Catanzaro-Cisco Roma 0-0: il tabellino e la cronaca

Ancora un deludente pareggio interno per i giallorossi di Cittadino
CATANZARO-CISCO ROMA 0-0
CATANZARO (4-4-2):
Mancinelli; Ciano, Caccavale, Gimmelli, Tomi; Merito, Berardi Coppola, Alessandro (67’ Ancione); Marchano (76’ Frisenda), Bueno. In panchina: Ferrante, De Franco, Scuteri, Basile, Cianni. All.: Cittadino.
CISCO ROMA (4-4-2): Lafuenti; Reinette, Ferri, Padella, Angeletti; Alessandrì (83’ Riolo), Drascek, Costanzo, Mazzarani; Borgobello (86’ Zanga), Di Canio (75’ Bogdanovic). In panchina: Paoletti, Formiconi, Contini, Bianchi. All.: Gagliardi.
ARBITRO: Pecorelli di Arezzo (Assistenti: Salvato e Marino).
AMMONITI: Marchano, Drascek, Di Canio.
NOTE: angoli 7-2 per il Catanzaro. 1.500 spettatori circa. Coreografia degli Ultras Catanzaro prima dell’inizio della partita, in ricordo di Massimo Capraro.

CATANZARO – Biscottone pre-natalizio o partita vera che rispecchia la nullità del Catanzaro attuale? La verità, come spesso accade, sta nel mezzo. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si prende. Pareggio sostanzialmente giusto quello odierno nello scontro play off con i capitolini della Cisco. Giusto perché, a parte un tentativo di Marchano respinto da Lafuenti, il Catanzaro non ha mai tirato in porta. E la Cisco ha fatto ancora peggio, almeno in fase offensiva. Purtroppo, aldilà del fatto tecnico, oscure nubi si addensano sul futuro dei giallorossi come ha fatto capire a chiare lettere nello spogliatoio uno scurissimo, accigliato e preoccupato Lo Giudice. Ma di questo parleremo dopo.
LE FORMAZIONI – Catanzaro in formazione largamente annunciata con Alessandro e Merito sulle fasce a sostenere il duo Bueno-Marchano, mentre in difesa Gimmelli gioca al centro accanto a Caccavale. La Cisco presenta Alessandrì sulla destra con Di Canio che giostra sulla sinistra in appoggio a Borgobello con Drascek in cabina di regia. Applauditissimo l’ex Lafuenti. L’impressione che ha prodotto oggi la Cisco è di una squadra sicuramente da play off, manovriera e ricca di tasso tecnico. Di Canio, anche se ha un’autonomia ridotta, fa ancora la differenza anche per la soggezione che impone agli avversari. Il Catanzaro ha sostanzialmente disputato una buona partita, non è riuscito a segnare per via del cosiddetto ultimo passaggio. Le fasce erano blindate e il duo d’attacco è stato servito sovente con palloni lunghi che complicano maledettamente le cose.
IL PRIMO TEMPO – Si inizia molto vogliosi anche per via della bella coreografia degli Ultras in onore di Massimo Capraro. Di Canio è oggetto di scariche di fischi e scherno. Ovviamente il suo carisma in campo si sente. All’inizio Tomi batte diverse punizioni e al 5’ respinge Lafuenti. In questo frangente la partita la conduce il Catanzaro e la Cisco è attendista. Al 7’ bella azione corale conclusa male dal passaggio di Merito. Si nota buona sincronia sull’asse sinistro con Alessandro vivace. Al 10’ si fa viva la Cisco. Calcio d’angolo di Di Canio e tiro di Mazzarani parato da Mancinelli. Al 12’ cross di Tomi e testa fuori di Marchano. Al 18’ buona opportunità su punizione di Tomi ma la difesa respinge. La Cisco cerca di rallentare la pressione giallorossa con un colpo di testa alto di Borgobello al 20’. Al 25’ duetto Alessandro-Merito ma nulla di fatto. La migliore occasione è probabilmente al 27’ su tiro di Marchano. Lafuenti respinge con difficoltà. In questi minuti i giallorossi sono aggressivi e al 35’ Bueno si libera e tira alto. I giallorossi rifiatano e la Cisco può distendersi, ma al 42’ uno svarione di Mazzarani consente a Bueno di tirare. La mira è sbagliata. Al 45’ ottima possibilità per passare in vantaggio: cross di Alessandro e tiro alto di Marchano che ostacola Merito probabilmente in posizione migliore.
LA RIPRESA – Ad inizio di ripresa, dopo un angolo di Tomi, la difesa romana respinge ma viene innescato Merito. Il colombiano viene falciato ma per l’arbitro è tutto regolare. Al 51’ fraseggio nell’area di rigore con tiro di Berardi alto. La Cisco capisce il rischio e prova ad allentare la morsa. Al 53’ cross di Di Canio per Mazzarani, anticipato. Un minuto dopo Tomi rischia il rigore con una trattenuta dissennata. Al 59’ si scaldano gli animi dopo che Merito mette il pallone in fallo laterale per consentire l’intervento sanitario ad un compagno per terra. Dal 60’ al 63’ il Catanzaro colleziona calci d’angolo tutti infruttuosi. Appena possibile la Cisco si distende e se questa squadra avesse cattiveria, farebbe sicuramente male. Si mettono in evidenza Di Canio e Alessandrì. Al 75’ un Bueno sicuramente più attivo nel secondo tempo, crossa per Merito il cui tiro è rimpallato. Entra Frisenda per cercare di vivacizzare il gioco d’attacco ma Gagliardi, il coach dei capitolini, da vecchia volpe, effettua tre sostituzioni che spezzano il ritmo. Al 86’ una buona azione Frisenda-Bueno, ma l’argentino viene pescato in fuorigioco. Due minuti dopo ottimo recupero di Gimmelli su svarione di Caccavale che spezza un’azione pericolosa ospite. Pareggio equo, inutile, forse scritto. Non è con queste prestazioni che si riavvicina la vetta della classifica, né il pubblico allo stadio.

Felice Caruso

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