COMUNE – Barberio, “Chi difende Catanzaro?”

riceviamo e pubblichiamo

“ Chi Difende Catanzaro ? “

La Giunta Regionale ha Deliberato il Nuovo Piano Sanitario Regionale nel quale sarebbe contenuta la disposizione di trasferire la Cardiochirurgia del Sant’Anna Hospital di Catanzaro verso la Città di Cosenza.

Su tale questione non abbasserò l’attenzione in alcun modo, infatti oltre all’Ordine del Giorno presentato in Consiglio Comunale stò collaborando alla raccolta di firme per una petizione popolare da inviare al Presidente Loiero ed al Sindaco Olivo, al fine di sollecitare una correzione ( intesa come stralcio al Nuovo  Piano Sanitario Regionale della norma che delocalizzerebbe la Cardiochirurgia da Catanzaro a Cosenza) in sede di discussione nel Consiglio Regionale.
Al contempo però desidero esprimere tutto il mio disappunto ed amarezza nel constatare che di Catanzaro e di un problema così scottante  nessuno ha voglia di parlarne.

Ci chiediamo allora chi difende Catanzaro ?

Certamente il Consiglio Comunale il Sindaco Olivo e  l’intera Giunta 
non hanno sin’ora  dimostrato  alcuna attenzione sulla Cardiochirurgia del Sant’Anna Hospital, visto che in sede di Conferenza dei Capigruppo puntualmente lo stesso O.d.G. viene sfilato sempre verso gli ultimi punti della convocazione di  Consiglio  Comunale; mi chiedo allora a cosa serva una  Delega Assessorile all’Assessore Ventura che sembrerebbe vivere su un altro pianeta rispetto ai problemi che quotidianamente vivrebbero i cittadini se la Cardiochirurgia sarebbe delocalizzata a Cosenza.

Ed a tal proposito dice bene il Consigliere Carlo Nisticò del PDM quando insiste sulla revisione della Giunta Olivo che allo stato risulta “ inadeguata per i problemi della Città “.     

Infatti se tale ipotesi dovesse essere assunta dal Consiglio Regionale della Calabria attraverso l’approvazione del nuovo Piano Sanitario Regionale, ebbene altro che scippo per Catanzaro, qui non si tratta dello sterile pennacchio burocratico rappresentato da questo o quell’Ufficio che andrebbe via, qui si stà scippando la Salute dei Cittadini Catanzaresi.

Infatti nella relazione  dell’Assessorato Regionale alla Salute di presentazione al Nuovo  Piano Sanitario Regionale vi è contenuto l’indirizzo politico di delocalizzare e trasferire parte dei Servizi resi dalla Cardiochirurgia del Sant’Anna Hospital di Catanzaro, oltre che la relativa diminuzione e ridimensionameto dei Posti Letto per la Città di Catanzaro vista anche l’ipotesi di accorpamento delle due Aziende Ospedaliere “Pugliese-Ciaccio” e “Mater Domini” in un’unica Azienda Ospedaliera pubblica.

Desidero allora specificare ai Cittadini che un’Alta Specialità come la Cardiochirurgia per essere concepita ha bisogno di standard qualitativi e numerici dettati da specifiche Norme e Leggi dello Stato che tengono fermamente conto dell’equazione :
 ALTA SPECIALITA’ = PRODUTTIVITA’  = BACINO DI UTENZA
infatti per l’ istituzione di un’altra Specialità di  Cardiochirurgia occorre secondo il  D.M. del 29 Gennaio 1992  in applicazione alla Legge N° 595 del 23/10/1985 che vi sia un bacino di utenza di 3-4 milioni di abitanti ( e la Calabria ne ha poco più di 2 milioni).

Tutto ciò serve a garantire il “ rapporto qualità –costo-benefici “ delle prestazioni erogate ed  allora se si pensa che attualmente in Calabria sono già attive Due Strutture di Unità Operative di  Cardiochirurgia come può pensare allora la Regione Calabria che parla tanto di razionalizzazione della Spesa Pubblica Sanitaria smembrare un Servizio già esistente ed efficiente come quello di Cardiochirurgia del Sant’Anna Hospital di Catanzaro per poi delocalizzarlo trasferirne e crearne un’altra parte a Cosenza ?

In questa operazione esistono i canoni Costo – Beneficio previsti dalle leggi vigenti ?

Va inoltre rimarcato che nel 2004 il Governo Regionale di Centro Destra ha approvato il Piano Sanitario Regionale che riconosce alla Città di Catanzaro il “ Centro Regionale Integrato di Cardiochirurgia “ sancito poi dalla Legge Regionale N° 11/2004 e dalla successiva Delibera di Giunta Regionale N° 116 del 15/02/2005 con la quale si regolamenta la istituzione della “ Cardiologia Interventistica “ a Cosenza ed a Reggio Calabria.

Queste mie considerazioni trovano infine riscontro e  sostanza anche nel Documento delle Regioni sul Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 approvato il 24/11/2005, laddove si legge testualmente “ ……….è da evitare nei Settori dell’Alta Specialità un sovradimensionamento dell’offerta che anche in questo caso comporterebbe il rischio ingiustificato dei volumi di spesa paradossalmente in quelle realtà che non dispongono di un bacino naturale di dimensioni adeguate…….”

Credo quindi che la Sanità pubblica ed in particolare il “ Centro Integrato Regionale di Cardiochirurgia “ tanto faticosamente costruito negli anni con questo Piano Sanitario Regionale proposto dall’Assessore Lo Moro faccia tornare indietro di secoli la Calabria; tant’è che sembrerebbe che il Dipartimento Regionale alla Salute non sarebbe neanche a conoscenza delle grosse professionalità e strutture che esistono ed operano presso il Sant’Anna Hospital.

Nello specifico ci riferiamo al Centro Studi Elettrofisiologico, infatti nel TG Regionale alcuni giorni addietro si è data notizia di un trasferimento a Milano di un paziente con aereo militare per una Aritmia Cardiaca che poteva essere curata qui a Catanzaro.

Questo è ciò che accadrà con la delocalizzazzione del Sant’Anna Hospital da Catanzaro a Cosenza, la mano destra non saprà ciò che farà e produrrà la sinistra.

Franco  Barberio
( Capogruppo Consiglio Comunale )

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