PETRUSINUOGNIMINESTRA chiede soprintendenza mista

riceviamo e pubblichiamo

In quanto capoluogo di regione la richiesta per istituire le Soprintendenze a Catanzaro, avanzata nei mesi scorsi dal Comune a cui oggi si aggrega la Provincia, è un’azione necessaria e non più procrastinabile. Diciamo subito che la notizia contiene due aspetti, uno positivo e uno negativo: l’elemento positivo discende dal fatto che richiedere tali prestigiosi presidi è il segno di una nuova consapevolezza (era ora!) e della dignità di cui Catanzaro deve riappropriarsi rispetto al suo ruolo regionale; l’elemento negativo risiede nel fatto che, quand’anche il Ministero dovesse concederne l’istituzione, si tratterebbe pur sempre di uffici monchi che non avrebbero competenza sull’intero territorio calabrese. Ciononostante vogliamo essere realisti e guardare al bicchiere mezzo pieno, quindi alla possibilità che Catanzaro abbia l’opportunità di ottenere, sebbene con competenza territoriale limitata, gli uffici delle soprintendenze. A tal proposito però, è bene rimarcare che la richiesta da avanzare al Ministro dei Beni Culturali, on. Sandro Bondi, dovrà riguardare una Soprintendenza Mista  –  come saggiamente proposto nei giorni scorsi dal presidente di “CatanzaroNelCuore” Fabio Lagonia – e che abbia competenza sulla vecchia provincia catanzarese, ossia gli attuali territori di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia e non solo sull’attuale microscopica provincia di Catanzaro. La precisazione è quanto mai opportuna in quanto si corre il rischio che giungano sul tavolo del ministro due istanze motivate in modo differente, una proveniente dal Comune e l’altra dalla Provincia. Il nostro timore può essere facilmente eliminato qualora Comune di Catanzaro ed ente intermedio dialoghino armoniosamente e portino avanti la battaglia in modo unitario, soprattutto nella richiesta tout court che deve, per l’appunto, prevedere una Soprintendenza Mista competente per Catanzaro,Crotone e Vibo.
Ricordiamo che nel novembre scorso il Comune del capoluogo deliberò all’unanimità una richiesta simile presentata, sotto forma di mozione, dai consiglieri di “CatanzaroNelCuore” Riccio e Gualtieri. Oggi esprimiamo la nostra totale soddisfazione per l’analoga iniziativa dei consiglieri provinciali Armignacca e Pisano che hanno chiesto e ottenuto l’inserimento di un ordine del giorno apposito nel prossimo consiglio provinciale. Invitiamo dunque Wanda Ferro e l’intera assise di palazzo di vetro a concertare l’importante iniziativa con il sindaco Rosario Olivo affinché la battaglia sia portata avanti in modo unitario e veloce.
Attualmente in Calabria le Soprintendenze sono dislocate tra Cosenza (Beni Paesaggistico-Ambientali, Beni Architettonici) e Reggio (Beni Archeologici, Beni Archivistici), mentre Catanzaro risulta essere l’unica – dicasi l’unica – capitale regionale sprovvista paradossalmente di un benché minimo ufficietto per le Soprintendenze! Incoraggiamo pertanto gli amministratori comunali e quelli provinciali ad unire gli sforzi per questa fondamentale e legittima richiesta. La valorizzazione degli innumerevoli beni presenti nell’Istmo di Catanzaro, così come quelli custoditi a nord e a sud di questo, già di per sé reclamano un’attenzione finora mai riscontrata a causa della drammatica anomalia presente in Calabria, figlia di un campanilismo devastante.
La battaglia dunque sia condotta per ottenere una Soprintendenza Mista, cioè concernente tutti i beni da salvaguardare e valorizzare; e sia richiesta con competenza territoriale da esercitarsi sulle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.
Tony Proscia

Presidente “Petrusinu ogni minestra”

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