UNICZ – “Sport di squadra: valutare per prevenire”

Convegno all’Università Magna Graecia nell’ambito delle attività del Corso di laurea in Scienze Motorie

Conoscere, a livello globale, tutti gli aspetti che riguardano la vita dello sportivo, dalla valutazione fisico-atletica all’analisi del gesto tecnico, dalla cartella clinica al tipo di allenamento, dalla gestione del rischio infortunistico alla cura e alla riabilitazione, dall’alimentazione all’integrazione, fino ad arrivare ad ambiti strettamente giuridici che vedono il rapporto tra giustizia ordinaria e giustizia sportiva e l’importanza di regole precise che disciplinino il mondo sportivo.

Sono stati questi gli spunti di riflessione emersi durante il convegno sul tema “Sport di squadra: valutare per prevenire” che si è tenuto questa mattina all’Università Magna Graecia di Catanzaro, presso l’Aula “Giovanni Paolo II” dell’Edificio dell’Area giuridica, economica e delle scienze sociali del Campus di Germaneto, nell’ambito delle attività del Corso di Laurea Interateneo in Scienze Motorie dell’Ateneo.

Un’iniziativa che ha visto confrontarsi docenti universitari, professionisti e uomini di sport su diverse problematiche che interessano la valutazione e la prevenzione dell’atleta durante l’attività sportiva, alla luce anche dei mutamenti intercorsi, negli anni, in alcuni sport di squadra che hanno portato ad un’elevata e intensiva attività fisico-atletica.

Tutto questo ha comportato, quindi, un’attenzione particolare per ciò che riguarda la conoscenza dell’atleta dal punto di vista medico, dell’alimentazione e dell’integrazione, delle possibili patologie legate all’attività sportiva, della gestione fisico-atletica e tecnica dello sportivo stesso.

E’ indispensabile, pertanto, parlare ormai di gestione globale dello sportivo: ecco perché l’Università Magna Graecia di Catanzaro, che ha iniziato a collaborare con diverse realtà sportive del territorio proprio nella gestione dell’atleta infortunato, ha intenzione di proporre, in partnership con il CONI, un master di primo livello, riservato a laureati in Medicina e Chirurgia, e Scienze Motorie, proprio in “Gestione dell’atleta infortunato”.

Tre sono state le sessioni dei lavori: la prima, sul tema “La valutazione fisico-atletica”, moderata dal Professor Francesco Perticone dell’Università Magna Graecia, la seconda, sul tema “Il gesto atletico”, moderata dal Professor Francesco Figura dell’Istituto Universitario di Scienze Motorie (IUSM) di Roma, e la terza, su “Distorsione di caviglia: dall’infortunio al ritorno allo sport”, moderata dal Dottor Antonio Ammendolia dell’Università Magna Graecia.
Sono intervenuti Flavio Gulinelli, allenatore Callipo Volley, che ha spiegato l’errore tecnico nella pallavolo, Giuseppe Topa, dello staff medico della Callipo Volley, che ha illustrato la cartella clinica dell’atleta, Nicola Provenza, allenatore F.C. Catanzaro, che si è soffermato sull’errore tecnico nel calcio, Giuseppe Bonadonna, fisioterapista del Palermo Calcio, che ha proposto una dimostrazione pratica del bendaggio funzionale della caviglia traumatizzata, il Professor Luigi D’Andrea dell’Università Federico II di Napoli che ha presentato le linee guida all’idoneità per l’attività sportiva e tutto il percorso che ha portato alla loro individuazione.
Nel corso del convegno sono affrontate altre tematiche importanti quali, ad esempio, il rapporto tra “Sport e legalità”, discusso dal Professor Alberto Scerbo, Presidente del Comitato dello Sport dell’Università Magna Graecia, “L’alimentazione ed integrazione negli sport di squadra”, dibattuto nel corso di una tavola rotonda, moderata dalla Professoressa Laura Capranica dello IUSM di Roma, con gli interventi dei dottori Vincenzo Capilupi, specialista in scienze dell’alimentazione, Carmelo Nobile e Antonio Gradilone dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, “La valutazione funzionale negli sport di squadra”, su cui ha relazionato il Dottor Carlo Minganti dell’Università Magna Graecia, “L’analisi biomeccanica del gesto tecnico”, su cui è intervenuto il Professor Aurelio Cappozzo dello IUSM di Roma.

Per quanto riguarda l’infortunio e il ritorno allo sport hanno relazionato il Dottor Olimpio Galasso dell’Università Magna Graecia, che ha spiegato l’epidemiologia, l’eziopatogenesi e il trattamento della distorsione di caviglia, il Professor Maurizio Iocco dell’Ateneo catanzarese che ha illustrato le linee guida nella riabilitazione della caviglia traumatizzata,  il dottorando di ricerca dell’Università di Catanzaro Andrea Ferragina che è intervenuto invece sul ritorno allo sport dell’atleta infortunato.

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Redazione

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