Avversario di turno

Andria: quattro allenatori e un rischio retrocessione

La squadra pugliese affidata a Palumbo non vince da sei partite e non segna da tre
ANDRIA – L’Andria fa quadrato per cercare di superare questo moment difficile. Sei partite senza vittorie sono troppe. I tre punti racimolati dopo la sosta natalizia fanno tremare la società del presidente Attimonelli, che ha già demolito tre allenatori senza riuscire a trovare neanche una vittoria con il quarto. L’impresa di salvare l’Andria è stata affidata a Giuseppe Palumbo, tecnico di Venosa, capace di portare la Paganese in C1 nello scorso campionato. L’ultima “vittima” della dirigenza pugliese è l’ex allenatore del Catanzaro Dellisanti, succeduto a Jaconi e a Cei ai primi di ottobre.
DUBBI SU DELLISANTI – In realtà Dellisanti non ha mai goduto della piena fiducia della società andriese. Gravi problemi di gioco, una difesa colabrodo, la scarsa vena del bomber Pasca, la difficile gestione di uno spogliatoio troppo affollato. La rosa mastodontica, rimpolpata ulteriormente durante il mercato di gennaio e alimentata dai cambi di allenatore, ha portato problemi. In tutto sono stati utilizzati 28 giocatori: un segnale della ricerca continua di una quadratura del cerchio che fatica ad arrivare. Palumbo non avrà vita facile, anche perché nelle ultime gare la schiena di Pasca e l’influenza che ha colpito Vadacca hanno impedito al tecnico di avere la coppia di attaccanti titolari. Peraltro i due hanno segnato solo 8 gol, mentre Siclari, dopo un inizio scoppiettante, non è più riuscito a incidere e si è fermato a 5 reti.
MERCATO DELUDENTE – Anche gli ultimi arrivi del mercato di riparazione non hanno dato una svolta alla squadra pugliese. L’acquisto più positivo è stato il difensore Martinelli, proveniente dal Melfi, che ha tappato un po’ di falle al centro della difesa. Ancora impalpabile il contributo di Ciullo in attacco, che deve trovare una condizione accettabile. A centrocampo l’innesto di De Santis del Monopoli e di Franzese della Paganese dovrebbero portare una maggiore qualità. Franzese sostituisce sull’ala destra Faieta (ceduto), mentre a De Santis sono affidate le chiavi del gioco, nonostante un infortunio lo tenga bloccato e gli farà saltare la partita contro il Catanzaro.
CLASSIFICA E FUTURO – La situazione di classifica non è però delle migliori. La giusta chimica va trovata in fretta. Il recupero dei tanti acciaccati e degli infortunati è necessario. La retrocessione non è un rischio d’attualità (grazie alla Val di Sangro), ma potrebbe diventarlo con i play-out. La salvezza ora dista 5 punti. Contro il Catanzaro rientreranno dalla squalifica Librizzi e Catania che non hanno partecipato alla brutta sconfitta di Vibo, dove mancavano anche Vadacca e Pasca. Il centravanti andriese è alle prese con problemi alla schiena che ne mettono a rischio la presenza domenica. Vadacca, invece, si è ristabilito dall’influenza anche se si è allenato poco. Pronti ancora Siclari e Moliterni a far coppia in attacco. A centrocampo, oltre a De Santis, mancherà anche l’altro mediano De Gennaro. La coppia centrale dovrebbe essere formata da Librizzi e dall’argentino Spinelli, 4 gol finora. Sulle fasce Franzese e Catania. In difesa, invece, un’altra tegola si è abbattuta sulla squadra. Ieri, durante la partitella poi sospesa, il terzino destro Cioffi si è infortunato, sbattendo col ginocchio contro la panchina e ferendosi nel tentativo di recuperare un pallone che stava uscendo dal campo. Al suo posto dovrebbe giocare più arretrato Catalucci, con Martinelli e Sportillo al centro e Montemurro a sinistra.
I PRECEDENTI – Lo stadio “Degli Ulivi” di Andria è al centro di una lunga querelle tra amministrazione e società per i necessari lavori di ammodernamento. In questo stadio il Catanzaro è stato ospite quattro volte. Solo una volta ne è uscito vittorioso grazie a un gol di Falco nell’aprile del 2003. Due i successi bianco-azzurri firmati Carpineta (in C1 nel ’90) e Cavaliere (nell’ultima gara dello scorso campionato). Nel 2001, invece, fu un pareggio 1-1 con le reti di Soares e Moscelli. Nella scorsa stagione Marchano e Siclari vestivano maglie opposte. All’andata, proprio contro la sua ex squadra, Marchano esordì con la casacca giallo-rossa. Finì 1-1 una partita dominata dal Catanzaro, passato in vantaggio con Sarli dopo un quarto d’ora, ma raggiunto nella ripresa grazie all’espulsione di Caccavale e al susseguente rigore realizzato da Pasca.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Romano; Catalucci, Martinelli, Sportillo, Montemurro; Franzese, Spinelli, Librizzi, Catania; Siclari, Moliterni (Vadacca). All.: Palumbo.

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Redazione

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