CRONACA – L’amministrazione cittadina alimenta l’antipolitica

Amministrare una città, un insediamento, una campagna, un bosco, significa da noi amministrare e basta. Ci siamo dimenticati che significa amministrare con i mezzi giusti, amministrare restaurando, facendo manutenzione, attivando preservazione. Amministrare significa far funzionare una azienda, un municipio, una città, un territorio secondo regole, obiettivi interessi sovraordinati (dallo stato o dal mercato); governare, significa per una città o per un territorio, poter decidere del proprio futuro.

Dimentichiamo che la partecipazione , è uno strumento per far emergere e poter praticare i reali interessi dei cittadini , essa è finalizzata alla crescita di conoscenza, di consapevolezza dei diritti e dei doveri, di saperi, di identità, di spazio pubblico, di legami sociali, di riconoscimento delle differenze.

Da noi ti accorgi che queste regole sull’amministrazione non sono minimamente tenute conto.
Il cittadino è l’ultima cosa a cui pensa l’amministratore della cosa pubblica, e per farvi capire vi evidenzio, quanto è sotto i nostri occhi dal mese di settembre.

Si iniziano i lavori per sistemare i gradoni che da dietro gli uffici della Provincia portano all’ex Umberto I°, ebbene ad oggi i lavori sono ancora da terminare (stiamo arrivando a 4 mesi per pochi gradini). Mi direte, siamo a questo punto perchè mancavano le pietre laviche, ma possibile che nessuno ha pensato prima al fatto che si lascia il cittadino nella difficoltà a poter utilizzare la gradinata?

Se non si è sicuri di avere il materiale, o i soldi, non iniziamo. Quotidianamente in queste giornate di pioggia il cittadino che, dopo aver lasciato la propria autovettura nel parcheggio a pagamento presente in zona, cerca di raggiungere il corso cittadino, deve munirsi di stivaloni per “guadare” la gradinata, si è il termine esatto in quanto fra un gradino ed un altro ci sono delle vere e proprie piscine. Ma possibile che a nessuno interessi il bene del cittadino?
Possibile che gli interessi politici ed economici facciano mettere da parte il bene comune? Amministratori svegliatevi, l’antipolitica, è in queste cose che trova il suo “humus” più congeniale. Basta! Dimenticate le beghe di partito, ricordatevi che questi sono i momenti per cercare di dare una svolta, prima che l’antipolitica vi annienti.

Francesco VALLONE

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento