Avversario di turno

Crisi Cassino: Grossi al capolinea

Un punto in sei partite potrebbero costare l’esonero all’allenatore laziale che si affida all’ex Cunzi
CASSINO – Adesso Sandro Grossi rischia davvero. Un punto nelle ultime sei partite è veramente una miseria, per una squadra che alla decima giornata occupava la terza posizione in classifica. L’ultima sconfitta casalinga contro il Pescina gli aveva causato la prima mini-contestazione da parte della tifoseria. Fiducia confermata da parte della società, ma a tempo. Igea, Catanzaro e Marcianise dovevano rappresentare il test decisivo per la salute della squadra e per il futuro di Grossi.
CALENDARIO COMPLICATO – Certo il calendario non ha dato una mano al nervoso tecnico laziale, espulso a Barcellona per proteste. In queste ultime otto partite (le ultime sette del girone d’andata e la prima del ritorno), il Cassino ha incontrato o incontrerà le prime sette squadre della classifica. La sconfitta di Barcellona, sia pur di misura, è più netta di quanto non dica il risultato di 3-2. Un gol dopo otto minuti, subito pareggiato da Di Cosmo. Tre gol subiti nel solo primo tempo hanno ulteriormente scalfito le già poche sicurezze della retroguardia ciociara. Il rigore di Carcione a dieci minuti dalla fine ha parzialmente riaperto una partita che gli ospiti non sono mai sembrati in grado di pareggiare. Manca il gioco, manca la grinta che aveva caratterizzato l’ottimo inizio di campionato.
COME L’ANNO SCORSO – Anche nella passata stagione il Cassino aveva iniziato molto bene il suo primo campionato tra i professionisti, salvo poi soffrire nel finale di stagione e centrare la salvezza all’ultima giornata solo grazie agli scontri diretti. La squadra, però, sembra più forte dello scorso anno con una società solida e molto attenta anche alle iniziative sociali e a molte attività al di fuori delle piccole mura dello stadio “Salveti”. Dove mercoledì gli azzurri affronteranno un lanciatissimo Catanzaro. Con la consapevolezza che potrebbe essere l’ultima spiaggia per l’allenatore e con l’obiettivo di riscattare la beffa dello scorso anno, quando i giallo-rossi conquistarono i tre punti nel posticipo televisivo in notturna, grazie un guizzo a tempo ampiamente scaduto del rientrante Bueno.
CERTEZZE SFUMATE – L’assetto dato alla squadra da Grossi in estate ha funzionato bene fino all’inizio del periodo di crisi. Difesa a quattro con giocatori molto duttili; centrocampo con tre mediani imperniato su Carcione, l’uomo-rivelazione dello scorso campionato, due mezze-punte larghe, ma libere di accentrarsi dietro alla prima punta. Una prima punta che, nonostante la rivoluzione estiva e i numerosi tentativi del tecnico, il Cassino non ha ancora trovato. Gli unici gol realizzati dal reparto offensivo azzurro (due) portano la firma dell’argentino Leccese, arrivato in estate insieme al connazionale Bardeggia (ex Salernitana). Da svezzare i giovanissimi Di Maio e Ciccozzi, mentre non ha ancora trovato continuità l’ex Benevento Esposito (per problemi fisici). In questo desolato panorama, spiccano le doti offensive dei centrocampisti Carcione e Lorusso. Il primo ha dimostrato già nella passata stagione ottime capacità da leader oltre a realizzare otto reti. Lorusso, invece, prelevato dal Ferentino è stato una sorpresa con i suoi 5 gol segnati. In mediana, il faro è Mauro, fermo per infortunio, mentre l’esperto Cichella ha rescisso il contratto a metà ottobre per motivi familiari.
IL FOLLETTO CUNZI – Per la sfida di mercoledì contro il Catanzaro, Grossi potrebbe rispolverare il piccolo Evan Cunzi, cresciuto nelle giovanili giallo-rosse prima di realizzare 4 gol con Domenicali nella prima stagione dell’FC. Il ragazzo campano, che ha sempre dimostrato grande attaccamento alla squadra calabrese, è partito in cerca di fortuna verso Cassino. Una fortuna che per ora non ha trovato, complici i problemi della squadra. Nel recupero del turno rinviato per la morte di Gabriele Sandri, mancherà anche Crisci, vero jolly a tutto campo degli azzurri. La formazione è un rebus e dovrà tenere conto di infortuni e turn-over. Oltre che del tentativo disperato di Grossi di trovare il bandolo della matassa, sempre più ingarbugliato per un gruppo che non sembra reagire più ai suoi stimoli.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-2-1) – Mennella; Grando (Melis), Melis, Di Nunzio, Padovani; Carcione, Molinaro, Gallone; Lorusso, Cunzi; Leccese. All.: Grossi.
Ivan Pugliese

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