La Striscia

Arriva il primo pareggio per il Catanzaro

1 – 1 con La Rossanese. In foto il rigore sprecato da Benincasa a pochi minuti dal termine.

Contro l’AC Rossanese 1997 di mister Giovanni Franco, arriva il primo pareggio di questo ritiro per la squadra guidata da Nicola Provenza.

Davanti  a cinquanta spettatori l’amichevole disputata ieri, anomala poiché effettuata in tre tempi di trenta minuti, il Catanzaro ha fatto vedere cose buone e cose meno buone su cui l’allenatore giallorosso dovrà lavorare.

E’ inutile soffermarci sul fatto che queste amichevoli sono prestazioni condizionate   dalla forma fisica di questo periodo e dalle molte sostituzioni, la Rossanese non è una delle rappresentative viste a Moccone fino ad oggi e il Catanzaro non è ovviamente la squadra che si vedrà fra qualche settimana.

Nei primi due tempi (Botticella escluso) si sono visti all’opera gli uomini su cui la società intende puntare per questo campionato.

Il Catanzaro scende sul prato con l’undici più vicino al titolare possibile, almeno in questo momento.

Provenza deve fare a meno degli attaccanti Iannelli e Diarra, che ancora non hanno giocato nessun minuto in questo ritiro e di Frisenda che ha giocato alcuni minuti nell’anomalo terzo tempo che chiameremo “tempo Macalli” poiché si sono visti all’opera i cosiddetti fuori rosa in attesa di sistemazione entro il 31 agosto, ricordiamo che se questi ultimi non troveranno una sistemazione fino a gennaio occuperanno un posto sicuro in tribuna numerata.

Il primo tempo è stato avaro di emozioni, la Rossanese si è impegnata moltissimo e centralmente ha eretto un muro,  il Catanzaro ha avuto qualche difficoltà e le uniche azioni pericolose sono venute dalle incursioni sulle fasce che hanno rappresentato una delle note positive della giornata di ieri.

Proprio da una di queste incursioni è nato il goal siglato da Montella, che di testa, su cross dalla sinistra del fluidificante Armenise batteva imparabilmente il portiere  avversario.

La difesa è stata schierata a quattro, con Gimmelli e Di Maio centrali e Ciano e Armenise rispettivamente a destra e a sinistra con licenza di offendere e proprio questi movimenti, fatti di incursioni e sovrapposizioni sono stati una delle cose positive.

La cerniera di centrocampo era composta da Cardascio che ha occupato la parte destra del campo, da Zaminga e Berardi centrali e da Bruno sulla sinistra.

Cardascio ha spinto molto ed è un’ ala che salta facilmente l’avversario puntandolo e riesce ad arrivare facilmente sul fondo, ma ha anche qualità e pure quando si accentra diventa pericoloso in quanto dotato di un buon piede,  Zaminga non si limita solo al compito di interdire ma imposta pure ed è dotato di un buon tiro,  Bruno sulla fascia sinistra oltre a coprire le avanzate di Armenise , riesce a dare anche qualità al reparto.

In questo centrocampo a quattro chi deve trovare la giusta posizione è Berardi.

Dalla panchina molte volte Provenza lo ha richiamato affinché il calciatore barese facesse i giusti movimenti, compreso gli inserimenti per vie centrali che sono classici  di Berardi.

L’attacco composto da Montella e Marchano che sulla carta si complimentano, uno ariete e l’altro che attacca gli spazi potrebbe essere perfetto se soprattutto Marchano raggiungesse una buona condizione.

L’ex messinese è giovane e ha dei movimenti interessanti, difende bene la palla ed è bravo nel saltare l’uomo, sull’ariete argentino il mister dovrà lavorare molto per fargli raggiungere una buona condizione e se nella passata stagione si diceva che Marchano ha bisogno di una squadra che lo serva con cross dalle ali, ieri Cardascio e Armenise sul fondo sono arrivati molte volte, ma a prenderla è stato Montella (vedi goal siglato) Berardi su una delle sue classiche incursioni e il più delle volte i difensori avversari.

Nella ripesa sono entrati gli altri potenziali titolari (Botticella escluso che ha rilevato Mancinelli) è entrato  De Franco per Gimmelli, Tomi per Armenise, Benincasa per Zaminga, Sorrentino per  Cardascio e Corapi per Montella.

Il pareggio della Rossanese è arrivato grazie a un rigore di Tuoto, concesso per fallo di Di Maio su un avversario lanciato a rete.

Il Catanzaro in questa seconda fase ha fatto veramente poco e si segnala solo una pericolosa incursione di Ciano sulla destra neutralizzata da una bella uscita del portiere rossonero.

Del terzo tempo, dove la Rossanese ha messo in campo una nidiata di giovani, segnaliamo il fatto di Benincasa che ha sbagliato un rigore e della presenza per pochi minuti in campo di Frisenda in attesa di andare sotto i ferri.

A fine partita, quando su Moccone giungevano le prime ombre della sera abbiamo scambiato qualche parola con Pasquale Bove (della dirigenza c’erano Soluri e Gigliotti) il quale ha lasciato qualche spiraglio aperto su un probabile nuovo arrivo in attacco, specialmente se continuano a perdurare le assenze degli infortunati Diarra, Iannelli e dello stesso Frisenda.

Ai nostri microfoni si è fermato anche Provenza che si è dimostrato persona competente e che sa benissimo che allenare a Catanzaro non è una cosa normale, ma questo per nessuno dei suoi uomini dovrà essere motivo di appagamento per sentirsi arrivato, bensì di sprone per fare meglio e dare di più.

Io aggiungo che Provenza ci ha impressionato per la sua educazione, pacatezza e competenza nel parlare di calcio, è stato un piacere scambiare quattro chiacchiere.

L’unica nota dolente arriva dal Presidente Bove che a una nostra precisa domanda non ha saputo darci una risposta: Presidè, dove possiamo mangiare qualcosa in questa zona?
Il buio assoluto, abbiamo douto fare da soli.
SF

  

Autore

Salvatore Ferragina

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