Intervistiamo

Francesco Alessandro Rispoli per USCatanzaro.net

Scritto da Tony Marchese
Sandro Rispoli risponde alle domande di Alessandro Gallo

Di nome di battesimo fa Francesco (anche se tutti lo conoscono e lo chiamano Sandro), di cognome fa Rispoli ma quel che più conta è che molti tifosi del Catanzaro ancora lo ricordano come un vero guerriero del centrocampo.
Rispoli, nato a Locri nel gennaio del 1968, oltre ad aver vestito la maglia del Catanzaro, ha giocato con il Nola, l’Avellino, il Benevento, l’Acireale (con Papadopulo mister) e l’Albanova, con questa ad essere stata la sua ultima esperienza tra i professionisti.
Quel che risalta, dopo un’amabile chiacchierata, è la sua grande disponibilità, oltre ad un attaccamento ai colori giallorossi ancora vivo.
Il buon “Sandrino”, dunque, non poteva esimersi dalla prima domanda inerente il Catanzaro 2008-09:
«Credo senza dubbio che la compagine giallorossa sia stata attrezzata per il salto di categoria, anche se alcuni problemi interni (questione stadio in primis) potrebbero alla fine avere un peso negativo enorme; ciò che comunque vorrei sottolineare è il continuo abbassamento verso il basso del livello medio della quarta serie nazionale, oggi Seconda Divisione».
 
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In virtù dei problemi palesati in estate dal Presidente Bove – e con l’intenzione iniziale di allestire una compagine puntando “solo ed esclusivamente” sui giovani – credevi che alla fine si sarebbe allestita una squadra, almeno sulla carta, così competitiva?
«Devo dire che sono stati davvero bravissimi ad allestire un team così forte in poco tempo; tuttavia ritengo che la presenza in seno alla società di un gentiluomo come Pino Albano, sebbene ufficialmente solo in veste di sponsor, abbia dato una “carica”  a tutti che soltanto uomini speciali come lui sanno dare.
Con quanto detto- ha aggiunto Rispoli-  non voglio assolutamente sminuire il ruolo dell’attuale Presidente Bove ma, se il “mio Presidente” fosse stato in ottima salute, credo avrebbe combattuto in prima linea e avrebbe allestito una sorta di Real Madrid, con il solo scopo di ammazzare il campionato».
Quali sono le squadre più attrezzate per il salto in Prima Divisione, secondo Rispoli?
«Senza dubbio Catanzaro, come ho detto prima, ma anche il Cosenza; i “cugini” potrebbero avere dalla loro l’entusiasmo che si è ricreato da quelle parti dopo la promozione conquistata l’anno scorso.
Inoltre la professionalità del loro mister, che conosco personalmente per averci giocato insieme, potrebbe avere anche un enorme peso finale».
Quale calciatore vedi, nella rosa attuale del Catanzaro, come quello dalle caratteristiche più simili alle tue?
«Confesso di non aver visto finora nessuna gara del Catanzaro, neanche in televisione in replica; alcuni mi dicono però che Benincasa, tra l’altro calabrese di nascita come me, potrebbe possedere alcune caratteristiche simili alle mie».
Cosa sta facendo ora Rispoli?
«Adesso ho una scuola calcio (ASD Giovanile Catanzaro 2008) e mi occupo di bambini alle prime esperienze.
In questa avventura mi accompagnano Raffaele Corsi (altro ex calciatore)e Fiore Fragale, quest’ultimo un “mago” a livello organizzativo.
Abbiamo finora ottanta bambini difficili però da “gestire” a causa del solito problema che attanaglia la città di Catanzaro (come d’altronde la maggior parte delle città meridionali): le strutture.
Noi tra Campo Scuola, campetti al “girasole” ( struttura, per chi non lo sapesse, che nasce a Catanzaro Sala a due passi dalla Sede Regionale della FIGC) ed una palestra cittadina, riusciamo a cavarcela ma tante altre realtà non riescono ad emergere per lo stesso problema».
Ma Rispoli ha mai pensato in futuro di allenare i “grandi”?
«Ho avuto un’esperienza in questo senso “traumatica”; ho allenato, qualche anno fa, una Seconda Categoria a Gagliano proprio nell’anno in cui venne a mancare un mio grande amico, Francesco Verdoliva (ex giallorosso), che teneva tanto a questa “sua” squadra.
Lo feci senza pensarci su un attimo, spinto soprattutto da un dovere morale nei suoi confronti; alla fine vinsi quel campionato( con una suqadra piena di giovani) ma giurai a me stesso che sarebbe stato l’ultima esperienza di quel genere. Preferisco il “dorato” mondo dei bambini!».
 
Con i tuoi ex compagni di squadra giallorossi, con chi ancora hai mantenuto rapporti?
«Mi sento con Spelta, Nicolini, Braca, visto che durante l’estate facciamo sempre delle “rimpatriate” calcistiche e culinarie; quello però con cui ho mantenuto i rapporti più stretti è il più grande di tutti, Massimo Palanca.
Con “O’rey” ci sentiamo spesso, specie durante le feste, ma per me rimane il più grande( come calciatore lo sappiamo tutti) soprattutto come uomo, vista la sua immensa lealtà ed umiltà >>.
Chi è stato l’allenatore con cui si è trovato meglio Rispoli da calciatore e, senza peli sulla lingua, quello con cui si è trovato peggio?
«Quello con cui mi sono trovato meglio senza dubbio è Silipo – visto che mi ha cresciuto e mi ha fatto esordire in B- ma anche con Di Marzio mi sono trovato magnificamente (mi ha fatto giocare più di venti partite in B da “perfetto sconosciuto”).
Riguardo i Mister con cui mi sono trovato peggio, darei senza dubbio a Specchia (che ho avuto a Nola in C1) lo “scettro”».
 
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Qual è stata la tua migliore partita disputata da raccontare un domani ai tuoi nipoti?
«Rispondo con un risultato: Catanzaro-Cosenza 3-0. Vorrei, a tal proposito, raccontare un aneddoto: la settimana precedente a quella partita si infortunarono tutti i difensori centrali della rosa, per cui mister Di Marzio decise di schierare me “stopper”, col compito di marcare il centravanti cosentino Maurizio Lucchetti, un colosso.
Io, impaurito per il difficile compito assegnatomi, chiesi al mister “lumi” su come avrei potuto fare per contrastarlo, specie nel gioco aereo.
Il mister, grande volpe, mi rispose: “Salta prima e, tutte le volte che puoi non farti vedere dall’arbitro, saltagli addosso!”».
Come tutti i tifosi catanzaresi ricorderanno, Lucchetti non toccò palla, tant’è che Rispoli risultò tra i migliori 11 della settimana, sia sulla Gazzetta dello sport e sia sul Guerin Sportivo.
E quest’anno, se non andiamo errati, il 3 maggio del 2009 sul calendario è fissato (oltre che San Giacomo ed un appuntamento con il mio dentista che riceve anche di domenica) un appuntamento da non perdere. A voi, amanti dei quiz, la risposta.
                                           
Alessandro Gallo

Autore

Tony Marchese

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