CNC – SACAL avanti tutta

riceviamo e pubblichiamo

L’affidamento della gestione totale dell’aeroporto di Catanzaro, in concessione quarantennale alla SACAL, è solo l’ultima fra le buone notizie che riguardano lo scalo sito a Sant’Eufemia Lamezia. In effetti il decreto firmato dal ministro dei trasporti Alessandro Bianchi pochi giorni fa, è il coronamento di tanti altri lusinghieri risultati ottenuti dall’attuale gestione SACAL. Basti pensare all’entusiasmante inizio d’anno che ha registrato, solo nella prima settimana di gennaio, un incremento nel traffico passeggeri di oltre il 36% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ciò che induce a previsioni davvero ottimistiche sul futuro dello scalo catanzarese. Il dato non è da sottovalutare in quanto suggella il ruolo strategico del nostro aeroporto e conferma il trend di crescita costante già acclarato nel 2007. Tuttavia, è opportuno mantenere la consapevolezza di quanto sia difficoltoso far registrare con sistematicità risultati così lusinghieri, essendo questi il frutto di variabili non sempre gestibili. Rivolgiamo comunque un plauso all’attuale presidente SACAL Eugenio Ripepe per gli ottimi stimoli e la spinta che sta fornendo alla gestione aeroportuale con lo scopo di rendere lo scalo sempre più strategico, funzionale e attrattivo. Fuori da ogni provincialismo o da scadenti visioni, occorre proiettare il nostro aeroporto su scenari di più alto livello che lo rappresentino quale scalo di riferimento per il bacino del Mediterraneo e uno dei più attrezzati ed importanti dell’Europa Meridionale. Ci sembra che Ripepe stia lavorando in questa direzione e il prolungamento della pista, il cui contratto di appalto per i relativi lavori è già stato firmato poco più di un mese fa, ci confermano le buone intenzioni finora mostrate. Fra l’altro, si tratta di lavori che riguardano anche le opere complementari: lo scalo catanzarese sarà dotato di una pista più lunga per consentire l’atterraggio e il decollo a pieno carico degli aerei civili cosiddetti wide-bodied, come il Boeing 767, ma anche di un’aerostazione passeggeri completamente ricostruita ed ampliata. Tutti gli spazi operativi per le operazioni di partenza/check-in, controlli sicurezza, gates e altro, ma anche gli spazi destinati a servizi quale la ristorazione, l’accoglienza, le attività commerciali e ricreative, saranno completamente riorganizzati e costruiti ex novo. Insomma, se il progetto sarà realmente concretizzato entro due anni così come da previsioni, non solo il capoluogo di regione ma l’intero territorio calabrese godranno di un’infrastruttura di primo livello che può e deve ambire a traguardi sempre brillanti, ponendosi quale scalo di riferimento per un territorio molto vasto e in una posizione decisamente favorevole.  Ovviamente non sfugge a nessuno che un’opera così determinante e strategica non potrà mai essere valorizzata senza una contestuale realizzazione di vie di comunicazione stradali, autostradali e ferroviari, ivi compresa la rete metropolitana di superficie che indispensabilmente dovrà connettere l’aeroporto col capoluogo ma anche con altri centri importanti quali Lamezia e Soverato, nonché con le stazioni ferroviarie di Lamezia Terme Centrale e con la nuova di Catanzaro Campus. Tutto questo può essere meglio compreso laddove focalizzassimo l’attenzione sullo scenario futuro che potrebbe presentarsi sul nostro territorio grazie alla realizzazione di un’interessante area metropolitana la cui cerniera dovrebbe essere rappresentata dal nuovo avveniristico quartiere di Catanzaro, in località Germaneto.

Fabio Lagonia
Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”

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