Sciopero, sit-in, lavoratori TeleContact Center del sito di Catanzaro

Le RSU SLC-CGIL di Telecontact, promuovono per la data 21 Dicembre, un sit-in di protesta dei lavoratori del Site di Catanzaro, presso la sede dell’azienda in via dei Gelsomini, Loc. San Cono. In concomitanza si terrà su tutte le sedi territoriali nazionali lo sciopero, proclamato dalla Segreteria Nazionale SLC-CGIL, indetto con l’obiettivo di migliorare la condizione salariale dei lavoratori di TeleContact, con il passaggio da 4 a 6 ore di lavoro. Telecontact è una realtà importante tra le società del gruppo Telecom ed impiega, con un part-time al 50%, circa 3000 tra giovani donne e uomini a Roma, Napoli, Catanzaro e Caltanissetta. Risulta però, quantomeno improbabile, con 4 ore al giorno, di conseguenza con uno stipendio poco dignitoso, per questi ragazzi realizzarsi una famiglia e progettarsi un futuro. È importante ed opportuno sostenere questa battaglia per dare dignità al loro lavoro e farsi che Telecom si faccia carico di questa vera e propria emergenza salariale. 

Telecom è un grande gruppo, che in questi mesi ha dimostrato di non aver problemi ad assumere in altre aree aziendali. Pertanto, alla luce di questo impegno dimostrato su altri fronti, non può continuare ad ignorare la legittima richiesta di questi lavoratori, anche perché il passaggio a 6 ore è divenuto già una realtà in tutte le altre aziende sue concorrenti: a partire da Vodafone e Wind. A dimostrazione che si può fare. La Telecom, un tempo pioniera in scelte di miglioramento salariale e stabilizzazione dei lavoratori nel mondo delle telecomunicazioni, è in questo frangente molto indietro rispetto ad aziende minori dello stesso settore.
Da oltre un anno i lavoratori di Telecontact si battono per passare da un part time di 4 ore ad un part-time di almeno 6, raggiungendo così un livello salariale quantomeno più dignitoso.
Alla luce di quanto, sinteticamente esposto, le RSU SLC-CGIL di TeleContact, chiedono il sostegno e la solidarietà da parte di tutti i lavoratori e di tutta la cittadinanza, in una battaglia che potrebbe portare, se vinta, ad un miglioramento della condizione salariale di oltre 500 giovani lavoratori del comprensorio catanzarese.
      RSU CGIL-SLC
   Daniele Carchidi
Francesco Biamonte

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Redazione

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