UNICZ – Cardiologia, primo intervento in Calabria mediante laser ad eccimeri

E’ stata eseguita, per la prima volta in Calabria, presso la Cattedra di Cardiologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, diretta dal Professor Ciro Indolfi, la rimozione di elettrocateteri mediante laser ad eccimeri per curare un’infezione al cuore.
Il laser ad eccimeri, infatti, emettendo un fascio di luce ultravioletto ad alta intensità, consente una precisione e delicatezza di intervento prima sconosciute.

La metodica di estrazione di elettrocateteri, ancora sperimentale ed eseguita in pochissimi laboratori di elettrofisiologia in ambito nazionale, presenta notevoli vantaggi, quali il poter fare a meno di un intervento chirurgico a cuore aperto. Inoltre, essendo eseguita in anestesia locale, è legata a ridotti tempi di degenza ospedaliera.

L’intervento è stato eseguito su un paziente sintomatico per bradicardia, trattato nel 1996 in un ospedale della regione mediante impianto di pacemaker bicamerale, che, da circa due anni, riportava febbri ricorrenti di natura sconosciuta.

Subito dopo la procedura di controllo e programmazione del pacemaker, eseguita dall’equipe del Professor Ciro Indolfi con il Dottor Antonio Curcio e lo staff di elettrofisiologia, mediante ecocardiografia transtoracica prima e transesofagea dopo, veniva accertata la presenza di una pericolosa infezione al cuore, denominata endocardite batterica.

In particolare, l’infezione riguardava uno dei due elettrocateteri del pacemaker. Per tale motivo veniva posta l’indicazione ad estrazione dell’intero dispositivo di stimolazione cardiaca e cioè sia del generatore di impulsi che degli elettrocateteri ventricolare ed atriale.

L’approccio eseguito nella Sala di Elettrofisiologia, all’interno della struttura sanitaria del Campus Universitario di Germaneto, ha visto l’utilizzo combinato di diversi strumenti come gli estrattori meccanici, consistenti in specifiche guide rigide che si inseriscono all’interno dell’elettrocatetere per favorirne la manovrabilità, e di un potentissimo laser ad eccimeri, che consiste in un dispositivo a fibre ottiche che ha la funzione di convogliare in maniera precisa e mirata un fascio di luce ultravioletta capace di dissolvere e polverizzare progressivamente la superficie esterna dell’elettrocatetere, favorendo in questo modo il distacco dalle strutture vascolari e cardiache.

La procedura di intervento è durata, complessivamente, due ore. I tempi possono comunque variare, a seconda del tipo di elettrocatetere che deve essere estratto (da pacemaker o da defibrillatore), della data di impianto, ma soprattutto delle caratteristiche e dello stato del paziente.

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Redazione

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