Carta Bianca

Assaggi e presagi

Parte oggi la nuova rubrica curata da Nicola Effe, “Carta Bianca”

Buongiorno, siamo i lettori di Uscatanzaro.net, abbiamo saputo che per tutto il campionato Lei curerà un rubrica chiamata Carta Bianca e volevamo farLe i nostri più sinceri auguri.

Buongiorno a tutti voi, e grazie di cuore per gli auguri.

Si è preso un bell’impegno, si sente pronto?

Ne sono ben consapevole, ma dopo anni passati a sbirciare tra le rubriche, a incunearmi all’improvviso in home page e a scrivere disordinatamente sul forum, non potevo proprio tirarmi indietro. Piuttosto spero di essere all’altezza di un pubblico esigente e competente come quello che tradizionalmente anima questo sito. E spero di portare in dote un po’ di quella fortuna che da tanti anni evita accuratamente le stradine impervie della nostra città.

Non cominciamo con le ruffianerie da quattro soldi. Piuttosto, da dove intende partire?

Direi dal campionato che è appena cominciato. Sebbene mi riprometta nel futuro prossimo di parlare poco di calcio e molto di tutto quello che gli gira intorno, devo pur considerare che in fondo quello che ci unisce e che giustifica i miei articoli è sempre quella palla che rotola in fondo ad una rete e quella classifica che consultiamo nervosamente prima e dopo ogni domenica.

Ci pare davvero una buona idea. Che ne direbbe di imitare Gianni Mura e di lanciarsi in qualche pronostico?

Gianni Mura, maestro assoluto del giornalismo sportivo contemporaneo, è ovviamente inimitabile, ma per contratto devo assecondare i desideri dei lettori-tifosi e quindi proverò, mio malgrado, ad azzardare qualche previsione.
Mi permettano però qualche breve precisazione. Mura trae i suoi annuali presagi dalla lettura di una palla di lardo e, per quanto mi possa impegnare, da queste parti risulta impossibile procurarsi un attrezzo del genere. Mi sono quindi permesso di dotarmi di ben altra mercanzia e immaginando una richiesta di questo genere ho già preparato tutto il necessario. Di fronte a me fuma un ricchissimo piatto di morzello nella pitta, piccante e sugoso, da cui attingerò la mia ispirazione.

Ci vuole dire che leggerà lo sviluppo di questo campionato di Serie C2 in una pitta piena di morzello?

Nel peperoncino e nel pomodoro sta la genuina passione popolare che deve alimentare ogni discussione. Nelle frattaglie scrutavano già gli antichi romani, nell’alloro risiede la saggezza e nella pitta imbevuta di morzello si realizzano la fantasia, l’ingegno e l’inventiva senza cui sarebbe velleitario ipotizzare ogni tipo di presagio. Ma, cari lettori, il campionato di cui vi parlerò si chiama oramai seconda divisione e da ciò traggo già un primo elemento di riflessione. Il Catanzaro nella sua lunga storia non ha mai vinto un campionato di C2 e il cambiamento imprevisto di denominazione non può che lasciar ben sperare.

Vuole lasciare intendere che il Catanzaro vincerà il campionato?

Il morzello apre il cuore alle più grandi speranze ma non inibisce l’uso del cervello. Lungi da me proferire un’affermazione così netta e così audace. Dico solo che il Catanzaro per tanti anni è partito con i favori del pronostico in un campionato chiamato C2 e ha sempre finito con accumulare delusioni e rimpianti; il cambio di denominazione e la prudenza di questa estate condivisa dall’intero ambiente giallorosso non possono che essere accolti con simpatia. Ma dire chi vincerà questa stagione è difficile come continuare a mangiare senza sporcarsi le mani e imbrattare la tastiera.

Bando alle ciance e alla prudenza, vogliamo certezze.

L’unica certezza è che in questa categoria tutto è labile e confuso. O se preferiscono, diciamo che nel sugo del morzello è impossibile pretendere di osservare immagini nitide e ben definite. In ogni caso, la squadra favorita è senza dubbio il Cosenza che ha un impianto collaudato, una società forte e un entusiasmo senza pari, ovvero ciò che serve per vincere.

E’ il suo pronostico definitivo?

Mi ascoltino con somma attenzione: il Cosenza è il favorito ma non ha mai vinto un campionato in cui giocava insieme al Catanzaro. La storia dice che quando il Cosenza ha incontrato il Catanzaro il suo slancio si è arrestato e il suo volo si è rattrappito. Vedremo tra qualche mese se la storia mantiene intatto il suo vigore. Questa seconda porzione di pitta mi dice, per adesso, che un gradino più sotto stanno Gela e Catanzaro e poi in terza fila il Cassino – guidato da un allenatore che annovera tra i propri estimatori il mio amico Antonio Ciampa, grande intenditore di calcio e di morzello – e il Manfredonia. Questa è la mia cinquina per i play off.

Possibili sorprese?
L’Aversa Normanna non sarà quella intravista a Catanzaro. E la Campania tira sempre fuori una squadra con cui fare i conti. Per essere più preciso avrei bisogno di un assaggio di soffritto di maiale, ma con il tipico sospiro di chi si appresta all’ultimo boccone della seconda porzione di pitta provo a dire Scafatese.

E in coda?

In coda al morzello ci sta sempre bene qualcosa che risciacqui la bocca (due finocchi? una fettina di capicollo?). In coda al campionato vedo una grande confusione. Val di Sangro, Igea Virtus, Vibonese, Noicattaro sono sicuramente destinate a soffrire. La Vigor Lamezia ha un buon allenatore, ma non so se basterà. Barletta e Isola Liri contano sull’incoscienza e l’entusiasmo delle neopromosse: se iniziano bene ce la faranno.

Bene, siamo quasi alla fine. Vuole aggiungere altro?

Solo un sorso di Cirò e due postille. L’avvocato Servello, che prepara uno dei più sontuosi morzelli dell’intero creato, mi ha dato in esclusiva la sua ricetta vincente. Oltre a una trippa di qualità, che rappresenta la base imprescindibile, ci vogliono il cuore, i polmoni, la milza e un manico che sappia amalgamare l’insieme, operando strada facendo le necessarie correzioni. Un campionato di seconda divisione si vince con gli stessi ingredienti. Il manico è buono, la base c’è, aspettiamo con fiducia che venga l’ora della degustazione …

E’ tardi, procediamo pure con la seconda postilla.

Il mangiatore di morzello può essere di piatto o di pitta, una squadra di seconda divisione deve necessariamente essere tutte e due le cose. Il presidente Bove è cresciuto in mezzo al popolo, predica la giusta umiltà e sicuramente il morzello lo preferisce nella pitta. Mister Provenza mi pare un tipo più da piatto, amante del bello più che del tanto, intenditore raffinato più che rude consumatore. Se le due anime di questo Catanzaro si incrociano, tutto è possibile.

E’ proprio fiducioso …

Direi soprattutto soddisfatto. Questo morzello era straordinariamente gustoso. Ma ora è tempo che parli il campo e che si riaprano le porte. Buon campionato a tutti.

Nicola Effe

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