GIOVINO: si segua la via del Concorso Internazionale di Idee.

Forse ci siamo! Dopo circa due anni di giuste rimostranze, di animati dibattiti, di un appassionato argomentare, la querelle “lottizzazioni Giovino” potrebbe giungere al suo naturale epilogo, dal momento che è stata convocata un’apposita conferenza dei servizi con lo scopo precipuo di passare dalla fase della bocciatura delle medesime lottizzazioni, alla fase della promozione del territorio. Ma per parlare di epilogo occorrerà vedere un progetto definitivo che dia visivamente contezza del disegno urbanistico, delle strutture, della viabilità, dei servizi che si intendono fattivamente realizzare in quel bellissimo tratto costiero che la città di Catanzaro vanta tra l’attuale abitato di Giovino (a sud) e la foce dell’Alli (a nord). Perciò c’è da augurarsi vivamente, anzi c’è da pretendere, che i nostri amministratori decidano di perseguire la via del Concorso Internazionale di Idee: è la migliore soluzione, fornirà molte proposte urbanistiche, il Comune avrà libertà di decidere quale sia più consona. Nella speranza che questo quartiere venga davvero realizzato secondo i canoni della più bella architettura e della più gradevole urbanistica.
Per quello che mi è dato sapere e che posso intuire, ritengo che la strada imboccata dall’esecutivo guidato da Rosario Olivo sia correttamente indirizzata a dare reale valore alla risorsa turistica, finora inespressa rispetto alle incredibili potenzialità insite nel territorio. Mi auguro perciò che la Conferenza dei servizi sappia saggiamente definire e concentrare le migliori idee per giungere in tempi accettabili alla condivisione di un piano urbanistico ad hoc per il comprensorio di cui stiamo parlando.  Già nel giugno dello scorso anno, e ancora successivamente, intervenni sull’argomento perché sollecitato profondamente da una drammatica convinzione: Catanzaro non ha una seconda opportunità per offrirsi quale meta turistica legata al mare. O valorizza in modo intelligente e razionale il litorale tra Giovino e l’Alli, o dovrà fatalmente dire addio ad ogni pretesa di posizionarsi in questo eccezionale e proficuo ambito che, in città molto meno appetibili della nostra, determinano successi economici, culturali, sociali. E’ questa una convinzione che difficilmente potrà essere smentita. Non esiste infatti un altro “spazio” nel territorio cittadino disponibile per realizzare alberghi a servizio dei vacanzieri del mare. E nemmeno esiste, purtroppo, un solo altro metro a disposizione per supportare lo sviluppo turistico al di fuori del bellissimo litorale compreso tra Giovino e l’Alli. E’ davvero l’ultima spiaggia, e non soltanto in senso figurato!
In questa ottica assume un importante significato la conferenza dei servizi che si svolgerà domattina. I soggetti coinvolti dovranno convincersi di quali siano i punti fermi su cui ragionare. Innanzitutto non si può prescindere dalla buona edilizia e da una viabilità elegante, merce assai rara a Catanzaro. E soprattutto bisognerà che tutti si convincano di una cosa: se si realizzerà davvero un quartiere turistico d’eccellenza la città tutta ne godrà in quanto saranno generati meccanismi virtuosi ed elementi propulsori di turismo e di ricchezza. Ovviamente io do per scontato che un tale insediamento urbanistico venga progettato da gente competente, che siano previsti eleganti hotels, locali e servizi; senza considerare che l’edificazione di alberghi esteticamente gradevoli nel contesto di questo ipotetico nuovo quartiere, ai lati di un’ipotetica elegante arteria, potrebbe dare un’altra nuova immagine di Catanzaro. Senza considerare inoltre che questo ipotetico quartiere potrebbe garantire alla città, nei mesi invernali, un turismo congressuale nonché una consona ricettività a servizio del ruolo culturale e direzionale della città dell’istmo.
Deve crescere in tutti la consapevolezza che Catanzaro ha nel turismo il suo asso nella manica per ragioni naturalistiche, per la sua baricentricità assoluta in Calabria, per l’incantevole mare circondato dalle verdi colline, per i suoi musei ed il suo imponente centro storico. Giovino è divenuto il simbolo di questa consapevolezza ma bisogna proseguire l’impegno evitando il rischio di creare villaggi chiusi o – ma questo dovrebbe essere un pericolo ormai scampato – semplici residenze. La politica cittadina oggi è chiamata a decidere una parte notevole del futuro di Catanzaro. Ma per fortuna può farlo con maggiore serenità rispetto all’anno scorso. Colga l’attimo e si apra ai migliori urbanisti del mondo.

 

Prof. Egidio Campagna

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