Intervistiamo

IL TAR DEL LAZIO ANNULLA LA SEDE DELLA DIREZIONE DOGANE A REGGIO

Scritto da Redazione

Il tribunale amministrativo regionale del Lazio ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Alfredo Gualtieri per conto dell’Amministrazione comunale di Catanzaro, annullando la determinazione adottata lo scorso 26 settembre dal Direttore generale dell’Agenzia delle Dogane con cui veniva indicata la sede di Reggio Calabria per la costituenda Agenzia regionale delle dogane

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tarlazio.gifCatanzaro,

20 nov. – Il tribunale amministrativo regionale del Lazio (presidente Luigi Tosti, consigliere Roberto Capuzzi, consigliere estensore Silvestro Maria Russo) ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Alfredo Gualtieri per conto dell’Amministrazione comunale di Catanzaro, annullando la determinazione adottata lo scorso 26 settembre dal Direttore generale dell’Agenzia delle Dogane (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del successivo 2 ottobre) con cui veniva indicata la sede di Reggio Calabria per la costituenda Agenzia regionale delle dogane. La notizia dell’accoglimento del ricorso e’ stata comunicata al sindaco Rosario Olivo dallo stesso avvocato Gualtieri che, subito dopo la conclusione del dibattimento svoltosi a Roma il 7 novembre, si e’ mantenuto costantemente in contatto con la Capitale in attesa del deposito della sentenza.
 “Si tratta di una sentenza esemplare”, ha commentato il legale del Comune, “perche’ riconosce in maniera chiarissima il peculiare rango di Catanzaro quale Capoluogo della Regione in forza di un atto-fonte (lo statuto regionale) di rango immediatamente inferiore alla Costituzione. E’ uno straordinario precedente giuridico che il TAR del Lazio ha affermato, accogliendo in pieno le nostre argomentazioni”. Ma veniamo alla sentenza che ha accolto in toto il ricorso proposto dall’avvocato Alfredo Gualtieri, per conto del Comune di Catanzaro, contro la determinazione del direttore dell’Agenzia delle Dogane del 26 settembre 2007. Significativo e determinante il passaggio con cui il Tar ha disatteso l’eccezione d’inammissibilita’ del ricorso, sollevata dall’Avvocatura dello Stato e dal Comune di Reggio Calabria, per presunto difetto dell’interesse all’azione. Scrive il tribunale: “Il Comune di Catanzaro, oltre ad essere l’ente esponenziale, costituzionalmente rilevante, della collettivita’ locale cola’ stanziata, riveste pure il peculariare rango di Capoluogo della Regione in forza di un atto-fonte (lo Statuto regionale) di rango immediatamente inferiore alla Costituzione, onde esso e’ portatore dell’interesse giuridicamente qualificato di difesa di siffatta qualita'”. E ancora: “Considerato, di conseguenza, che detto Comune puo’ allora tutelare in via d’azione o resistere in giudizio ogni qualvolta, foss’anche a fronte di un diverso avviso della Regione o dell’acquiescenza di questa, vi siano statuizioni di altre Amministrazioni che, in vario modo ed anche per ragioni organizzative, ledano il prestigio istituzionale connesso al rango di capoluogo regionale, come appunto puo’ verificarsi quando una P.A. statale, ferma l’ampia discrezionalita’ organizzativa di questa, nell’allocare un proprio ufficio con competenza territoriale corrispondente al territorio della Regione, scelga un sito diverso dal Capoluogo regionale in assenza d’una facolta’ in tal senso o,peggio, a fronte di dati normativi che non lo consentano espressamente”. Il riferimento e’ all’art.6 del Regolamento amministrativo delle Dogane che indica le sedi regionali nei capoluoghi. “Considerato al riguardo che il ricorso in epigrafe e’ meritevole di accoglimento – si legge ancora nella decisione del Tar – anzitutto perche’, ad una serena lettura dell’art.6, c.1 del Reg. Amm., le strutture di vertice a livello regionale dell’Agenzia intimata, ancorche’ cio’ si evinca per riferimento indiretto alle Regioni e alle citta’ loro Capoluoghi, sono sempre e solo allocate presso questi ultimi, senza che il dato testuale della norma consenta deroghe sul punto, ponendosi al piu’ variare il numero e la competenza territoriale delle Direzioni regionali o prevedere forme di collaborazione funzionale tra loro”. Il TAR ha sostanzialmente demolito la tesi dell’Agenzia delle Dogane secondo cui la direzione regionale andava localizzata a Reggio perche’ in quella provincia si era prodotto il 93% del gettito e la quasi totalita’ delle operazioni import-export. “Non hanno senso – recita la sentenza – i parametri (domanda effettiva o potenziale, numero e tipologia degli utenti, la previsione di gettito, la migliore fruibilita’ da parte dei contribuenti) che presiedono alla costituzione degli uffici locali, in quanto solo questi hanno un diretto e continuo rapporto operativo con le realta’ economiche del proprio territorio e con i contribuenti stessi, mentre le direzioni regionali svolgono funzioni direttive, di coordinamento e di controllo degli uffici stessi, con una limitata interazione con gli utenti e, al contrario, con grandi e quotidiane relazioni con le altre Amministrazioni pubbliche”. Il tribunale scrive ancora: “Considerato di conseguenza che scolorano le considerazioni piu’ volte ripetute dall’Agenzia d’affari sul maggior “peso” economico e di gettito degli uffici locali stanziati nel territorio provinciale di Reggio Calabria, in quanto esso esse giustificano, a normazione regolarmente invariata, l’esigenza di una Direzione regionale ad hoc per la Calabria e, se del caso, del potenziamento degli uffici locali a piu’ forte vocazione front-line con i contribuenti, non gia’ per derogare all’art.6 Reg. Amm. In ordine alla sede della direzione stessa”. 

Soddisfatto il sindaco Olivo
“Il Tar del Lazio ha affermato un principio sacrosanto, quello della pecularieta’ del rango di capoluogo regionale che la citta’ riveste. Non e’ una vittoria contro Reggio Calabria, perche’ noi rifuggiamo il campanilismo fine a se stesso ed abbiamo una visione regionale dei problemi. E’ stato semplicemente affermato che Catanzaro e’ il capoluogo della regione e che, in tale veste, ha diritto ad ospitare, cosi’ come tutti gli altri capoluoghi di regione italiani, la direzione regionale delle Dogane”. Cosi’ il sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, commenta la sentenza del Tar del Lazio. “E’ stata l’Agenzia delle dogane – aggiunge – a derogare, come chiaramente dice la sentenza, all’art.6 del regolamento amministrativo che indicava senza alcun dubbio nei capoluoghi regionali le sedi delle direzioni”. “Ora mi auguro – ha detto ancora il sindaco – che il Governo e l’Agenzia delle dogane prendano atto della sentenza e, soprattutto, del limpido principio che e’ in essa contenuto. Piuttosto che inseguire improbabili rivincite al Consiglio di Stato, si cominci a lavorare, unitamente al Comune di Catanzaro, per l’istituzione nella legittima sede. Noi siamo pronti a fare la nostra parte e a favorire le migliori soluzioni logistiche per la nuova struttura direzionale. Voglio naturalmente ringraziare, a nome di tutta l’Amministrazione, l’avv. Alfredo Gualtieri per l’ottimo lavoro svolto”. 

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