Dalla Curva

La mia strana sensazione

Le preoccupazioni del nostro Davide Pane.

Piccola cronistoria.

Nell’Ottobre 2005 ci fu una reale offerta di Princi per acquistare l’Uesse, letteralmente “boicottata/inizialmente negata” da Poggi, Parente e dalla loro claque (con alcuni capo-tifosi inclusi).
Allora dichiararono che “avevano le risorse economiche per raggiungere gli scopi ed una una tranquilla salvezza societaria ed economica”, annichilendo le proteste ed assicurando, i capo-tifosi, “che avrebbero vigilato loro”.
In dicembre 2005 uscì fuori un’ipotetica offerta di una società denominata “Aquila”, utile solo ad offrire un “effetto placebo” a chi tentava di protestare. Ed ancora una volta vinse chi aveva spartito più torte di tutti con la società di allora, e purtroppo perse l’uesse con i suoi disinteressati tifosi, in modo definitivo
Oggi a seguito della sbandierata offerta di Princi di accollarsi i debiti e riportare il calcio di catanzaro in C1 subito (naturalmente stando alle sue parole), esce fuori l’ufficializzazione della negazione di questa offerta. Anzi, guarda che tempismo (non poteva uscire prima di perdere punti nelle ultime due gare? n.d.r.), ne viene fuori una nuova, e guarda che caso che coinvolge anche colui a cui era stata negata l’acquisizione del Lodo “Cretucci”, proprio dall’offerta dell’attuale presidente: Chiappetta. Contro di cui non abbiamo nulla, ma sa com’è, vorremmo solo vederci chiaro.
Nella sua prima intervista si presagisce che se non vi saranno ruoli chiari lui vorrà rimanere da solo e si spera senza nessuno di coloro, “tifosetti” inclusi, che hanno fatto fallire l’Uesse.

Io mi schiero con colui, Princi o Chiappetta fa lo stesso, che sia pronto a realizzare queste due prime condizioni imprescindibili:
 — dichiarare un programma con obbiettivi misurabili in termini di date entro cui raggiungerli e di budget adeguato per sostenerlo, con un altissimo focus sul settore giovanile da sostenere da subito per assicurarsi un futuro
 — la seconda, riguarda l’operazione di “repulisti” dall’ambiente societario ed entourage anche “politico”, evitando di coinvoglere nell anuova avventura coloro che hanno avuto ruoli concreti nel fallimento dell’Uesse, inclusi “i vigilantes” dei conti che hanno spartito torte e tortini.
 

Mi risulta strano, signori, a me puzza di “Déjà-vu”: non è che qualcuno teme di uscire fuori dalla gestione del calcio a Catanzaro (o di quel poco che purtroppo oggi ne resta), e si sta muovendo in ogni direzione per tenersi sempre con un piede nel FC infischiandosene del bene reale della società e dei tifosi?
Perchè si è scartato a priori Princi, mentre Chiappetta che nel 2006 era stato scartato proprio in favore di Pittelli ora risulta ben accetto?

Sono perplesso, spero solo che facciano la buona scelta indipendentemente da chi è l’acquirente e non emettano l’ennesimo comunicato “Situazione conti Fiorente, Fallimento Imminente”.

Tanto per cambiare, vorrei un pò di chiarezza,
La mia fiducia, per quel nulla che conta, la avrete solo a fronte di risultati concreti, e non mi riferisco solo a parole e promesse.

Davide Pane

P.S. Questione Stadio: non si usi tale argomento, “importante quanto si vuole”, per argomentare giustificazioni sulla non realizzazione dei programmi. Vi ricordo che esistono società in A ed anche in B che con tre o quattromila spettatori di media riescono a vivere serenamente solo perchè supportati da budget e programmi seri. Prima il Programma serio con persone serie insiema al budget, e poi ben venga anche lo stadio, ma non prendeteci in giro usandolo come discriminante.

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Davide Pane

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