Slow Foodball

Alla volta di Monopoli

..dove vincere sarà un gioco… il consueto Slow-football di Beppe Luglio.

I ragazzi di Cuttone si trovano in un vicolo stretto: a Monopoli bisogna far risultato.
Monopoli, la prossima avversaria delle Aquile, sorge a 9 metri s.l.m. lungo il litorale adriatico a 45 Km a sud di Bari, e si estende su una superficie di 156 km quadrati. Il suo territorio è costituito da una fascia costiera pianeggiante, denominata ” ‘a marina”, che sale velocemente verso le colline murgiane fino a raggiungere un’altitudine massima di 380 metri, nei pressi della cosiddetta “Loggia di Pilato”, spettacolare balcone naturale affacciato sulla “marina”. Molti dei tifosi che arriveranno sin qui si sentiranno a casa, quindi.
La costa, lunga circa 13 km, bassa e frastagliata, con oltre 25 stupende cale ed ampie distese sabbiose e molti tratti di spiaggia libera, è particolarmente adatta alla balneazione e all’esplorazione della vita sottomarina (che comprende molte meravigliose specie animali e vegetali).
L’attracco pubblico ed il relativo scivolo a mare è situato nella Cala Batteria, ricadente nel Porto; vi sono inoltre altri attracchi ceduti in concessioni ai cantieri navali e alla Lega Navale Italiana – Sezione di Monopoli.
La campagna è costituita da 99 contrade (Monopoli è anche denominata “La città delle cento contrade”), molte delle quali oramai incluse all’interno del centro abitato – ad es. c.da Chianchizza – caratterizzate dalla presenza di antiche masserie fortificate (centri di conduzione di attività agricole), chiese e insediamenti rupestri, trulli, ville patrizie neoclassiche e case coloniche. La coltivazione predominante è costituita da ulivi e mandorli, ma non mancano alberi da frutta e soprattutto ampie coltivazioni di ortaggi. La macchia mediterranea, ancora presente in diverse zone dell’agro, è protetta; di particolare pregio naturalistico è l’oasi faunistica del Monte di San Nicola, con la presenza di preziose specie botaniche.
La piana costiera costituisce un paesaggio di estrema suggestione per le antiche masserie che la punteggiano e per la presenza, che tutto pervade, dei nodosi e monumentali alberi secolari di ulivo, piante modellate dal tempo e dal vento, testimonianza vivente della storia di questo territorio. Diverse sono le iniziative, sviluppatesi nel corso degli ultimi anni a tutela di questo eccezionale patrimonio, unico per valore paesaggistico, botanico-vegetazionale, storico-culturale.
Monopoli (dal greco monos-polis, che significa “città unica”, singolare) era un villaggio, probabilmente chiamato Dyria dagli autoctoni peuceti, che, come tanti nella Puglia Peucezia, doveva far da corona a Egnazia, emporium dell’Adriatico. Il suo territorio doveva essere abitanto già XXV secoli prima della nascita di Cristo, come testimoniato da alcuni scavi nel centro storico di carattere messapico. L’etimo di Monopoli, nella sua accezione letterale di “città unica”, probabilmente fu coniato dopo il confluire, verso nord, degli abitanti di Egnazia, distrutta da Totila – re dei Goti o, in alternativa, dall’approdo di marinai siracusani stupitisi di aver incontrato solo un porto nel tratto Siponto – Brindisi. Rimase per anni sotto il controllo di Bisanzio, dapprima con Maurizio di Bisanzio in seguito con i suoi successori.
La città di Monopoli sorge a 9 metri s.l.m. lungo il litorale adriatico a 45 Km a sud di Bari, e si estende su una superficie di 156 km quadrati. Il suo territorio è costituito da una fascia costiera pianeggiante, denominata “marina”, che sale velocemente verso le colline murgiane fino a raggiungere un’altitudine massima di 380 metri, nei pressi della cosiddetta “Loggia di Pilato”, spettacolare balcone naturale affacciato sulla “marina”.
Da catanzaro in auto A3 fino a Sibari, poi direzione ss106 fino allo svincolo per Bari e SS16/E45 direzione Sud fino a Monopoli. Circa 400 Km di strada veloce, si può scendere a 330 Km tagliando per le provinciali ma in quel caso, non potendo venire con voi in macchina, vi consiglio un buon navigatore satellitare che costa comunque meno di un abbonamento di tribuna con l’effecì.
Lo stadio Vito Simone Veneziani è dotato anche di un impianto di illuminazione, di una pista d’atletica, di un campo di allenamento adiacente in terra battuta, nonché di infermeria, di spogliatoi e di una palestra ed è intitolato ad un noto imprenditore monopolitano deceduto nel 1946 in un incidente stradale. La sua capienza totale è di 6.880 posti. Per domani dovrebbero bastare. E il Veneziani potrebbe trasformarsi magicamente nel “Parco della vittoria”

Giuseppe Luglio

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Redazione

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