CULTURA – I giovedì di Altracatanzaro oggi al termine

riceviamo e pubblichiamo

Si concluderà oggi 20 marzo la prima rassegna “I giovedì di Altracatanzaro” in programma al Centro Polivalente di via Fontana Vecchia con inizio alle ore 18.30. Il percorso culturale che si è snodato lungo tutto questo inverno catanzarese è giunto al suo termine e troverà la sua degna conclusione con la visione del film “Lavorare con Lentezza” di Guido Chiesa con Valerio Mastrandrea e Claudia Pandolfi. La trama racconta di due ventenni che nella Bologna del 1976 possono solo sognare una via d’uscita dal quotidiano grigio e opprimente. Qualche volta per ovviare alla cronica mancanza di denaro fanno qualche “lavoretto” per un ricettatore locale, Marangon che propone loro qualcosa di diverso: scavare un tunnel nel sottosuolo del centro. Obiettivo: la Cassa di Risparmio di Piazza Minghetti. I due accettano la rischiosa impresa e per vivacizzare le lunghe ore notturne portano nel tunnel una radiolina. Contro ogni logica, trovano una stazione: Radio Alice. Una notte i due decidono di andare alla sede dell’emittente e inizia così per i due ragazzi un’avventura nuova ed eccitante. Al termine della visione seguirà l’intervento di Carlo Leone, responsabile “Progetto Sud” – presentato da Antonella Abagnato e moderato da Domenico Iozzo – per vedere, ascoltare, commentare, dibattere ancora per un’ultima volta. Sono stati quindici giovedì intensi, a volte emozionanti, a volte scioccanti, più o meno affollati ma sempre vivi, pieni di quella sensibilità e di quella cultura di cui Catanzaro è ricca. Anche se a volte se ne dimentica. I film e i libri ci hanno condotto verso argomenti di grande interesse e ci hanno permesso di affrontare con equilibrio e delicatezza temi scabrosi e attuali, come quelli della guerra, del precariato, dell’integrazione, ma soprattutto ci hanno portato in dono la competenza e la passione dei nostri ospiti. In questi giovedì sono entrate in contatto sensibilità diverse, si sono confrontate esperienze maturate sul campo e si sono contaminati percorsi di vario genere. Il nostro principale risultato, così, ci sembra quello di aver dimostrato che Catanzaro nasconde tesori poco conosciuti, rappresentati da persone di indubbio valore che chiedono solo di poter trasmettere e di poter condividere quel prezioso bagaglio di conoscenze che hanno accumulato nel proprio lavoro. Abbiamo fatto circolare idee ed energie senza cercare in luoghi lontani e senza rivolgerci a grandi esperti di livello nazionale: con le nostre modeste forze, con il supporto del Centro e con la straordinaria generosità dei nostri ospiti abbiamo dimostrato che si può coltivare la memoria, si può approfondire ogni tema, si può dibattere di grandi questioni anche senza grandi risorse. Abbiamo sentito che un’Altracatanzaro c‘è già, con la sua sensibilità democratica, con la sua passione civile, con le sue straordinarie capacità. Quest’Altracatanzaro vuole proseguire nella sua crescita, vuole spostarsi nelle periferie, vuole coprire nuove risorse, vuole intercettare i giovani della città. Questa data conclusiva segna dunque soltanto una fine provvisoria, una pausa tecnica in attesa di nuovi appuntamenti e di nuove iniziative.

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Redazione

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