OSSERVATORIODECORO – Sovrintendenza spieghi futuro area archeologica Catanzaro

riceviamo e pubblichiamo

La recente notizia circa la stipula di un protocollo di legalità tra la Prefettura di Catanzaro, la Regione Calabria ed il contraente generale Regione Futura è stata l’occasione per riportare all’attenzione dell’opinione pubblica alcune problematiche connesse alla costruzione della Cittadella Regionale a Catanzaro. Posto che la sottoscrizione dei Protocolli di Legalità, tra le Prefetture e le Amministrazioni Pubbliche ed i soggetti privati interessati, è una condizione prevista dal protocollo d’intesa siglato tra Ministero dell’Interno e Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici con la finalità di promuovere e tutelare la legalità e trasparenza nel settore degli appalti e non possiamo credere che i firmatari di Catanzaro volessero avviare i lavori senza prima avere generato tale importante documento, ci chiediamo se davvero il rinvio nell’inizio dei lavori sia da addebitare alle indagini archeologiche che interessano la zona in località Germaneto.

Gli scavi fin qui effettuati possono essere considerati, pertanto, alla stregua dei necessari saggi preventivi che ci si augura continuino su tutta l’area interessata ed anche su altre contigue, cosi come si auspica che non passi la tesi che i reperti venuti alla luce siano rimovibili e di conseguenza il tutto possa finire sotto una colata di cemento.

Non sfugge a nessuno che quanto sta emergendo a Catanzaro, in uno dei territori alluvionali che circondano la Città dei Tre Colli e che formano quell’area istmica che ha da sempre svolto il ruolo di via di congiungimento tra le coste tirrenica e jonica, possa permettere di dare nuove letture, offrendo adeguato e fino ad ora sconosciuto supporto scientifico, della storia della Magna Grecia e riscrivendo quella della stessa Città di Catanzaro, con tutte le favorevoli ricadute che ciò comporterebbe in termini culturali, turistici ed economici, tenendo presente che il Capoluogo di Regione ha già da tempo scelto di non proporsi solamente come centro di riferimento regionale amministrativo ed universitario ma anche come polo culturale e turistico di eccellenza. In questi due ultimi importanti settori Catanzaro, oltre alla consolidata presenza del Teatro Politeama, si è dotata ed ha rinnovato importanti strutture museali (Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Museo Storico Militare, Museo Archeologico Provinciale, Complesso San Giovanni, Museo delle Carrozze, Museo del Risorgimento, Museo di Arte Sacra) e bibliotecarie (Biblioteca Provinciale Chimirri, Biblioteca Comunale De Nobili) ed ha rivitalizzato, con un processo che è ancora in evoluzione, l’appetibilità turistica nazionale ed internazionale (Valorizzazione del Waterfront di Giovino e di tutto il lungomare, Porto Turistico di Casciolino, Parco delle Biodiversità, Percorso delle Chiese e dei Palazzi storici, Arte della Seta, promozione dell’enogastronomia, allestimento di spettacoli e manifestazioni di elevato richiamo popolare e mediatico,  ecc.).

Risulta ben evidente, in questo contesto, l’enorme importanza che riveste l’area archeologica di Catanzaro che può e deve essere collocata in un più ampio disegno di indagine e valorizzazione che trascenda le immediate contingenze o i parziali convincimenti di politici e sovrintendenti. Al di là, quindi, degli scarni comunicati stampa, delle furtive indiscrezioni, delle frammentarie notizie e delle poche parole carpite a margine di riunioni, invitiamo la Sovrintendenza, prima di adottare provvedimenti autorizzativi all’avvio delle attività di cantiere per la costruzione della Cittadella  regionale, di fare luce sull’intera vicenda indicendo con urgenza una conferenza stampa, allargata agli Enti ed alle Istituzioni catanzaresi che hanno tutto l’interesse a parteciparvi (Comune, Provincia, Camera di Commercio, Azienda Promozione Turistica, ecc.) nella quale illustrare alla Città ed a tutta l’opinione pubblica la natura degli interventi effettuati e la portata dei ritrovamenti nonché le previsioni di prosecuzione delle attività di scavo ed il progetto di valorizzazione dell’intera area archeologica di Catanzaro in località Germaneto.

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Redazione

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