NACA – Riunione con dettagli della manifestazione. Smontate le polemiche.

Stamane presso l’assessorato al Turismo del comune di Catanzaro si è svolta la riunione operativa per definire i dettagli della trasmissione televisiva che seguira l’evento “LA NACA” che si terrà Venerdì Santo.
Alla riunione erano presenti l’Assessore Talarico, il parroco della chiesa del Carmine Don Massimo Cardamone, i giornalisti e tecnici tv che si occuperanno della messa in onda della diretta dell’evento.

L’amministrazione di concerto con la Curia e la Camera di Commercio cittadina ha evidenziato la volontà comune di un lavoro comune per la buona riuscita della manifestazione che sia volano di sviluppo per la città e che possa essere modello per le edizioni che verranno.
Alla processione parteciperanno, le confraternite cittadine con i propri gonfaloni, e le tradizionali croci con i soldati al seguito: la croce bianca del Carmine (chiesa che organizza quest’anno l’evento), la Rossa del Sacro Cuore  e le nere dell’Addolorata e della Chiesa del Rosario.

La Naca partirà dalla chiesa del Carmine come di consueto alle 18 e seguirà il percorso come indicato sul sito www.lanaca.it

Per coloro che saranno impossibilitati ad essere presenti all’evento si ricorda che lo stesso potrà essere seguito tramite tv su RTC e via satellite su Calabria Channel canale 875 di SKY, via radio Radio juke boxe , Italianissima, Radio enne Lamezia, Radio juke boxe ricordi, e lo streaming web su www.lanaca.it e www.catanzaroinforma.it.

Il corteo della “Naca” scandirà, secondo tradizione, il pomeriggio del “giorno del dolore”, il Venerdì Santo.
Ricordiamo che Naca significa culla, parola antica dalla etimologia incerta; potrebbe derivare dal greco “naché”, pelle di pecora, di cui era fatta appunto la “culla”. La processione deve rispettare alcune regole che si tramandano da quattro secoli, con diverse stratificazioni. Davanti c’è il gonfalone prima e l’ombrellone dopo con i colori della chiesa dalla quale esce la Naca. Seguono i tre “cruciari” (Gesù e i due ladroni), circondati dai centurioni romani. Dietro alla i tre “cruciari” saranno poste le croci di penitenza, subbito dopo ci saranno i gruppi. Poi – finalmente – la Naca. Tra questa e l’Addolorata in ordine ci sono la banda e il gruppo delle autorità, Dietro l’Addolorata il popolo dei fedeli. Così formata, la processione si snoda sul percorso previsto, all’interno del perimetro del centro storico. La processione passa tra due ali fitte di folla; migliaia i fedeli,giungono anche dai paesi dell’hinterland e seguono la Naca e la statua dell’Immacolata, tra preghiere e musiche solenni.

Francesco VALLONE

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Redazione

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