il gruppo non remerà nella stessa direzione, non ci sarà serenità,
con conseguenze sui risultati. Innanzitutto, la società dovrà
meglio definire le competenze interne, al fine di evitare incertezze di ruoli,
che finiscono col compromettere anche l’immagine esterna. Per quel che
riguarda la squadra, c’è qualche giocatore che continua a non gradire
la permanenza e ad alterare la necessaria armonia generale. L’allenatore
Braglia preferisce non far nomi, ma ripete il principio cui s’ispira:
“Voglio gente motivata. Chi non lo è, per me potrebbe andar subito
via. Se c’è qualcuno che non riesce a reggere le pressioni di una
piazza importante come questa, significa che non è da Catanzaro e deve
cambiare aria. Solo chi è sorretto da grandi stimoli, può far
bene in questa categoria. Le motivazioni sono essenziali per uscire vincenti
negli impegni casalinghi dove ti guarda un pubblico importante, nonchè
su quei campetti di piccoli centri, dove gli avversari ci attenderanno per dimostrare
d’essere più bravi. Sono campi quelli, in cui, se ci dovranno pestare,
non ci chiederanno il permesso.” Fortunatamente, c’è chi,
come Ascoli, Ferrigno e la maggior parte dei reduci della passata stagione,
che vogliono vincere per cancellare la delusione e chi, come Giorgio Corona,
lo vuol fare per respirare aria di più rinomate platee. In C2, l’attaccante
ha segnato 62 reti, di cui ben 20 nella passata stagione con il Brindisi, 10
a Tricase (1999-2000), 15 a Campobasso, 14 a Giugliano. Mai, però, ha
realizzato una presenza in un campionato superiore. “Certo che ci penso
a giocare in categorie più importanti. Se non ho avuto l’avventura
di farlo, perché nessuno che sta più sopra, mi ha dato la stessa
fiducia del Catanzaro. Significa, allora, che ci dovrò andare con le
mie gambe.” A questo proposito, il bomber così continua: “Siamo
una squadra forte, cosciente del nostro valore. Sappiamo, però, che nel
calcio occorrono fatti e dobbiamo conquistare sul campo la fiducia di tutti.
Non dobbiamo fare proclami e vivere alla giornata.” A proposito di sete
di vittoria e di bucce di banane su cui è caduto il ex Brindisi, alla
luce del suo presente Giorgio Corona così prosegue: “Non c’è
dubbio che il Brindisi era una squadra molto forte sul piano tecnico. Eravamo
decisamente migliori del Foggia. Difficile spiegare perché non siamo
riusciti ad arrivare in C1. Non c’è stato un motivo facilmente
identificabile, anche se, probabilmente, c’è mancata un pò
di cattiveria agonistica.” Impossibile, poi, ottenere il nome del compagno
che vorrebbe al suo fianco, mentre riesce difficile anche conoscere l’identikit
della sua spalla ideale. “Mi trovo bene sia nel 4-4-2 che in un attacco
a 3. Non ho problemi, sto bene con tutti. Sono semmai consapevole che da me,
tifosi e società attendono i gol. E’ normale che questo avvenga,
perché il mestiere degli attaccanti è di segnare il maggior numero
di reti.” L’attesa della gente non l’intimorisce e così
risponde: “Solo un giocatore, non può fare una squadra. Se vinceremo,
non sarà solo per merito mio.” Semmai, sollecitato a farlo, invia
ai tifosi il seguente messaggio: “Se mi ascoltassero, vorrei loro dire
di dimenticare in fretta quel brutto 15 giugno. Se non lo faranno presto, sarà
per tutti noi molto difficile. Abbiamo bisogno del loro fresco e genuino entusiasmo.”
La preparazione, intanto, prosegue senza intoppi. Nelle doppie sedute giornaliere
sul campo di Chiaravalle, la mattina la squadra si sottopone ad un lavoro atletico,
affidata prevalentemente alle cure di Sergio Musa, mentre, nel pomeriggio, Braglia
continua a svolgere partitelle che, fra l’altro, gli consentono di verificare
ulteriormente gli elementi a disposizione.

Salvatore Blasco

Autore

Massimiliano Raffaele

Scrivi un commento