Avversario di turno

Di Canio-Borgobello: la Cisco si affida all’esperienza

Salva la panchina di Gagliardi grazie ai due attaccanti in gol contro l’Igea

ROMA – Il progetto Cisco Roma prosegue ma non decolla. I proclami estivi, per ora, sono rimasti incompiuti. La vetta dista 15 punti, forse di più se il piccolo Pescina dovesse far punti nel recupero col Gela. Lo squadrone costruito dal patron Tulli rimane intatto. Mastodontico ma con i piedi d’argilla e un po’ di rughe segnate dall’età dei protagonisti e dagli infortuni.

UNA ROSA SMISURATA – Una delle prove più lampanti è la taglia extra-large della rosa. Oltre 30 calciatori a disposizione del “calabresissimo” tecnico Gagliardi, il quale ne ha utilizzati ben 29. Tutto questo prima del mercato di riparazione di gennaio, dove potrebbero esserci ulteriori ritocchi. Insomma, un record non proprio positivo che mina nei numeri la coesione del gruppo, la qualità del lavoro quotidiano, forse addirittura la lungimiranza del progetto.  Finora la montagna ha partorito il topolino di un misero quinto posto, in coabitazione con altre squadre (Catanzaro compreso). Quinto posto raggiunto solo grazie alla vittoria scaccia-crisi di domenica scorsa contro l’Igea Virtus, battuta nettamente al “Flaminio” per 2-0. Finalmente un sorriso per una Cisco che non vinceva da 6 partite di fila, grazie ai gol di Di Canio e Borgobello.

LA COPPIA D’AUTORE – Proprio i due attaccanti, 75 anni in due, sono stati finora la croce della squadra. Due nomi importanti, soprattutto Di Canio, forse non più all’altezza della loro fama. Borgobello ha collezionato solo 7 presenza realizzando 2 gol. L’ex laziale ha giocato di più ma ha inciso sicuramente meno di quanto ci si aspettasse. In questo modo, sono spesso stati sacrificati altri giocatori, giovani e meno giovani, probabilmente meritevoli di maggiore spazio. Fra tutti spicca il centravanti maltese Bogdanovic, 4 gol in 8 partite, 31 reti nello scorso campionato per portare la sua squadra al titolo maltese. Dopo un provino in estate col Foggia, Bogdanovic ha firmato con la Cisco, senza trovare però troppo spazio.

RENDIMENTO INCOSTANTE – In questo incredibile tourbillon di calciatori, ci sono comunque dei punti fermi: l’ex portiere del Catanzaro Lafuenti, il centrale difensivo Ferri, l’ex lametino Alessandrì, l’esperta coppia centrale di centrocampo Manni-Drascek, i due attaccanti. E stanno emergendo anche alcuni giovani interessanti: lo stopper Padella (classe ’88) che non sta facendo rimpiangere l’infortunato Cottini; l’ala Mazzarani (’89), già tre gol in questo campionato; la punta Morbidelli (’87). Nonostante questi segnali confortanti, la situazione tecnica non è rosea. Il gioco latita, il 4-4-2 di Gagliardi non entusiasma il già distratto pubblico di Roma. Allo stadio continuano ad andarci gli amici dei calciatori e qualche vecchio estimatore di Di Canio, ma la squadra continua ad essere sostanzialmente ignorata. E il rendimento altalenante non facilita le cose. Dopo gli alti e bassi iniziali, tre vittorie di fila sembravano lanciare la Cisco verso le posizioni di vertice, prima delle sei partite senza vittoria che hanno preceduto il successo sull’Igea di domenica.

RITORNO AL “CERAVOLO” – Contro il Catanzaro, Gagliardi confermerà presumibilmente la formazione di domenica scorsa. Confermato Padella al posto di Cottini, a centrocampo non ci sarà lo squalificato Manni, sostituito da Costanzo. In attacco conferma per Borgobello-Di Canio, mentre Mazzarani agirà sulla fascia sinistra al posto di Riolo. All’andata finì 0-0, al termine di una grande partita del Catanzaro, nonostante l’espulsione di Caccavale al 14′ del primo tempo. La Cisco torna al “Ceravolo” 5 anni dopo l’ultima apparizione, negli ultimi scampoli della gestione Mancuso (il passaggio di consegne a Parente sarebbe avvenuto a febbraio, in coincidenza con la gara di ritorno al “Flaminio”. Quella partita finì 0-0, mentre 10 anni prima, nella prima stagione di C2 del Catanzaro, la Lodigiani perse a Catanzaro per 2-1 nella sfida al vertice. I romani avrebbero poi centrato la promozione, mentre per il Catanzaro stava per iniziare un lungo calvario di delusioni, di cui ancora oggi è difficile intravedere la fine.

PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Lafuenti; Angeletti, Ferri, Padella, Reinette; Alessandrì, Costanzo, Drascek, Mazzarani; Di Canio, Borgobello. All.: Gagliardi.

Ivan Pugliese

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