UDC – Il ruolo di stimolo ed opera propositiva messa in atto nell’interesse dell

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La stagione politico amministrativa del governo della Città di Catanzaro che da due anni si sta vivendo vede l’UDC in una posizione di opposizione, ma senza preconcetti, vigile, propositiva e costruttiva.
Rivolgiamo al Gruppo Consiliare dell’UDC, alla Segreteria cittadina e al Comitato cittadino del partito sentimenti di ringraziamento ed apprezzamento per la costante opera propositiva e di stimolo messa in atto nell’interesse della Città. Nonostante ciò, però, registriamo, ad oltre due anni dall’insediamento dell’attuale maggioranza di governo, un preoccupante retrocedere delle complessive condizioni di qualità della vita dei cittadini di Catanzaro.
Questa situazione deve far meditare. Si pone senza indugio la necessità di un nuovo progetto politico per la Città capace di aggredire e frenare questo processo di retroguardia. Un progetto nuovo che scuota le sensibilità, le coscienze e le responsabilità a tutti i livelli mirato a realizzare effetti positivi e proficui, capace necessariamente di interpretare le esigenze dei diversi segmenti della società catanzarese, con i quali occorre confrontarsi e da cui raccogliere le idee, le proposte ed i suggerimenti per costruire una prospettiva ottimistica.
Intanto, non si potrà prescindere dal non articolare qualsiasi ragionamento in ragione del sistema urbano che dovrà caratterizzare la Città nei prossimi anni. Perché, in una visione moderna e rivolta al futuro, lo strumento di pianificazione cui fare riferimento deve superare l’insieme di operazioni urbanistiche strettamente legate alla sistemazione e ampliamento dell’abitato e governare, invece, l’intero territorio comunale, sulla base di diretti ve a carattere sovra comunale e con obiettivi correlati allo sviluppo economico – sociale ed ambientale dell’area. Si deve ripensare all’area urbana Catanzaro – Lamezia Terme e congiuntamente risolvere i problemi di riequilibrio interno e apertura verso l’hinterland della Città capoluogo.
Bisogna ragionare su premesse di sviluppo fornite da uno schema direttore a scala territoriale, che affronti i problemi di sottosviluppo e sia capace di legare le determinanti territoriali ai problemi dell’occupazione, all’equilibrio produttivo fra servizi e industria, fra servizi e turismo, agricoltura e tutela ambientale, qualità della vita urbana.
Per una città meridionale come Catanzaro in cui esiste un basso livello di reddito procapite, ancor più aggravato dall’attuale contingenza economica nazionale e internazionale, un elevato tasso di disoccupazione, specie intellettuale, non si può concepire una pianificazione urbanistica completamente estranea ai processi economico – produttivi. Questa carenza di fondo ha finora accompagnato tutti gli strumenti di governo urbano, i quali, non hanno tenuto conto che i limiti allo sviluppo della città sono costituiti essenzialmente da un deficit dell’armatura urbana, dalla sottoterziarizzazione dell’economia con scarso livello, sia in termini quantitativi che qualitativi, del sistema dei servizi.
Questi “limiti allo sviluppo” hanno causato e causano una situazione di marginalizzazione dell’area catanzarese rispetto alle grandi direttrici interregionali e una progressiva dipendenza dall’esterno, con conseguenze socio – economiche negative ed una complessiva sottoutilizzazione delle notevoli risorse endogene.
L’obiettivo primario di una pianificazione moderna deve mirare ad invertire questa tendenza e cogliere contemporaneamente i vantaggi che alla città competono all’interno del futuro “sistema urbano” della Calabria centrale. Si tratta di ricostruire una nuova città in un contesto territoriale integrato, portando ad una piena valorizzazione le risorse ambientali ed insediative esistenti in una logica di economie di scala complessive.
Su questo filo conduttore – riteniamo – si debba prioritariamente concentrare il confronto fra le forze politiche, sociali, produttive, culturali per ricercare convergenze e sinergie capaci di inquadrare il futuro di Catanzaro in una visione di rafforzamento del proprio tessuto urbano e di autentico rilancio socio-economico.

In questo tipo di percorso risiedono le ragioni ideali e politiche alla base di un’alleanza, culturalmente omogenea, candidata a governare la Città nei prossimi anni, e che pone non pochi interrogativi su quanto poco sia congeniale al Capoluogo della Calabria lo schieramento di sinistra che sta oggi governando la Città e la Regione.

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Redazione

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