POLITICA – Questione Rom di Catanzaro diventi un caso nazionale

“Esprimo tutta la mia stima alle Forze di Polizia della mia Città nonché la massima solidarietà agli appartenenti della Polizia di Stato minacciati da alcuni “balordi” all’interno del Palazzo di giustizia del capoluogo”.

Le Forze dell’ordine della nostra Città, che mai come in questi ultimi giorni stanno conseguendo importantissimi risultati contro la criminalità cittadina, sappino che Catanzaro, città nobile e civilissima, è incondizionatamente dalla loro parte.

Auspichiamo, affinché le sacche di criminalità di ogni genere presenti in Città vengano debellate completamente, che dopo quest’ultimo gravissimo episodio, svoltosi là dove si amministra la giustizia, la magistratura usi il massimo livello di severità contro chiunque osi contrapporsi con metodi violenti alle Forze di Polizia, li condanni e, là dove possibile, butti le chiavi delle patrie galere.

Con altrettanta franchezza ritengo che sia oramai evidente che la problematica “Rom” nella nostra Città non sia più alla portata delle istituzioni cittadine e che pertanto della stessa debba oramai farsi carico la deputazione locale per sottoporla alle autorità nazionali.

Non senza usare una facile ironia, sono certo che i ministri La Russa e Maroni, laddove hanno pensato di risolvere piccoli problemi di microcriminalità, le Città del Nord, inviando divisioni e battaglioni di militari, saranno ben lieti garantire la “sicurezza” ai cittadini catanzaresi inviando in città qualche reparto d’elites e truppe meccanizzate.

 

 

 

Eugenio Riccio
Responsabile Politiche per la Sicurezza
“Comune di Catanzaro”

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Redazione

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