Enrico Nicolini per UsCatanzaro.net

In attesa di capire se i primi quattro punti dei “nostri ragazzi” siano – come
si spera  – di buon auspicio per il proseguo del torneo, abbiamo contattato un
ex giallorosso che, nonostante viva ormai da tempo lontano dalla “Città dei Tre
Colli”, segue sempre con affetto le vicende del sodalizio catanzarese.
Stiamo parlando di Enrico Nicolini (chi non ricorda quel suo eurogol a Taranto
nella “mitica“ stagione cadetta 1987- 88), attualmente osservatore del Bologna,
ma in passato allenatore dello stesso Catanzaro, di Alessandria, Vigor Lamezia,
Palermo e Gualdo Tadino.
Il biondo ex centrocampista giallorosso risiede attualmente a Genova e dopo
aver trascorso, come consuetudine, le proprie ferie estive a Soverato- dove tra
l’altro ha trovato l’amore – inizia subito il dialogo con un pizzico di
rammarico:
stati spesi svariati milioni per la costruzione della squadra senza però aver
ottenuto nulla; tutto questo dovrebbe insegnare che non basta tirare fuori i
soldi per vincere, bisognerebbe invece saperli gestire ed investire >>.
La disamina generale di Nicolini, ovviamente con particolare riferimento alla
situazione giallorossa, continua:
in ogni categoria, ad eccezione naturalmente della serie A dove buona parte
delle compagini si reggono con i proventi televisivi >>.
Cambiando argomento abbiamo chiesto un suo commento alla stagione di “Seconda
Divisione” iniziata da due giornate:
giusto; aver vinto bene alla prima di campionato, tra l’altro senza l’apporto
del proprio pubblico, e aver pareggiato in un campo ostico come quello di
Manfredonia non sono state a mio avviso cose semplici da realizzare >>.
E proprio a proposito della questione stadio lo stesso “ Nicola” non si è
voluto sbilanciare:
locali ma, non conoscendo nello specifico il “caso”, non posso esprimere pareri
in tal senso; ciò che posso dire è che questa è stata senza dubbio una
sconfitta per tutti: per i tifosi che non possono sostenere la loro “creatura”,
per i calciatori che avrebbero sempre bisogno del calore dei propri beniamini
per potersi esprimere al meglio e per l’intera società che, dopo gli sforzi
economici compiuti, avrebbe voluto  senza dubbio vedere tanta gente allo
stadio.
Il calcio è troppo importante, e parlo soprattutto del fenomeno sociale, per
una città come Catanzaro– ha aggiunto Nicolini nel suo intervento-; ora
bisognerebbe che tutti remassero in una stessa direzione, specie dopo aver
rischiato nello scorso mese di giugno, almeno secondo alcune notizie in mio
possesso, di chiudere baracca e burattini  >>.
L’ultima domanda, come logico, riguarda un suo “collega”, ovvero il tecnico
Provenza:
Ciò che balza subito in evidenza è  la sua immensa professionalità; infatti
non sono sicuro che in una “jungla” come è il mondo attuale del calcio tutti
avrebbero rispettato la propria parola, attendendo pazientemente che si
diradassero l’altalena di voci che riguardavano una possibile riconferma sulla
panchina giallorossa dell’ex tecnico Cuttone, quando molti “addetti ai
lavori”avevano già dato per certo il suo ingaggio >>.
Secondo lei alla fine è stata la scelta giusta?
sono tuttavia sicuro che se ci fossero state quelle giuste opportunità di
riconfermare il tecnico che aveva guidato la squadra nell’ultima parte dello
scorso campionato, che tra l’altro già conosceva sia l’ambiente che l’
organico, tutto ciò sarebbe stato certamente fatto.
Comunque cambiare può comunque essere una scelta ugualmente valida; certo senza
seguire l’esempio di Presidenti come Cellino o Zamparini! >>.
E noi tifosi lo speriamo nel profondo del cuore.             

Alessandro Gallo