Catanzaro – Igea: tabellini e Cronaca

CATANZARO   0

IGEA VIRTUS   0 

Catanzaro (4-3-1-2): Mancinelli 6; Ciano 6, Di Maio 5.5, Gimmelli 6, Tomi 5.5; Benincasa 5.5 (dall’8’ st Sorrentino 5.5), Berardi 6.5, Bruno 5.5; Caputo 5.5 (dal 42’ st Gaglione sv); Marchano 5 (dall’8’ st Mangiacasale 6), A. Montella 5.5. A disp.: Parisi, De Franco, Di Meglio, F. Montella. All. Provenza 6.

Igea Virtus (4-1-3-2): Di Masi 6.5; Palma 6, Agius 6, Alizzi 6.5, Panarello 6; Matinella 6.5; Scopelliti 5.5 (dal 48’ st Crimi sv), Di Toro 6.5, D’Anna 6; Crinò 5.5 (dal 33’ st Di Miceli sv), Bongiovanni 6. A disp.: Romano, Russo, Giardina, Condello, Cocimano. All. Castellucci 6.

ARBITRO: Pagano di Torre Annunziata 6.

NOTE: Pomeriggio piovoso, terreno di gioco in discrete condizioni anche se un po’ scivoloso. Spettatori duemila circa. Angoli: 9-1. Ammoniti: Caputo (Cz), Agius, Alizzi, Di Masi (Ig). Recupero: 1’; 3’. 

Il Catanzaro più brutto della stagione. Non ci sono altre definizioni per commentare la prestazione giallorossa nel pareggio casalingo contro un modesto Igea Virtus. Al “Ceravolo” la squadra di Provenza non è stata mai pericolosa, mai aggressiva con giocatori come Marchano e Sorrentino assenti dalla manovra e in alcune circostanze veramente imbarazzanti. Si è provato a giocare con due punte e un trequartista nel primo tempo, con un classico quatro-quattro-due nella ripresa ma nulla. Provenza ha le sue attenuanti come le assenze Cardascio, Armenise, Frisenda, Zaminga, Corapi e Iannelli. Sei titolari non possono essere regalati a nessun avversario ed è inutile nasconderlo in panchina non c’era granché di scelta. A proposito di tutto ciò: sarebbe opportuno che lo staff medico chiarisse una volta per tutta la situazione degli infortunati. Frisenda è ai box da mesi, Cardascio prolunga la sua assenza di giorno in giorno e non ultimo Corapi che si è allenato tutta la settimana nonostante un ginocchio ridotto a pezzi. Non vogliamo tornare troppo indietro agli infortuni di Bueno o a quello di Ballanti che rappresentano altri misteri mai svelati. Qualcuno dovrebbe dare delle spiegazioni perché gli infortuni ci possono stare ma i tempi di recupero non vengono mai e sottolineiamo mai rispettati.

La cronaca – Provenza si affida alla stessa impostazione tattica di Vibo con Caputo alle spalle di Marchano e Montella. Primi minuti di studio con il Catanzaro a tenere in mano le redini del gioco con Caputo che agisce principalmente sulla fascia destra. Primo tiro in porta al 9’ con una conclusione di Caputo bloccata senza grossi problemi da Di Masi. Al 25’ si rivede il Catanzaro con un colpo di testa di Di Maio che non impensierisce l’estremo difensore ospite. Al 29’ si vede per la prima volta Montella che salta netto Agius in velocità e mette in area dove Marchano conclude alto di testa. Al 32’ pericolosissimo l’Igea con Bongiavanni che prova a sorprendere Mancinelli con un pallonetto da centrocampo e per poco non ci riesce. Non succede nulla sino al 45’. Negativa la prestazione della squadra di Provenza che non ha creata nessuna azione degna di nota. Manovra troppo lenta con un centrocampo troppo macchinoso.

Inizia il secondo senza nessuna novità e il Catanzaro va in rete con Caputo che però è in fuorigioco. Al 3’ gran colpo di testa di Gimmelli ma è bravissimo Di Masi a deviare in angolo. Il Catanzaro gioca male e Provenza cambia. Entrano Mangiacasale e Sorrentino per Marchano e Benincasa. Si passa al quattro-quattro-due con Sorrentino e Mangiacasale sugli esterni e Caputo a sostegno di Montella. Al 18’ Igea pericolosissima in contropiede con Bongiovanni che mette in mezzo per Crinò che di testa spedisce alto. Ancora l’Igea in avanti con D’Anna che dal limite dell’area conclude e Mancinelli rispinge di punto. Prova a reagire il Catanzaro ma Sorrentino non sfrutta a dovere un bell’assist di Mangiacasale. Al 40’ si vede finalmente Montella la cui conclusione viene deviata in angolo dal portiere ospite. I cambi di Provenza non sortiscono nessun effetto anzi peggiora la prestazione dei padroni di casa. Male molto male soprattutto Sorrentino. Finisce zero con l’Effecci che non si è mai reso pericoloso. Due punti persi e le altre concorrenti iniziano a correre.

Valerio Tomasello

(articolo leggibile anche su www.calabriasulweb.it)

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