SCUOLA – Vergognoso trattamento ai disabili

riceviamo e pubblichiamo

Sta per ripartire il nuovo anno scolastico, ma per molti bambini catanzaresi, soprattutto quelli diversamente abili ed in modo particolare per i loro genitori, purtroppo sarà un vero calvario. Ormai è noto a tutti che per effetto dell’applicazione della legge finanziaria 2007 (art. 2 comma 413 e 414), essendo stato aumentato per decreto il rapporto alunni disabili/docenti  passato da 138/1 a 190/1 (prima grande assurdità) motivandolo col contenimento della spesa, la Provincia di Catanzaro subirà rispetto allo scorso anno un taglio di 150 posti. Ciò si traduce nel mancato riconoscimento di un diritto certificato dall’ASP ma negato dall’eccesso di potere del  direttore generale  dell’Ufficio Scolastico Regionale, allo scopo di raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Ministero che  fissa il  tetto di spesa massima da rispettare.  E’ un vero e proprio sopruso ai danni dei nostri ragazzi già sfortunati nella vita per effetto dei loro handicap, ma soprattutto crediamo che la norma sia mal interpretata nel senso che l’art. 2 comma 413, indicando le modalità per il conseguimento degli obiettivi di contenimento della spesa, recita testualmente che “tali criteri e modalità  devono essere definiti con riferimento alle effettive esigenze rilevate, assicurando lo sviluppo dei processi di integrazione degli alunni diversamente abili, anche attraverso compensazioni tra province diverse”. Ciononostante registriamo la beffa e il paradosso: infatti i rappresentanti sindacali della scuola, colpevolmente assenti in questo periodo di contestazioni, in occasione della contrattazione periferica hanno deciso di perequare il valore esistente tra le province calabresi che vedeva Catanzaro con un rapporto alto rispetto alle altre province, decidendo così a tavolino come distribuire le presenze di ragazzi con handicap nella Regione e cercando di arrivare ad un dato omogeneo all’interno della stessa (insomma, dove non ha provveduto la  Divina Provvidenza hanno posto rimedio i nostri rappresentanti sindacali). Tale decisione ha provocato di fatto un ulteriore taglio di cattedre pari a 160 posti che aggiunti ai 150 determinati per effetto della legge 244 fa sì che 310 bambini diversamente abili  della nostra Provincia non potranno più beneficiare di un loro diritto sacrosanto, sancito dalla Costituzione e regolato dalla legge 104 (all’avanguardia in Europa per quanto riguarda il diritto allo studio di questi ragazzi), ma di fatto annullata dall’incapacità dei Dirigenti degli Uffici Scolastici Provinciali e Regionali che non hanno saputo inoltrare al Ministero le legittime richieste dei genitori degli alunni diversamente abili. E’ bene sapere che altre regioni italiane hanno saputo ottenere posti in deroga per attenuare il disumano effetto dei tagli ai più sfortunati. Ora che l’anno scolastico sta per avviarsi, molti genitori subiranno le indicibili conseguenze del provvedimento quando la presenza dell’insegnante di sostegno sarà garantita – in alcuni casi – solo per 4 / 8 ore settimanali e pertanto, siamo certi, ciò scatenerà una dura reazione. Nel frattempo gli Uffici Scolastici Provinciali e Regionali pensano ad autocelebrarsi così come recita il titolo  del loro convegno “Il successo formativo della scuola Calabrese” che si tiene proprio in questi giorni a Pizzeria, dove intervengono proprio coloro i quali hanno consentito che potesse calare sulla testa dei ragazzi diversamente abili una mannaia così tagliente (sarebbe stato interessante un dibattito con questi genitori per capire il loro giudizio sul successo formativo). Crediamo che i numerosi ricorsi dei genitori saranno alla fine accolti ed auspichiamo che in breve tempo  i Giudici catanzaresi  potranno rendere loro quanto con arroganza gli è stato tolto. Confidiamo nella forza di volontà dei genitori ma soprattutto invochiamo le dimissioni di tutti coloro i quali hanno consentito, con la loro passività, che soggetti deboli e già profondamente colpiti dagli eventi della vita, dovessero subire ancora per la  manifesta incapacità della classe dirigente, nel tutelare i  diritti sacrosanti sanciti dalla Costituzione Italiana.
Ci chiediamo infine: se lo scorso anno il Ministero ha autorizzato 330 posti in deroga su posti realmente certificati, la Provincia di Catanzaro o è stata miracolata da potenti divine intercessioni oppure ha falsamente richiesto posti dei quali non vi era esigenza. A questo punto è necessaria un’indagine della Corte dei Conti sul bilancio 2007/2008 ed uno della Procura della Repubblica sugli accadimenti dell’anno in corso.

                           


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