La Striscia

Vincere fa sempre bene

Caputo fa la differenza, 2 – 1 alla Vibonese. Si attendono i risultati degli altri gironi per sapere se il Catanzaro potrà passare il turno come seconda migliore classificata. Passano il secondo turno le prime di ogni girone (15) e le sei migliori seconde.

Quinta e ultima giornata del Girone Q di Coppa Italia e terza partita a porte chiuse per l’Fc Catanzaro.
Potrebbe essere l’ultima, ma fino a quando la Commissione Provinciale di Sicurezza, demandata dall’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive non darà l’Ok è meglio non cantare vittoria, incrociamo le dita e speriamo che per il Cassino, che arriverà alla terza giornata, finalmente il pubblico potrà avere accesso alle tribune del Ceravolo.
Oggi, come era già accaduto nella partita con l’Igea Virtus, alle porte si è stati meno rigidi, considerato che nelle liste c’erano degli spazi vuoti, chi ha potuto è entrato con regolare documento d’identirtà ed ha assistito alla partita.
Rispetto alla sfida vista con gli igeani, oggi c’è stata più partita, entrambe le squadre pur essendo imbottite delle cosiddette secondo linee hanno offerto un discreto spettacolo.
Mister Provenza ha mandato in campo dieci calciatori che domenica non erano nell’undici titolare i quali  hanno giocato cercando di mettersi in mostra.
Lo schieramento utilizzato è stato il classico 4 – 4 –  2.
La difesa, che  ha visto il reutilizzo del centrale Di Meglio che è stato affiancato al giovane De Franco ha avuto qualche problema specie quando è stata attaccata in velocità, il Montella difensore non ha giocato male, è dotato di una buona forza esplosiva ma deve essere disciplinato tatticamente, soprattutto quando ci si deve difendere, Armenise ha confermato quanto di buono aveva fatto vedere in questo inizio di stagione. 
Nella ripresa l’esterno barese è stato sostituito da Tomi, ed anche per lui vale lo stezzo discorso fatto per Montella, il goal subito da Oudir è stato un vero regalo del giovane terzino napoletano.
Nel centrocampo ha agito Benincasa e le sue caratteristiche le conosciamo insime al giovane Gaglione, che si era distinto nella prima parte  dimostrando una buona visione  di giuco per poi calare nel corso della partita. 
Sugli esterni Sorrentino ha agito sulla sinistra e non si è espresso per come lo avevamo visto nel ritiro di Moccone quando veniva schierato a destra, Mangicasale ha fatto molto movimento incidendo sul risultato poichè ha causato l’espulsione del difensore della Vibonese e conseguente punizione dal limite che poi è stata trasformata in goal da Caputo.
Il fantasista campano, pur essendo ancora a corto di condizione, obiettivamente parla un’altra lingua rispetto ai suoi compagni, giocate sopraffine, passaggi di prima, verticalizzazioni fanno si che questo calciatore possa essere l’arma in più del Catanzaro.
Alcune sue giocate hanno deliziato i pochi spettatori presenti e la punizione a foglia morta, inventata da  Mario Corso è stata esemplare.
La nota dolente arriva da Marchano, è vero che al calciatore bisogna dare fiducia in quanto è la prima volta che effettua un’intera preparazione da due anni, ma è anche vero che da un centravanti che per le casse societarie pesa tantissimo ci si aspetta molto ma molto di più.
In alcune giocate l’attaccante argentino ha veramente ricordato Michesi (i più grandi ricorderanno), speriamo che possa riprendersi perchè con un Caputo così, un attaccante in porta deve solo spingerla.
Concludendo credo che tranne alcune cose da limare perchè si è all’inizio, il Catanzaro ha una buona rosa e i rincalzi possono diventare tranquillamente titolari, anche perchè per essere vincenti occorre oltre che una buona società, almeno 15 titolari.
SF
   

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento