Slow Foodball

Celano da bere

Ottiimi vini e panorami mozzafiato. Alla volta della pittoresca Celano e dell’accattivante Marsica.

Passata indenni la trasferta di Cassino e risvegliatici con fatica dal torpore indotto dal turpe spettacolo in ciociaria ci dirigiamo senza indugio alcuno nella ridente Celano.
Meno ricca di spunti bellici come la cittadina ciociara raggiunta nell’ultima puntata di slow-foodball, la prossima tappa della banda Cittadino è situata nella parte interna e montuosa dell’ Abruzzo.
Celano è un paesino di 11.000 abitanti, ma che offre nel suo piccolo centro bellezze monumentali di altissimo valore. In pieno centro si puo’ ammirare l’antico Castello che domina tutta la valle del Fucino, antica città medievale fu anche capoluogo della Marsica nei tempi passati. Oggi è un fiorente centro agricolo, in cui grano e frutta di vario genere trovano ottime e fiorenti attività di coltivazione. Purtroppo lo stesso non si puo’ dire degli allevamenti bovini, fiore all’occhiello di casa nostra.
Il castello Piccolomini (in foto) che domina cittadina e campo da giuoco, è uno dei più imponenti d’Abruzzo. La sua costruzione, una delle più imponenti del Quattrocento, viene iniziata alla fine del XIV secolo dal celanese Pietro Berardi della famiglia dei Conti e continuata dall’altro conte Leonello Acclozamora al quale si deve la realizzazione delle opere che si elevano dalla primitiva struttura medievale fino alla loggia (e qui nessuno tremi, San Marino e le inchieste che furono di De Magistris non c’entrano: loggia è il nome di un elemento architettonico molto in voga in quegli anni…).
Per gli amanti della natura è doverosa una visita alle “Gole di Celano”, passeggiata di alcuni chilometri tra pareti rocciose e rivoli d’acqua. Qui si dice si aggiri ancora il giovane portiere Agostino Di Dio, dopo una sfortunata parentesi professionale con la casacca giallorossa, sulle tracce dell’allora attaccante del Sora Campanile fino allo scorso anno in forze all’armata marsicana. I due si davano appuntamento alla Fonte degli innamorati, splendida cascata a quota 1030 metri.
Lo stadio La Torre di Celano ha una capienza di 3.220 posti è un buon impianto di recente costruzione ed ha preso il posto dello storico impianto celanese Bonaldi in cui le mille battaglie nei campi dilettantistici e i derby abruzzesi ne hanno fatto un vero luogo di culto.
Nelle file del Celano milita Alessandro Del Grosso, uno dei pupilli di Mister Cittadino all’epoca della sciagurata serie B post Giordano. I due prima della gara si saluteranno, si baceranno e forse qualche lacrima righerà il volto del roccioso terzino romano, che magari penserà: ” ‘A miste, ma che j’hai fatto ‘a festa puro a Silipo? Te possino…”
Per raggiungere Celano, che si trova verso la costa tirrenica a circa 120 Km da Roma, e verso quella adriatica a circa 100 Km da Pescara, seguite i nostri consigli. Arrivando dalla capitale, percorrendo l’autostrada A24, all’altezza dello svincolo di Torano si svolta per l’A25 in direzione di Pescara; in alternativa, provenendo dall’autostrada A14 adriatica, all’altezza di Pescara Ovest c’è lo svincolo per l’A25, seguendo la segnaletica per L’Aquila-Avezzano.
L’autobus di linea lo sconsigliamo, da Roma è tuttavia presente un treno che parte alle 10,36 e arriva alle 12,50. In tempo per un pò di carne alla griglia in uno dei tanti ristoranti celanesi (le gole di Guerrinuccio su tutti) e per raggiungere lo stadio e uno spettacolo che si preannuncia, come sempre, imperdibile…

Giuseppe Luglio

Autore

Redazione

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